Una poesia di Francesco Lena

 
Una poesia di Francesco Lena
Vivere per raccontare.
Raccontare per vivere.

Una Poesia di Francesco Lena

Vivere per raccontare. Raccontare per vivere.

Vivere la propria storia d’incertezza,

si desidera raccontare la malattia rara, con semplice naturalezza.

Viverla nella condivisione, complicità e con amore,

con il desiderio di essere circondati di persone buone, che sono la forza della vita, alleviano le sofferenze e ogni dolore.

Ogni loro semplice azione, una parola, l’ascolto, un sorriso, ci riempiono di una gioia infinita.

ci fanno sentire il colore umano di stare bene insieme e il bel profumo della vita.

Vivere la malattia rara, bisogna dotarsi di un vero coraggio interiore,

quello che ti da la forza di andare avanti e chiama a raccolta la nostra energia migliore.

Quella forza che all’inizio della malattia ti viene a mancare,

coltivando con convinzione la speranza, ti da il vantaggio di riuscire a ritrovare.

Allora quella montagna che vedevi di fronte da scalare,

l’affronti con ottimismo, se inizi il percorso con determinazione, tutte le difficoltà farà superare.

Mettendosi a guardare le bellezze della natura, le stelle, il mare, l’alba, è tutto cosi fantastico, sembra di sognare,

i suoi magnifici colori, l’azzurro del cielo, la freschezza dell’aria, il cinguettio degli uccelli, non smetteresti mai di ammirare.

Vivere e raccontare la malattia rara con serenità e volersi bene, si supera ogni timore,

fa riscoprire l’umanità delle persone e la bellezza dell’amicizia che è un grande valore.

Quella bellezza che fa sparire il buio e porta dentro di noi la luce, illumina la mente e il cuore,

ci porta a capire che per essere felici bisogna amare, stendere in tutte le direzioni il telo dell’amore.

Sicuramente in cambio si riceverà, affetto, solidarietà e tanta dolcezza,

infinito bene e non mancherà mai una carezza.

La malattia rara ci offre una grande opportunità, con dignità di volare alto e che il valore della vita è il più bello che ci sia,

va vissuto con serenità e in dolce armonia.

Francesco Lena

 

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