Tpl, è ufficialmente scontro tra provincia e sindacati

Tpl,  è ufficialmente scontro

tra provincia e sindacati

Tpl, è ufficialmente scontro
tra provincia e sindacati

 “Quella del bando di gara non è una scelta politica, ma l’unica possibile dal punto di vista giuridico, economico e tecnico”. “Non è vero: ci si rifugia dietro a queste argomentazioni ma è una scusa, ognuno decide dove impiegare le risorse“. E’ la sintesi del botta e risposta avvenuto questa mattina in Provincia a Savona tra Ente e sindacati in merito al bando di gara su Tpl, da settimane al centro di forti polemiche.


Di fronte ai rappresentanti dei lavoratori il presidente Monica Giuliano ha difeso a spada tratta la decisione dell’assemblea dei sindaci di dare il via alla gara che dovrà portare alla privatizzazione di Tpl. “Abbiamo corso per pubblicare il bando nei termini”, ha spiegato il presidente della Provincia, “perchè la legge regionale prevedeva una penalità per le province che non lo facevano entro il 31 dicembre, una riduzione del contributo annuale calcolabile in quasi 2 milioni di euro. Rispettando i termini abbiamo scongiurato questo rischio consolidando le entrate da quest’anno in poi. Nel bando di gara abbiamo inserito la clausola sociale che tutela tutti i lavoratori oggi presenti in Tpl. Il procedimento di gara durerà quasi tutto l’anno”.

Niente da fare per l’affidamento in house richiesto ai sindacati: “Abbiamo informato i lavoratori”, ha ribadito Giuliano, “del fatto che la nostra non è una scelta politica ma di natura giuridica, economica e tecnica. Dato l’assetto societario e le condizioni dei soci è l’unica possibile e responsabile, non è una scelta di alcuni ma condivisa da tutti i territori. L’unica scelta possibile è il procedimento di gara, come ha fatto anche la città metropolitana di Genova. Quello che a noi interessa è tutelare i lavoratori e la quantità di chilometri offerta alla provincia, che deve restare quella attualmente in esercizio: con il nuovo gestore non cambierà nessuna delle due cose”.


Manifestazione davanti alla Provincia 

Una versione fortemente contestata dai sindacati: “Ognuno si rifugia dietro alle proprie argomentazioni”, tuona Claudio Schivo di Filt Cgil, “e dal punto di vista formale non esistono impedimenti, poi ognuno decide dove impiegare le risorse. Fa specie notare che c’è un’unica provincia in tutta la Regione che percorre la strada della gara: ad Imperia puntano sull’affidamento in house, e anche a Genova la gara è stata fatta solo come atto dovuto ma il sindaco Bucci dice che vuole fermamente portare a casa l’affidamento in house. L’unica che si muove in modo concreto verso la gara è la provincia di Savona”.

In questo Schivo vede “una volontà della politica locale di trasmettere ad altri la patata bollente. Ci si riserva un ruolo ‘supervisor’ dopo che è stato firmato un contratto di servizio e si abdica al ruolo che le istituzioni dovrebbero avere per un servizio pubblico che potrebbe rappresentare anche un valore turistico. Non siamo d’accordo e metteremo in atto tutte le iniziative sindacali possibili contro questa malaugurata scelta: avvieremo le procedure di raffreddamento previste dalla legge, poi vedremo se arrivare o meno allo sciopero. Certo dà fastidio dover scioperare contro scelte così, che relegano il trasporto pubblico in secondo piano…”.

 

      SELENA BORGNA  

 

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