Un po’ di freddo nella “Casa della legalità”

 Un po’ di freddo
nella “Casa della legalità

 Un po’ di freddo nella “Casa della legalità”.

Pochi giorni or sono ho letto un articolo sul sito http://www.casadellalegalita.org/, organo di informazione dell’associazione Casa della Legalità, relativo al Movimento 5 Stelle ed ai presunti danni causati al noto giornalista Mario Molinari. Un articolo velenoso, spiacevole nella forma e nella sostanza, che non rende giustizia alla forza politica che si appresta ad imporsi con forza nel panorama politico nazionale.

L’articolo è firmato addirittura dall’Ufficio di Presidenza dell’associazione in questione che tuona contro tutto il Movimento ligure, con imparziale ingiustizia, accanendosi però con curiosa veemenza contro il gruppo di Savona che si è macchiato, a dir loro, di colpe gravissime, associate nello stesso articolo a nominativi “pesanti”, quantomeno inopportuni, spiacevoli. L’autore dell’articolo cita nella fattispecie la vicenda che ha coinvolto il giornalista Mario Molinari, che ho avuto il privilegio ed il piace di conoscere, recentemente costretto a lasciare il ruolo di direttore della testata giornalistica SavonaNews, per varie ragioni. Un giornalista libero, capace, che scrive fra pochi come stanno le cose, si documenta, studia e produce dei lavori che nulla hanno a che invidiare ai migliori servizi di Report. Un professionista insomma, che ha scelto una ben precisa linea giornalistica editoriale, e come tutti gli uomini di mondo sa benissimo quali possono essere i pericoli, le insidie ed i rischi, al quale peraltro auguro al più presto di rivedere con la “penna” in mano nel nostro territorio.

Il passaggio che la presidenza della Casa Della Legalità effettua nell’articolo sostiene la tesi per cui il Movimento 5 Stelle di Savona si è macchiato di non aver presentato un esposto alla Procura per una presunta gestione non del tutto trasparente delle Piscine Comunali savonesi, della quale parrebbe esserci un possibile risvolto giuridico. Ma gli addetti ai lavori sanno bene che un esposto non rappresenta una notizia di reato ma caso mai un richiamo alle autorità competenti per vigilare una determinata questione, l’esposto è quindi una denuncia-segnalazione che qualsiasi cittadino può compiere per rappresentare al pubblico ministero o ad un ufficiale di polizia giudiziaria una situazione che, a suo avviso, potrebbe assumere rilievo penale.

Premesso questo stupisce che si dia per scontato che vi siano rilevanze penali, a meno che qualcuno non si sia sostituito agli ufficiali di polizia giudiziaria, senza aver fatto regolare concorso, per assumere il ruolo e la funzione. Come può essere scontato questo? Possibile che ora le sorti della battaglia contro “l’illegalità” siano solo ed unicamente queste?

Pare un accanimento per rancori pregressi, ruoli non conquistati o antipatie personali, avvolti in un messaggio come quello recentemente apparso che non ottiene nulla: ne dal punto di vista empatico, ne dal punto di vista concreto e ne tanto meno dal punto di vista politico. La rappresentatività politica di una associazione non politica non può essere presa in considerazione, a meno che questa associazione non sia diventata una forza politica: in tal caso però sarebbe opportuno chiarirlo subito  per non indurre in errore qualche votante alle ormai imminenti elezioni, il simbolo parrebbe non essere presente.
Nell’articolo si mettono all’interno di un unico calderone messaggi al limite del subliminale: Scaiola, IOR, Vaticano, scandali, ‘Ndrangheta, corruzione, inquinamento, non ho visto sovvenzioni alla Corea del Nord e traffico d’armi all’Iraq, poi il quadro era completo, meglio di una spystory di Robert Ludlum e il suo Sciacallo. Solo che insieme a tutto questo vi erano i nomi di oneste persone quali il consigliere comunale DeBenedetti ed il portavoce Festa, ambedue del Movimento 5 Stelle Savona, colpevoli e/o artefici del fallimento di tutta la lotta alla malavita.
 Francamente fuori luogo, fuori contesto e poco credibile.

Viene chiesto perché l’esposto non sia stato presentato subito prima delle elezioni, perchè vi sia silenzio, perché il Movimento 5 Stelle non faccia quello che chiedono i cittadini etc… le valutazioni di opportunità o meno di fare un gesto politico, di questo si tratta se un esposto viene presentato da una forza politica, sono a totale discrezione della stessa forza politica, al suo interno farà le valutazioni del caso e che piaccia o no chi non appartiene o non ha sposato quella posizione non può entrare nel merito: se chiunque decidesse per chiunque avremmo il caos, l’anarchia, l’opportunità o meno la valuta chi sta facendo un lavoro e ne conosce i dettagli.

L’eccellente missione che svolge l’associazione Casa Della Legalità è sotto gli occhi di tutti, o almeno di coloro che vogliono vederlo, ma perché invece di trovare “nemici” non si possono cercare “amici”? Il Movimento 5 Stelle è nato recentemente, eppure si sta già imponendo come forza di denuncia, anzi, alcuni sostengono fin troppo, servono le proposte: insomma se si fa troppo da una parte non va bene, dall’altra pure, il defribillatore no, ma le cose concrete si…etc…

Io non ho apprezzato quanto pubblicato nell’articolo in questione, non credo vi siano i presupposti per accusare il Movimento 5 Stelle di Savona di alcunché, tanto meno dei problemi dell’amico Mario Molinari, che probabilmente aveva collezionato troppi piccoli e grandi problemi legati al suo lavoro che si sono conclamati come un virus in un preciso istante per una serie di circostanze. Cercare di screditare chi con poco cerca di fare molto è un colpo basso, quelli della peggior specie quando l’arbitro non guarda ed è voltato per seguire l’azione altrove.

Chiudo con una citazione di liceale memoria, di uno dei più noti uomini politici della roma antica, strenuo difensore della Repubblica, Cicerone: “Silent enim leges inter arma” –Tacciono infatti le leggi in mezzo alle armi”.

Buon voto.

Andrea Melis


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