Servono 3 milioni per il Santuario

Il Presidente di Opere Sociali: “Museo riaperto entro ottobre,
mentre per la locanda sarà necessaria un’intesa con privati”
Servono 3 milioni per il Santuario

Il Presidente di Opere Sociali: “Museo riaperto entro ottobre,
mentre per la locanda sarà necessaria un’intesa con privati”
Servono 3 milioni per il Santuario
Cifra ipotizzata da De Filippi per un recupero totale:
”In gioco la rinascita non solo del complesso, ma di tutta la città”

Il museo del Santuario sarà riaperto entro ottobre e verso la fine dell’anno potrà delinearsi una nuova fase per il futuro della Locanda. Inizia a smuoversi qualcosa per il complesso monumentale legato alla Basilica di N.S. di Misericordia in prossimità della chiusura dell’anno giubilare. Mentre nei mesi scorsi il museo risultava chiuso e la cappella della Crocetta irraggiungibile, oggi si prospetta uno scenario diverso. A delineare un bilancio sull’attuale condizione del complesso del Santuario e sul piano di interventi di ristrutturazione è Giovanni De Filippi, presidente di Opere sociali, realtà proprietaria di pressoché tutto il complesso. Iniziamo dal museo e dalla sua lunga inagibilità, proprio nell’anno giubilare: struttura chiusa in attesa della certificazione antincendio. “Il museo sarà riaperto entro ottobre, ma continuerà a mancare l’accesso idoneo ai disabili – afferma De Filippi – non sarà possibile entrare dall’Ospizio dei poveri, ma solo dalla porta a destra della chiesa attraverso la rampa. All’entrata dell’Ospizio non è stato possibile installare le doppie porte tagliafuoco, quindi momentaneamente non riusciremo a garantire l’accesso ai disabili”. Infatti, una volta oltrepassata la rampa, si accede al museo superando una scalinata: “Stiamo prendendo in considerazione la possibilità futura di installare un montascale per permette l’ingresso alle persone con disabilità motoria, ma solo una cosa è certa – spiega – quello attuale non è un ingresso idoneo per un museo moderno”.

 
A sinistra Giovanni Defilippi, in alto la Crocetta, sopra il Museo, a destra la Locanda

La cappella della Crocetta è tornata invece raggiungibile attraverso la via Crucis alle spalle della chiesa (è stato ripulito il sentiero e completato il muro di sostegno a lato della struttura), ma resta chiuso l’accesso, più agevole, da via Monteprato per lavori di ristrutturazione di una abitazione privata. Ancora da sciogliere il nodo della storica Locanda del Santuario (i cui ambienti sono stati in parte riaperti in questi mesi per accogliere i pellegrini) che ha bisogno di lavori di ristrutturazione per una cifra intorno a un milione e 200 mila euro: “L’unica possibilità è quella di collaborare con un privato per il suo recupero – riprende De Filippi – la ricerca di partner interessati potrà essere avanzata a partire dal 30 novembre quando la Locanda tornerà in pieno possesso di Opere sociali”.

L’edificio è vincolato e non sarà adibito ad altri usi se non quello di ristorazione e alberghiero. La volontà espressa dal presidente mira “a perseguire il recupero del patrimonio del Santuario di Misericordia”, ma sono necessarie risorse ingenti e la collaborazione da parte di tutti gli enti. Non a caso lo stemma di Savona domina sulla facciata della Basilica ricordando il patronato della città sull’ edificio e, assieme al Comune, spetta ad Opere sociali regolamentare la gestione del Santuario e i beni connessi. “L’obiettivo di Opere sociali è restituire una fruibilità completa al complesso del Santuario e questo sarà possibile solo attraverso una completa collaborazione con l’amministrazione comunale e la Curia – sostiene De Filippi – fino ad ora tanto si è parlato ma poco si è realizzato concretamente. È fondamentale infatti creare sinergia con il Comune per accedere a forme di finanziamenti, anche europei, necessari per poter intervenire.

Se non riusciremo nell’intento sarà una sconfitta per l’intera città”. Il recupero del patrimonio custodito nel complesso monumentale del Santuario, che comprende la Basilica, la Locanda, la cappella delle Crocetta, il palazzo delle Azzarie e l’Ospizio dei poveri, ha bisogno di uno “sforzo condiviso” secondo De Filippi, che rientra in un’ottica di sviluppo non solo turistico. Recuperare il complesso del Santuario rientra anche negli interessi e nel programma del sindaco Ilaria Caprioglio e a breve inizieranno una serie di incontri tra il CdA delle Opere sociali e l’amministrazione comunale per mettere sul tavolo idee e progetti al fine di sviluppare l’area. Secondo il presidente De Filippi saranno necessari almeno 3 milioni di euro per restaurare l’intero complesso: “Tutto parte dal sogno, dalla volontà di ridare veramente nuova vita ad un patrimonio storico e artistico di primo livello – conclude – entro fine anno delineeremo un programma di azione: qui si gioca la rinascita non solo del Santuario ma dell’intera città di Savona”.

DEBORA GEIDO da Il Letimbro

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