Versi liberi ed eretici

IL SESSO DI DIO
Versi liberi e sicuramente eretici sul mistero del sesso di Dio

IL SESSO DI DIO
Versi liberi e sicuramente eretici sul mistero del sesso di Dio

Stabilire il sesso di Dio

(oddio oddio) non sarà

peccato di lesa maestà?

E perché mai?

Non l’hanno forse fatto

artisti credenti come

Michelangelo?

Dio però è nome maschile

e singolare, come Zeus,

la parola Dia non esiste,

se non come acronimo

con tutt’altro senso.

E’ pur vero che un poeta

ha scritto: “fuggo l’Iddia

che non s’incarna”,

ma ai poeti, si sa,

son concesse licenze

negate ai comuni mortali.

Dunque non sapremo mai

se Dio è padre o madre?

Temo di no. Ma, in fondo,

è proprio necessario saperlo?

Qualcuno – non chiedetemi chi –

ha proposto la soluzione platonica

di pensarlo bisessuale:

è padre e madre al tempo stesso

(non per niente genera

senza esser a sua volta generato);

l’idea è geniale ma si scontra

con il vocabolario:

con che nome lo invocheremo

nelle nostre eventuali preghiere?

Un nome di genere neutro

farebbe torto al Dio-Amore.

E se lo chiamassimo soltanto Amore?

Ahimè, sarebbe ancora un nome,

quindi un Dio, maschile.

Come uscirne? Gli Ebrei,

più sottili di noi,

non lo chiamano per nome,

non gli hanno dato un nome

ma un verbo e un pronome:

“Io sono”. Provatevi a dire

se quell’io è un maschio o una femmina!

Io sono colui (o colei) che è venuto/a,

che viene e che verrà,

l’Alfa e l’Omega,

il principio e la fine (il fine) di tutto.

E ora, per favore, non chiedetemi

il genere del tutto.

 Fulvio Sguerso

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