Savona, zone e edifici da riqualificare.

Savona, zone e edifici da riqualificare. Nulla è cambiato

 Savona, zone e edifici da riqualificare.

Nulla è cambiato

Sono passati ormai 4 anni da quando si è insediata la Giunta Caprioglio, le aspirazioni erano tante, ma le zone e gli edifici abbandonati sono rimasti tali e quali, unica eccezione l’ospedale San Paolo. 


Cerchiamo di fare un elenco: 

L’ex palazzo della Banca d’Italia in piazza Mameli, abbandonato dalla Banca nel 2008 è in vendita a 8 milioni di euro ma nessun acquirente.

Il Palazzo Della Rovere dopo numerose promesse è sempre inutilizzato, il suo stato è peggiorato e il passaggio pedonale che lo attraversava è stato chiuso perché pericoloso.

Scandaloso è lo stato dell’ex complesso San Giacomo, l’associazione “Salviamo il San Giacomo” continua a lanciare appelli ma non si fa nulla. 

L’ex carcere sant’Agostino è chiuso dal 2016 ci sono molte idee per recuperarlo ma nulla di concreto.

L’ex piscina civica del Prolungamento chiusa nel 2016. Chissà mai se riaprirà?

La spiaggia della Margonara, in parte nel comune di Albissola, è in totale degrado ma, almeno per ora, è stata salvata dal cemento da un gruppo di persone agguerrite. 

La centrale elettrica di Lavagnola, dopo numerosi progetti di case popolari, non se n’è fatto ancora nulla.

 

 Nell’ ex Squadra Rialzo delle Ferrovie, acquisite dalla società Binario Blu, è pronto da anni un progetto per costruire palazzi.

Di fronte alla Stazione ci sono gli orti Folconi, la Giunta non è nemmeno riuscita ad aprirci un parcheggio.

A San Michele ci sono i capannoni dell’ex Mottura e Fontana, uno spazio inutilizzato da anni pieno di erbacce e rifiuti.

Nonostante sia pronto il progetto, in via Nizza ci sono ancora i cadenti ex cantieri navali Solimano

Che dire di Villa Zanelli, dovrebbe essere trasformata in museo, ristorante e albergo (tutto in mano ai privati), Toti ha promesso che i lavori sarebbero partiti ma è sembrata più una promessa elettorale che qualcosa di concreto.

Ci sono poi edifici che da anni vengono messi all’asta con continui ribassi in attesa che i soliti noti si accaparrino l’affare: a Legino c’è villa Gavotti

in via Trilussa l’ex palazzo del Provveditorato e in corso Ricci la centrale del latte.

Come se non bastassero tutti questi edifici fatiscenti da poco più di anno si è aggiunta la nuovissima sede dell’Autorità portuale, devastata l’anno scorso da un incendio ancora oggetto di indagini.

Naturalmente l’elenco non è completo ci sono altre zone ed edifici in totale degrado.

Il grosso dilemma è il modo in cui si vuole riqualificare, purtroppo da sempre tutto avviene a favore dei privati e chi vuole specularci può attendere tempi migliori. 

  T.S.

 

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