Scuola

 

 Materie ostiche. Perché?
Matematica e Inglese non vanno proprio giù agli studenti italiani  

Matematica e Inglese non vanno proprio giù agli studenti italiani 
Materie ostiche. Perché?
   

(ANSA) – ROMA, 28 Febbraio “Matematica e Inglese non vanno proprio giù agli studenti italiani, almeno stando ai voti del primo quadrimestre 2009/2010. Nei licei, 3 studenti su 4 hanno almeno un’insufficienza. I dati del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sui risultati degli scrutini del I quadrimestre delle scuole di I e II grado confermano le carenze già segnalate negli scorsi anni, sia dai risultati scolastici, sia dalle rilevazioni internazionali, come quelle dell’OCSE.”.

 Insomma, i nostri studenti (e i loro genitori) sono ancora convinti che palestra e discoteca sono ingredienti fondamentali di maturazione e cultura e che i consigli di classe continuino nel materno buonismo che ho vissuto di persona per un trentennio. E ancora tra le note dell’ANSA ci si accorge (quasi con sorpresa) di una pioggia di 5 in condotta nel primo quadrimestre per gli studenti italiani, secondo i primi dati del ministero dell’Istruzione. Sono 63.525 le insufficienze in condotta; aumentano anche i voti negativi nelle altre materie. I dati riguardano l’80% delle scuole.
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il ministro Gelmini: “Non fa piacere quando a un ragazzo viene assegnata un’insufficienza. Spero che possa essere recuperata nel secondo quadrimestre. Ma una scuola che promuove tutti non fa l’interesse dei ragazzi”. Caro Ministro, il Docente medio non fa che assecondare i suoi punti di vista, come lei asseconda sicuramente i disegni politici ed economici del “caposquadra” dello staff al quale appartiene. Certo che la “cura” del rigore (si fa per dire) è come un farmaco che cura i sintomi, ma la scuola non è diventata, in media, l’indecenza che ognuno di noi vede in “tempo reale” in pochi anni. Sono stati decenni di malgoverno prima con i ministeri democristiani e poi, fatti salvi i benefici effetti dei ministeri Spadolini e Valitutti, di nuovo ripiombata nel caos del “faccio e disfo” con l’alternanza di Ministri con diverse visioni del problema. Con i fumosi meccanismi dei “crediti”, dei giudizi senza voti e, ora, dei voti senza giudizio, comodo strumento per il docente affaticato. In realtà quelle che mancano da sempre sono delle direttive chiare, specie in merito all’oggettività dei criteri di valutazione, rendendo più vincolanti le motivazioni del consiglio di classe in merito al cosiddetto “voto di consiglio”. Che la Matematica sia la “bestia nera” non è una novità. Eppure, è una materia la cui “teoria” la si apprende e comprende nella lezione espositiva: non si studia Matematica sul libro di testo che serve solo come “eserciziario”. Mi stupisce che anche l’Inglese sia diventata una “bestia nera”. Sono cambiati gli studenti o sono cambiati i Docenti? O sono cambiate le esigenze della didattica? O si prendeva con “nonchalance” lo studio della Lingua, visto che l’estate in Inghilterra era persino organizzata negli Istituti? In tempo di vacche magre il soggiorno in Inghilterra è diventato il privilegio di pochi “eletti”. Ma se la “Matematica” accompagna lo studente per tutti gli anni di scuola, della Fisica e delle Scienze della Natura non si parla mai e qui la musica, temo, sia ancora più “ già segnalate negli scorsi anni, sia dai risultati scolastici, sia dalle rilevazioni internazionali, qualcosa non funziona alla base riforma dei Licei è stata compiuta quasi d’ufficio e in gran fretta. Tanto è vero che le iscrizioni sono rimandate a fine marzo e che i moduli mancano a tutt’oggi nelle segreterie delle scuole medie. So solo che nei Licei Classici hanno acquistato maggiore peso le Scienze, ma mi chiedo che Fisica si può svolgere in due ore settimanali? Un’ultima osservazione: Giovanni Gentile ancor oggi lascia il suo indelebile segno. Nei Licei le “cattedre” di Matematica e Fisica appartengono alla stessa classe di concorso.

Eppure … chi meglio di un “addetto ai lavori” sa che un Fisico ha una mentalità

strutturata in modo ben diverso da un Matematico (che pure conosce la Fisica, come un Fisico conosce la Matematica). Mentre i mali della scuola ammalata compiono quasi un secolo, la cura è sempre quella sintomatica del farmaco da banco, ignorando che la vera soluzione del problema è la chirurgia.

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