Savona: sedata sommossa
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Appuntamento con La cerbottana/ |
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Appuntamento con La cerbottana/La Settimana della Cultura teatro di disordini |
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Cari Lettori, avete pensato ad una comparsata? Sorpresa! Sono ancora Hood. Ho lasciato la movida al mio amico George impegnato a contrattare il prezzo del monolocale con vista sul Porto on the rock, per indossare i panni dell’uomo di cultura. Negli ambienti ben informati si mormora che “la cultura fa volare Savona”; messa così sembra un gioco di società al quale non intendo partecipare. Invece io, quando faccio sul serio, sono serio. Però non essendo del luogo mi affido al Local Times per andare sul sicuro. Difatti vado…al Tempio ( sì, ho letto bene, c’è scritto Tempio) della cultura savonese. |
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Stupore! E’ proprio un Tempio, perché del Tempio ha le crepe…che però non sono del tempo. Anzi il Tempio con il tempo ci fa a cazzotti. Anzi no, ci fa a gomitate. Anzi no, ci fa a spallate. Anzi no, ci fa a spigolate. Nell’agorà antistante (piazza Chabrol), per l’occasione aperto al popolo, il popolo, consapevole del suo ruolo, discute animatamente. Uso uno dei miei travestimenti (da cerbottana) per fiondarmi tra la folla, e subito afferro al volo uno, due, tre, quattro, cento, mille…insomma una rosa di “belin”. Non so come si traduce in gaelico questa parola (arcaica?), ma capisco che trattasi di parola volgare, forse impronunciabile. Certamente istigatrice. Perché arriva un centurione vestito da P.R. (che in italiano significa Pubbliche Relazioni, mentre in gaelico si traduce PiRla) e mette sulla bocca dei manifestanti un nastro adesivo sponsorizzato AAA ( in savonese “Aaah, che dolore!”, in inglese moderno Architect Adventure Association, in gaelico “Allafacciavostra” ). Mi sento afflitto e/o trafitto. Fine Prima Parte Segue Seconda Parte Lettori Cari, scusate la pausa, ma ho dovuto riprendere fiato perché mi girano i secoli. Colpa della Luna cartonata della movida, non so. Forse colpa di Savona che non ha le idee chiare circa la collocazione dei Templi. Difatti il Tempio che è la casa di tutti, e in gaelico significa “Pinacoteca Civica”, è brut(t)alizzato dal Tempio “Pro Domo Mea” che significa “lo spigolo del palazzo ex Astor” in qualsiasi lingua. Non è per fare l’Intellettuale, anche se frequento la Settimana della Cultura. Né per fare il Verde, anche se i miei antenati abitavano nella foresta di Sherwood. Né per fare il Comunista, anche se vengo dal passato. Né per fare il Portavoce del Popolo delle Libertà (perdute), proprio perché credo nella libertà (di tutti ). Né per fare il Cattolico, o Anglicano o Buddista, anche se entro nei Templi. Voglio fare il cittadino di Savona, anche se sono un ospite. I’m sorry! Chiedo scusa e perdo il mio abituale self-control. Allora belin, se mi indigno! Mi indigno proprio come un savonese indignato (non dico “incazzato” per non essere scambiato con un Grillo). Mi indigno al cubo. No no, scusate, ritiro al “cubo” che magari alla AAA viene in mente di mettere la latteria dei frappé dentro un cubo di plexiglass. MI IMDIGNO e basta. The End Eh! No! Non finisce qui l’indignazione! per la bruttezza dello spigolo, per la prepotenza dello spigolo, per la tracotanza dello spigolo, per la volgarità dello spigolo, per l’imbecillità dello spigolo, per la demenzialità dello spigolo, per la superficialità dello spigolo del palazzo ex Astor che prevarica, danneggia e squalifica piazza Chabrol e palazzo Gavotti già sede del Municipio nel 1861….un momento! ho detto Municipio? Municipio!….a proposito, quasi quasi invece di lanciare una freccetta lancio un appello. Ma a chi? Magari a un signor LETTORE (in questa città ci sarà pure un Bocconiano che sa leggere), che sicuramente prima delle prossime e/lezioni ( non a Cambridge, proprio a Savona ) riuscirà a trovare una gomma per cancellare lo spigolo della vergogna. Vostro Hood (La cerbottana)
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