Telefono e Papere

Telefono e Papere

Telefono e Papere

C’era una volta il telefono che salvava la vita, per tanto tempo lo ha ricordato il bravo attore comico Lopez per uno spot di una nota compagnia telefonica, ora prossima alla vendita peraltro.

 Effettivamente con una telefonata si possono chiedere informazioni, dare aiuto o chiederlo, passare un po’ di tempo con un amico lontano, anticipare delle informazioni o semplicemente tenersi compagnia.
Per alcuni nostri politici però il telefono è un problema, pare che “questo matrimonio non s’ha da fare”, come dicevano i Bravi.

Inutile dirlo, ma le telefonate di Cancellieri e Vendola potevano evitarsele, l’uno e l’altra hanno fatto delle figure meschine e quanto dichiarato successivamente li mette ancor di più in ridicolo, per essere gentili.

La Cancellieri ha mentito, di fronte al Parlamento, per il vizietto nascosto di continuare, pur nel suo ruolo istituzionale, ad intrattenere rapporti con gli amici di famiglia Ligresti: non proprio dei semplici popolani. Poche palle, un Ministro della Repubblica deve gestire i suoi rapporti personali con ben altre attenzioni alle consuete frequentazioni e se il caso, interromperle, anche perché la questione di fondo è sulla fiducia che si può concedere ad un Ministro della Repubblica che mente: negli Stati Uniti, per una questione che in Italia diverte, hanno chiesto le dimissione del Presidente. Certe amicizie, se sono disinteressate andrebbero “sospese”, se sono disinteressate appunto.

Poi Vendola, di Sinistra Ecologia Liberà: allora, l’Ecologia direi che ce la siamo giocata, la Sinistra da tempo anche se alcuni non se ne sono accorti e la Libertà….bè la sudditanza del tono assunto durante un colloquio con un “portavoce” dei Riva la dice lunga. Succubi dei poteri forti riporta un interessante articolo del Fatto Quotidiano.

Insomma, se una volta una telefonata allungava la vita, direi che ora una telefonata accorcia la carriera del politico di turno.

Le soluzioni sono 2: non telefonare, oppure essere coerenti, certo la prima costa molto meno.

ANDREA MELIS

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