Stellanello

Laura, 34 anni, sarà sindaco di Stellanello
E due liste senza residenti, ma con 1 voto eletti in tre

Laura, 34 anni, sarà sindaco di Stellanello
E due liste senza residenti, ma con 1 voto eletti in tre
 
Laura Bestoso (foto IVG.it)

 Stellanello –  Appuntamento elettorale senza sorprese tra gli 858 abitanti e 718 elettori del piccolo paese della Val Merula. Nelle prime ore pomeridiane di lunedì, 16 maggio 2011, potrà già essere “incoronata” la sindachessa Laura Bestoso, 34 anni, figlia di un ex operaio in pensione del porto di Andora. Lei, già assessore (dal 2001), poi vice sindaco (dal 2006) con la giunta di Giovanni Conti, operatore agricolo, ex Udc. Ora quotato tra seguaci di Claudio Scajola.

Il futuro primo cittadino rosa si era iscritta a Forza Italia nel 2001, quindi al Pdl, ma il  trampolino di lancio pare sia stato l’ingresso nella segreteria politica del consigliere regionale Marco Melgrati, ex monarchico, Dc, leghista, forza italiota, Pdl; i maligni assicurano che  avrà un seggio in Parlamento in quota Umberto Bossi

 Melgrati, il più votato della provincia, nel 2006 eletto sindaco di Alassio con il 70 per cento del suffragio popolare. Architetto di fama e di successo, estroso, abituée  di infuocate esternazioni contro i magistrati rossi e comunisti, vera piaga dell’Italia.

 A contendersi i tre seggi di consiglieri di minoranza di Stellanello (a meno della sorpresa di zero voti, non insolita) altre due liste che lasciano perplessi. Se le informazioni sono esatte, non sono riuscite a trovare neppure un candidato residente a Stellanello.

Accade anche questo nel Bel Paese di Berlusconi leader.

C’è la lista de La Destra, ex Daniela Santanchè, oggi di Storace nazionale, che presenta candidato sindaco Chiara Vignoli. Vedi il suo profilo su internet.

La terza lista è l’Unione Democratica per Consumatori e Pensionati, aspirante sindaco Giuseppe Valente.

Non siamo in grado- e non l’abbiamo neppure trovato sui media locali – di riportare l’elenco dei candidati, le loro professioni, la provenienza; sul sito del Comune di Stellanello si possono leggere unicamente i programmi dei due schieramenti “forestieri”. Ci sono i manifesti ad informare sulle generalità complete.

Quanto siano utili alla comunità locale non è difficile ipotizzarlo, anche con tre esponenti dell’opposizione, ma estranei al tessuto e alla vita cittadina; c’è poco da scommettere. Non raccontiamo favole.

Stellanello, del resto, ha una storia recente assai costante, continuativa. La sinistra non ha mai trovato spazio. Al governo si sono alternati esponenti della Dc prima, quindi destra moderata. Quando i parroci (don Costa, don Pelle) avevano un peso e un’autorità ben oltre i confini comunali!

Un paese tra molte luci ed alcune ombre. Qualche inchiesta, della tributaria inclusa. Stellanello non è sfuggito al grande divario tra la fascia costiera e immediato entroterra. Con l’aspetto indiscutibilmente negativo,  non isolato, di piccole faide, causa “questioni famigliari”. Dove il detto: l’unione fa la forza, essere disuniti rende più deboli, non ha trovato terreno fertile. Una pecca destinata probabilmente a resistere, in attesa di tempi migliori.

Basta dare uno sguardo alla situazione complessiva economica e sociale dei centri del nostro entroterra. Alla sorte toccata all’agricoltura che pure avrebbe dovuto restare un volano, purché non avulsa dal contesto provinciale, peraltro in piena recessione (agricola).

A Stellanello sono attive 8 aziende agricole: Pierangelo Gagliolo in frazione San Daminao (laboratorio e vendita olio), Mauro Mantello in frazione Albereto (olio e derivati), Simone Rossi in frazione San Damiano (frantoio e olio), Giulio Ghigliazza, frazione Borgonuovo (frantoio e olio), Sandro Gagliolo, frazione San Damiano (olio e derivati), Domenico Bestoso, frazione Borgonuovo, a lungo dirigente Coldiretti (olio e derivati), Francesca Barnato, frazione San Damiano (imbottigliamento olio), Rosanna Berno, ancora a San Damiano (allevamento conigli). Nessuno di loro è tra i candidati in consiglio comunale.

Ecco  la lista vincente che ha scelto la denominazione ”Agricoltura Turismo Cultura Ambiente”. Ne fanno parte, oltre a Laura Bestoso,  Simone Aicardi, Anselmo Armato, Antonio Cesana, Giovanni Conti (sindaco uscente),  Gian Mario Danio, Barbara Marchiano, Ugo Mela, Giovanni Poggio  (assessore uscente), Ornella Riviera (assessore uscente).

Sulla scia dell’eredità dei due mandati Conti, confidando in quella che potrà essere l’autonomia propulsiva del neo capo della giunta, militante sotto la bandiera di Pdl e alleati della Lega Nord.

Stellanello, si diceva e la sua agricoltura, senza dimenticare ciò che dovrebbe rappresentare un valore aggiunto poco sfruttato. La ricchezza ambientale e storica dell’entroterra. Le case in pietra grezza rimaste. Il richiamo all’antico, alle origini, la cura del decoro urbano.

E’ vero, non siamo in Svizzera dove i piccoli paesi sono “bomboniere gioiello” o lungo la Mosella tedesca (mete, tra l’altro, di un turismo che non conosce crisi). E basta conoscere l’Alto Adige, le zone italiane di lingua tedesca. Qui agricoltura e valorizzazione turistica sono al primo posto, nella scala delle priorità e degli investimenti pubblici. Qui la politica del “fare” non è solo sport, l’arte inesauribile degli annunci e delle promesse. C’è in pratica un solo partito che comanda, pure nei contrasti, ma l’unità alla fine prevale.

Tra i primi impegni dell’esecutivo di Laura Bestoso, la revisione del Puc, approvato nel 2000. Ha bisogno di aggiornamento e lungimiranza. Con il sindaco Conti si sono completati lavori di viabilità interna, rete fognaria, acquedotto. E’ in corso l’allargamento della “strada di cornice” sud –verso ponente-  che dalla frazione Armati conduce a Borgo Nuovo. Già asfaltata, troppo stretta, da qui l’importanza dell’ampliamento previsto.

Un’altra peculiarità di cui il paese è rimasto orfano è senza dubbio la ristorazione. Una calamita per turisti, visitatori, attrae gente dalla Riviera e non, finisce per fare da volano.

30 anni fa si partiva da ogni dove per assaporare la cucina di Laureri (polenta, coniglio, cima, ravioli, tagliatelle…). Aveva avuto successo, in anni più recenti, l’Antico Borgo di Claudina Lacqua (ora chiuso e trasformato). Restano in attività El Trocadero di Franco Mantello, Laureri (gestione Milvia Cacciò), Merula di Giovanna Gagliolo; infine  gli ultimi arrivati, Al Cardellino Rosso, l’agriturismo appartamenti La Cicala. Vale la pena rimarcarlo. Un solo agriturismo in una terra a prevalente vocazione agricola.

Infine a Stellanello si è distinta l’Associazione Impegno Civico che venerdì sera ha incontrato il candidato sindaco ed ha esposto/chiesto un impegno su cinque punti qualificanti  (vedi). La trasparenza e la partecipazione. L’integrazione con i comuni di Andora e Testico. La valorizzazione turistica della valle, in accordo con la Pro Loco. Energie rinnovabili e risparmio energetico. Raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Inoltre, il sostegno al referendum sull’acqua pubblica in programma il 12-13 giugno 2011.

Per chiudere. Trucioli ha accennato in passato (vedi archivio…), avendolo scoperto da commenti e recensioni di cittadini stranieri di mezza Europa, nelle loro escursioni a caccia di tesori antichi, il caso emblematico dello stato di abbandono della vecchia Casa Laureri. Ci sono gli eredi.

Solo l’ottusità, ripicche meschine, esasperazione burocraticata, vergognosi ritardi ed omissioni, hanno paralizzato la corretta e doverosa collaborazione tra Comune e privati. A ben vedere chi ha più interesse  è l’ente pubblico che non si esaurisce e non si spegne con una vita. E’ proiettato ai posteri. La speranza che almeno un sindaco rosa possa riuscire laddove hanno fallito i predecessori. 

R.T.      

 

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