Tutti in piazza per difendere l’ospedale di Albenga…..

TUTTI IN PIAZZA PER DIFENDERE
 L’OSPEDALE DI ALBENGA
E SAREBBE ORA CHE LA VIALE SI DESSE UNA MOSSA!

 

TUTTI IN PIAZZA PER DIFENDERE
L’OSPEDALE DI ALBENGA
E SAREBBE ORA CHE LA VIALE SI DESSE UNA MOSSA!

Venerdì 11 dicembre, alle ore 18, in Piazza Petrarca ad Albenga, si è tenuta una manifestazione contro la decisione della Giunta regionale di chiudere, presso l’Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga, il reparto privato di ortopedia GSL situato all’interno dell’ospedale stesso.

La manifestazione ha visto la presenza del sindaco di Albenga, Giorgio Cangiano, dei 16 sindaci del distretto socio-sanitario, del presidente della provincia di Savona Monica Giuliano, dell’onorevole Franco Vazio, di numerosi esponenti di maggioranza e minoranza del consiglio comunale di Albenga, dei rappresentanti sindacali e molti cittadini.


Tutti i presenti si sono uniti alla voce del sindaco ingauno per dire “un secco no ad una decisione insensata e che non trova alcun significato, visto che il reparto è una delle eccellenze della regione ed impedisce le fughe dei pazienti verso altre regioni italiane”.


“Non siamo qui per difendere gli interessi di qualcuno, ma per conoscere il futuro del nostro ospedale”-ha dichiarato il presidente della Croce Bianca di Albenga “La tutela delle famiglie è in questi casi doverosa e i giochi politici devono restare fuori da queste materie”.

L’attuale sindaco, come il precedente, è stato eletto dal popolo e gli elettori hanno il diritto di conoscere i progetti ed i loro effetti con il dovere della trasparenza e soprattutto di condividere le decisioni prese.


 Il professor Quaglieni ha dichiarato come lo schieramento politico non conta assolutamente in questi casi e come le risposte siano le stesse di tre anni fa, quando la città era governata da un sindaco di un diverso schieramento politico[1].”

Il presidente ha proseguito il suo intervento affermando come “la struttura privata permetta certi servizi essenziali e come l’ospedale di Albenga abbia una storia secolare intrecciata alla città.”

 Nel 1912 è nata la Croce Bianca e già nel 1913 è stata organizzata una tombolata per l’acquisto degli strumenti chirurgici.

Il nuovo ospedale è stato creato grazie alle donazioni dei cittadini alassini e albenganesi e anche per rispetto verso di loro non sarebbe corretta una chiusura dello stesso anche a causa di decisioni prese lontano dalla città di Albenga. I sindaci presenti in piazza devono essere un esempio e non è una buona cosa guardare modelli lontani; occorre lottare come tre anni fa e questa è la prima di tante manifestazioni”.

La sindacalista Giulia Stella, in rappresentanza di CGIL, CISL e UIL, ha risposto dicendo : “ Il destino delle persone non può essere deciso a colpi di comunicati stampa o fax e l’assessore regionale alla sanità Sonia Viale deve venire nella nostra città per ascoltare le persone. La decisione, sconosciuta ai più, ha violato il diritto all’informazione e non c’è stato confronto.


Vogliamo sapere quali progetti restano ad Albenga e abbiamo potuto vedere come, in questo caso, il ruolo degli amministratori locali sia sottovalutato.

Negli ultimi anni vi sono stati molti accordi e i 4 ospedali della provincia di Savona[2] hanno ruoli complementari e diversi tra loro. Albenga ha evitato le fughe fuori regione e questo ospedale non è una “cattedrale nel deserto”.

Le delibere hanno cancellato gli ospedali e la lotta dei lavoratori è diventata molto importante, perciò vogliamo chiedere all’assessore regionale Viale un atto di responsabilità. Le veline rassicurano, ma manca un vero e proprio confronto e il carteggio mediatico preoccupa anche perché le delibere sono tra loro molto diverse.

L’ospedale di Albenga è importante per tutto il comprensorio e, anche se la politica fa le sue scelte, bisogna rendere conto ai cittadini tramite i politici che devono essere al servizio della gente, di qualunque colore politico essi siano. A noi sta a cuore anche la sorte di quei lavoratori in qualche modo collegati all’ospedale, come quelli della clinica San Michele e dell’indotto, che tuttora non hanno ricevuto risposte soddisfacenti da parte della regione.

L’incontro in prefettura, disertato dall’assessore Viale, ha posto l’attenzione sui lavoratori e la loro sorte, tuttavia fino ad ora non si hanno avute dalla regione risposte soddisfacenti.

L’assessore non sa o non vuole rispondere e non ha cercato un confronto con le persone e le parti sociali e se la situazione non cambia saranno i cittadini a recarsi in regione.

L’ospedale ha una vocazione certa e solo tre anni fa ad Albenga sono stati chiusi il pronto soccorso[3], l’ortopedia e la chirurgia. Siamo concordi con il fatto che le scelte le fa la politica, ma le persone non ne possono pagare le conseguenze”.

“Essere qui oggi è un senso di responsabilità, lo stesso che deve assumersi la regione verso la provincia”- ha evidenziato il presidente della Provincia di Savona Monica Giuliano- “I servizi devono essere per tutti e per questo tema così delicato occorre coinvolgere la regione. Il senso di responsabilità dei sindaci viene dimostrato tutti i giorni nel vederli tutti uniti anche in provincia e occorre un confronto. L’involuzione è un processo molto importante e giusto per tutti. La regione accompagna tutti i processi giuridici dopo lo svuotamento di competenze alle provincie e deve assumersi la conseguente responsabilità. Occorre perciò chiedere alla regione il proprio ruolo di indirizzo e lo stesso ente regionale ci deve mettere la faccia”.


Il sindaco Cangiano è intervenuto dicendo: “Questa non è una manifestazione che ha come obiettivo la contrapposizione politica, ma è una manifestazione a favore dell’ospedale, dei malati e dei dipendenti.

Il consiglio regionale non conosce la delibera e occorre capire, in modo compatto, cosa possiamo fare perché noi siamo nel giusto e non è una cosa corretta venire a conoscenza di cose così importanti dai giornali e non è un’ottima soluzione revocare questo percorso condiviso da tutti.

La posizione del GSL è molto importante e non posso tollerare una chiusura di un reparto che funziona bene e dà risposte al territorio, anche se ad oggi l’ultima delibera dice che vi è una revoca della chiusura del reparto.  

La chiusura non è una soluzione e non è accettabile la risposta dell’assessore regionale che afferma di “essere vicina ai lavoratori”.

La gente che viene da me è umiliata e disperata e qui ora mi impegno a chiedere il motivo della chiusura del reparto e farò una battaglia affinchè il reparto non chiuda.

I reparti pubblici dell’ospedale di Albenga funzionano bene anche grazie al GSL e non è stato speigato se se ci sono alternative. Nessun sindaco del comprensorio conosce i motivi di questa decisione e abbiamo preparato tutti insieme un documento per chiedere all’assessore due cose : la revoca della delibera e un incontro con tutte le parti per un chiarimento. La comunicazione è stata inviata il 2 dicembre e non abbiamo ancora ottenuto risposte.

Le richieste provengono da 16 sindaci e una rassicurazione su un giornale non è affatto corretta perché secondo noi è una mancanza di rispetto verso tutti i sindaci coinvolti.


 Se non ci saranno risposte, i lavoratori andranno in regione e sarebbe molto importante la presenza dell’assessore Viale nella nostra città.


Se lei non verrà ad Albenga, noi andremo in Regione anche perché crediamo molto in questa giusta battaglia e non abbiamo timore a portarla avanti, anche per una tutela verso i malati.

Occorrono fatti concreti e risposte formali e non solamente le dichiarazioni sui giornali. Bisogna essere convinti ed abbiamo bisogno di un territorio compatto e se il nostro territorio non verrà rispettato non esiteremo ad andare avanti nella battaglia.

Siamo favorevoli ad una Conferenza dei Sindaci qui ad Albenga con la presenza dell’assessore regionale alla sanità e la richiesta è già stata inoltrata; senza programmazione il rischio è quello della chiusura dell’ ospedale della nostra città”.

Questo in buona sostanza il messaggio forte che la Comunità e le Istituzioni Locali del Ponente Savonese hanno voluto inviare – in forma unitaria e convergente – alla nuova Giunta Regionale guidata da Giovanni Toti e all’Assessore alla Sanità Sonia Viale.

SELENA BORGNA

 


[1] Dal 2010 al 2013 la città di Albenga è stata governata da Rosy Guarnieri, Lega Nord, mentre l’attuale sindaco Giorgio Cangiano, appartiene al centro-sinistra.

[2] Albenga, Pietra Ligure, Cairo Montenotte e Savona

[3] Declassato a Punto di Primo Intervento aperto solo poche ore al giorno. Stessa sorte è toccata al pronto soccorso di Cairo Montenotte.

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