Turismo

 Gli impegni ignorati? La sorte della Colonia Monzese
 Il futuro della proprietà dei Barnabiti
Tempo di bilanci per il turismo
Considerazioni e analisi su Noli  
Radiografia di una città in preda al malessere commerciale.   

 Gli impegni ignorati? La sorte della Colonia Monzese
Il futuro della proprietà dei Barnabiti
Tempo di bilanci per il turismo
Considerazioni e analisi su Noli  
Radiografia di una città in preda al malessere commerciale
 Relazione-studio del 2007 ignorata  
Colonia monzese

 

     Noli- Siamo quasi a fine estate ed il turismo incomincia a fare i primi bilanci. Sia a livello nazionale che locale, sia i politici che gli addetti ai lavori forniscono i primi numeri e dati, commentandoli: calo di presenze di italiani, aumento degli stranieri; diminuzione di 2-3 punti in generale rispetto allo scorso anno; aumento nel mese di agosto, calo a luglio per il tempo brutto; solo turismo “mordi e fuggi”;

 diminuzione turismo terza età che preferisce le crociere; ottime le iniziative promosse dalla Provincia di Savona; tante le iniziate fatte a Noli, ecc…. (fonti: Ministro Brambilla in visita ad Albissola; Assessore Giusto Comune di Noli; Sig.ra Mamberto da Trucioli Savonesi).

Di solito i politici fanno più degli spot del loro operato mentre gli addetti ai lavori cercano di capire ed analizzare i numeri.

     Seguo maggiormente le questioni di Noli e, pertanto, ho prestato più attenzione su quanto detto dall’assessore Giusto che, sia su “Il Letimbro” che sul “Notiziario del Comune di Noli”, ha presentato tutte le iniziative fatte durante la stagione.

Lascio stare e non voglio commentare il Notiziario Comunale in quanto non mi sembra tanto obiettivo e rappresenta una vera e propria pubblicità per l’Amministrazione dove tutto viene descritto come perfetto: ottima la raccolta differenziata che ottiene il premio regionale; i lavori per sistemare Via IV Novembre vanno avanti bene; la stagione turistica ha visto tante belle iniziative; ecc…..

    Ritornando, invece, sul turismo, per un’informazione più completa, si sarebbe dovuto, oltre che riportare tutte le iniziative, anche precisare quale sia stata la partecipazione a dette iniziative, per capire se erano di gradimento ai turisti e per capire se ripeterle in futuro e/o se modificarle e come.

La partecipazione del pubblico al Festival del Cinema Archeologico com’è stata? Mi sembra sicuramente inferiore alle aspettative, forse perché gli argomenti trattati dai documentari (perché si trattava di documentari e non di film), non erano rivolti ad un pubblico vasto.

La programmazione dei film dell’iniziativa “Cinema sotto le stelle” (ottima iniziativa per la “location” suggestiva sul mare e con buona partecipazione), non mi è sembrata (sentendo commenti in giro) tanto apprezzata, un po’ “triste”, poco “estiva” con film non per tutti i gusti.

   Oltre che organizzare iniziative e manifestazioni varie (cosa fatta da tutta l’Amministrazione con il contributo determinante di volontari e varie associazioni), però, ai turisti che visitano Noli bisognerebbe “offrire” un paese pulito e decoroso e con parcheggi.

Ora il paese non mi sembra decoroso in quanto l’attuale sistema di raccolta differenziata dei rifiuti prevede di mettere i sacchetti con la plastica e con il “secco residuo” in una grossa griglia con il risultato di trovare una “montagna” di sacchetti maleodoranti nei pressi di detta griglia. Noli ha da sempre pochi parcheggi, ora sono ancora meno “grazie” ai due cantieri di Via IV Novembre e di Via Belvedere con i loro gravi problemi e dissesti che non si sa quando verranno sistemati e con quali costi per la comunità. 

   Ogni anno il bilancio del turismo si chiude in ribasso rispetto all’anno precedente e, pertanto, sia i politici che gli addetti del settore auspicano interventi da parte delle istituzioni e nuove strategie da parte delle Pubbliche Amministrazioni; strategie che abbiano un risvolto positivo sul mercato e di conseguenza ricadute positive sul commercio (i negozi presenti nei paesi rivieraschi fanno il loro guadagno maggiore nei tre-quattro mesi di estate e, pertanto, in questo periodo bisogna portare turisti).

   In quest’ottica ho cercato di informarmi su come si era mosso in passato il Comune di Noli ed ho consultato un interessante relazione del luglio 2007 “Struttura della Ricettività Turistica del Comune di Noli” (suppongo relazione pagata dal Comune in quanto fatta fare da professionista esterna e non so se dopo ne sono state fatte altre). Nella prima parte si analizza l’andamento del settore turistico nell’intera provincia di Savona e le sue dotazioni. Poi si prende in considerazione la ricettività turistica del Comune di Noli, si riportano le presenze e gli arrivi dei turisti, si analizza lo stato delle strutture presenti nel Comune.

La relazione prosegue con la parte più interessante dove si specificano le “Priorità individuate”, precisando che “quanto riportato nel presente paragrafo si propone quale documento a supporto delle scelte dell’Amministrazione Comunale e propedeutico all’eventuale consultazione degli operatori delle strutture ricettive alberghiere”.  

Si precisa cosa manca a Noli, quali strutture possono essere potenziate e come in relazione, anche, al PRG (Piano Regolatore Generale).

A vedere com’è la situazione ora, mi sembra che di tutto quanto individuato e proposto nella relazione l’Amministrazione non ne abbia tenuto conto. Questo posso affermarlo con certezza in relazione alla Colonia Marina Monzese essendomi già occupato di tale struttura su Trucioli (vedere n. del 19/06/2011). In quanto proprio in merito a questa Colonia nella relazione si scrive che rappresenta “una notevole potenzialità per incrementare la ricettività turistica del Comune di Noli”.  

 Si scrive, altresì, che  nel 2003 e nel 2004 vi erano già stati contatti tra i rappresentanti del Comune di Noli e quelli del Comune di Monza (vengono anche indicati nello specifico n. 3 documenti ufficiali in quanto protocollati). In tali incontri, come confermato dai documenti, si sarebbe deciso che il Comune di Monza sarebbe rimasto proprietario della struttura e l’avrebbe data alla A.SVI.CO (Associazione Sviluppo Colonia) per adibirla a residenza per anziani. Questo con gli anni non si è perfezionato ed ora, vedi mio precedente articolo su Trucioli, il Comune di Monza ha venduto l’intera struttura ad un privato.

Ora mi chiedo e, pertanto, chiedo all’attuale Giunta: ma tale struttura ha si o no un vincolo? Ha un vincolo come struttura alberghiera? Può essere ampliata solo se tale ampliamento è subordinato alla realizzazione di una struttura tipo albergo come c’è scritto nella Relazione? Per quali motivi non si è portata avanti tale soluzione? Nella relazione si dice anche che la tipologia proposta dal Comune di Monza (residenza per anziani) potrebbe essere assimilabile alla “casa per ferie” e, pertanto, questa destinazione sarebbe conforme al dettato normativo che disciplina le strutture alberghiere.

A me sembra un’interpretazione un po’ forzata: la struttura per anziani offre un servizio di tipo diverso dal servizio alberghiero; tant’è vero che la normativa di riferimento è quella delle strutture sanitarie (Residenza Protetta per autosufficienti o RSA per non autosufficienti

     Voglio, altresì, porre l’attenzione su altre due strutture: il Real Collegio Carlo Alberto  di proprietà dei Padri Barnabiti di Moncalieri e la Colonia Marittima Cantore del Comune di Torino (chiusa) per concludere, sempre citando la relazione, che richiama l’art. 8 punto 10 del PUD (Piano di Utilizzazione della aree Demaniali): “Le aree demaniali marittime attualmente destinate a colonia o bagno di beneficienza, qualora cessi l’attività oggetto della concessione, sono prioritariamente restituite all’uso libero o adibite a spiagge attrezzate ovvero correlate a progetti complessivi comprendenti il riutilizzo delle attrezzature e degli edifici delle ex colonie per funzioni aventi riconoscibile interesse pubblico”.

    Una considerazione che riguarda sempre l’argomento trattato del turismo è quella relativa alle attività commerciali: purtroppo sto constatando, girando per Noli, come tante stiano chiudendo. Mi chiedo quali siano i motivi: diminuzione dei guadagni per crisi generale? O per calo presenza dei turisti? O per aumento dei canoni di locazione dei locali?

 Mi auspico che l’Amministrazione faccia una verifica sui motivi in modo da cercare di porre dei rimedi o iniziare un serio e costruttivo confronto con il settore commerciale.

     Mi permetto un ultimo commento: noto come su Trucioli ci siano sempre tanti articoli che riguardano Noli; bisogna aprire un’apposita sezione e chiamarla Trucioli Nolesi!

Scherzi a parte, questo, secondo me, è positivo; aver voglia di commentare cosa succede nel proprio paese, cercare di dare un contributo, purché costruttivo, è sempre utile. Quello che è successo nel passato ci insegna, spero, e non fare certi stessi errori, ma bisogna guardare al futuro e spero che chi scrive senza firmarsi o chi fa satira (anche se molto arguta, piacevole, intelligente, ecc..) un domani sia pronto a dare un suo contributo senza limitarsi a criticare e basta.   

Concludo ringraziando chi ha ricordato Roberto Garbarino.

Avv. Marco Genta

18 settembre 2011

Noli, la proprietà dei padri Barnabiti di Torino, comprese l’area verde ed una parte già venduta, utilizzata per un’operazione edilizia. Resta l’immobile centrale, sulla strada, collegato con la chiesa di San Francesco D’Assisi (di proprietà invece della Diocesi di Savona-Noli) del 13° secolo. Attigua, appunto, al convento dei frati minori conventuali attivi in loco sino all’inizio del 19° secolo. L’intero stabile non è certo in buone condizioni e all’esterno presenta un degrado che si espande. Alcuni locali interni vengono ancora utilizzati nel periodo estivo per ospitare piccole comunità. 

Si chiamano barnabiti, in quanto chierici regolari della congregazione di San Paolo fondata nel 1530 da  San Antonio Maria Zaccaria, la cui prima sede fu la chiesa di S. Barnaba di Milano

 

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