VADO LIGURE Sei mesi di Giunta Giuliano

 
VADO LIGURE
 Sei mesi di Giunta Giuliano: 
”in ginocchio davanti all’Autorità Portuale”

VADO LIGURE

Sei mesi di Giunta Giuliano: ”in ginocchio davanti all’Autorità Portuale”

In questi mesi ho apprezzato il senso di comunità che è diffuso a Vado Ligure: le contrapposizioni, politiche, sociali o anche solo geografiche mi appaiono sempre accompagnate da una diffuso senso civico, con desiderio di partecipazione e di comprensione dell’insieme dei doveri e dei diritti propri e degli altri, che costituiscono la base di una buona convivenza civile. Per questo in Consiglio Comunale, rappresento una serie di critiche costruttive e non sviluppo una contrapposizione precostituita.

Purtroppo però la Giunta mi appare in ginocchio di fronte all’Autorità Portuale che spadroneggia sul territorio con arroganza e miopia. Le numerose voci che sempre più stanno alimentando dubbi sulla piattaforma  (banchina troppo corta che non può accogliere due navi grandi, unica che non dispone di collegamento ferroviario, non più l’unica del Mediterraneo settentrionale ad avere fondali profondi, Maersk ha firmato patti commerciali con i concorrenti che gestiscono Voltri ecc.). Addirittura la giunta ha rinunciato all’unico ricorso che avrebbe dato comunque forza contrattuale e cioè quello sui dragaggi con il loro immenso rischio di inquinamento.

Sul VIO è evidente agli operatori che è preferibile che lo comperi qualche imprenditore che porti traffici e non l’Autorità Portuale, ma certo questo lo pagherebbe a prezzo di mercato e non alla altissima cifra prevista dall’Autorità Portuale.

Con i recenti precedenti disastrosi avvenuti in Liguria abbiamo proposto di non costruire edifici nella zona esondabile alla destra del Segno ma questo suggerimento ci è stato bocciato per la tutela degli interessi dei proprietari delle aree. Ma costruire alla destra del Segno significa anche aumentare il rischio a sinistra del Segno dove c’è il centro urbano.

  

Per favorire l’occupazione abbiamo suggerito di mantenere le aree OCV a diposizione dell’industria ma la giunta ha risposto che ritiene di destinarle al servizio della piattaforma (le attività portuali sono molte ma a Vado si profila una misera monocultura del container).

Per portare lavoro a Vado abbiamo richiesto che fosse rispettato l’accordo di programma nella parte in cui prevede che il 25% del lavoro sia fatto a Vado e dalla risposta della Giunta capiamo che a Vado è arrivato meno dell’1% di quanto già ordinato: vedremo se con il sovrappasso arriverà qualche ora di lavoro per le officine vadesi. Ma perché non si fa rispettare l’Accordo di Programma anche per le clausole che sono a vantaggio di Vado e non solo  per quelle a vantaggio di Fincosit? Anche la circolazione delle acque intorno alla piattaforma non è rispettata come era previsto con l’accordo di programma: il rischio è che la passeggiata sia realizzata lungo specchi d’acqua puzzolenti.

La Giuliano è allineata con il partito sulle questioni extra vadesi: VIO, IPS, Depuratore riprendendo una linea che in passato fu di grave danno per Vado (ricordo la cessione gratuita al comune di Savona delle redditizie azioni di Ecosavona).

L’errore fondamentale fatto dalla Giuliano è stato quello di accettare la nomina a Presidente della Provincia: tra i 69 comuni della Provincia quello con più questioni difficili è certamente Vado (centrale, piattaforma, RSA Ferrero), il sindaco di Vado era quindi il meno adatto ad assumere ulteriori impegni di grande difficoltà: la Giuliano ha fatto malissimo ad accettare limitando quindi il tempo da destinare ai problemi citati (e a mille altri quali gli investimenti per la passeggiata, il nuovo piano regolatore ecc.).

   Roberto Cuneo consigliere comunale di VIVERE VADO

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