San Giacomo ieri e domani

SAN GIACOMO IERI E DOMANI:
per un nuovo rinascimento savonese

SAN GIACOMO IERI E DOMANI:
per un nuovo rinascimento savonese

Si è conclusa Domenica la rassegna “San Giacomo IERI e DOMANI” organizzata da OSTinati e Savona Bella, col patrocinio del Comune e l’appoggio di Unione Industriali e Liceo Artistico Martini.

Gli eventi organizzati hanno portato i cittadini a riavvicinarsi al convento di San Giacomo riscoprendone la gloriosa storia e dando una sbirciatina ai futuri possibili scenari che si realizzeranno, speriamo, in quell’area (che comprende anche Miramare e la zona del Carbonile delle Funivie).


Conferenza alla libreria Ubik

L’obiettivo di chi organizzava era di risvegliare nei cittadini la memoria di quel luogo meraviglioso, con la sua storia, il suo patrimonio artistico culturale e la sua vista privilegiata sulla città e sul mare.

Ridestare le memorie per far si che ogni cittadino possa divenire custode di quest’opera, sentinella pronta a sollecitare l’intervento di chi di dovere per limitare l’indecente incuria che imperversa.

Abbiamo scoperto, ancor prima di cominciare, che non pochi studiosi si erano dedicati al San Giacomo, spesso senza sbandierare troppo i loro successi.

Questo il caso della Professoressa Saggini, esperta di libri antichi, che si è dedicata con successo al ritrovamento, in vecchi e polverosi archivi, dei libri che componevano la biblioteca dei monaci che abitavano il San Giacomo.

Altro caso simile, quello del Tecnico Restauratore Milena Anfosso, ragazza poco più che ventenne che ha creato per la sua tesi di laurea un’approfondita analisi della condizione degli affreschi del convento e tratteggiato un ipotesi di intervento per il loro restauro.

Ovviamente non si è persa l’occasione di coinvolgerle nell’iniziativa, dando spazio al racconto della loro esperienza con i tesori del Convento di San Giacomo.


Conferenza alla Ubik

Abbiamo poi avuto modo di apprezzare l’entusiasmo dei più giovani, trovando negli studenti del Liceo Martini dei validi collaboratori, che si sono occupati di realizzare molto di quanto è stato presentato in questi giorni; peccando di qualunquismo ci saremmo aspettati un gruppo di ragazzi interessati principalmente a far passare il tempo in modo meno faticoso rispetto allo stare in classe, invece ci siamo trovati a disporre di validi collaboratori dotati di una certa dose di entusiasmo e di voglia di partecipare (oltre che di una notevole preparazione tecnica).

Bello è stato scoprire che anche al di fuori dei consueti circoli culturali vi erano  parecchi Savonesi per cui San Giacomo rimaneva un luogo del cuore; pian piano ci siamo resi conto che la storia di San Giacomo va ben al di là di quella raccontata sui libri e si compone anche dei racconti di tante passioni personali. Questo ricorda un po’ quello che accade con le star del cinema, le quali vivono la loro vita di successi ma nel contempo partecipano ai sogni quotidiani di molti di noi, disegnando, come comete, tante scie della loro notorietà.


Mostra in Comune
 Ma la cosa più piacevole è stata la risposta dei cittadini, che si è caratterizzata con una partecipazione attiva, che ha fatto emergere i ricordi e ha spronato molti a contribuire per rendere il tutto ancor più speciale e suggestivo.

L’affluenza di pubblico ha superato ogni nostra aspettativa, la mostra allestita nell’atrio del comune è stata visitata da circa settecento persone, la conferenza in programma per il 18 Marzo presso Ubik (che aveva per tema i tesori del San Giacomo), ha visto la partecipazione di talmente tanto pubblico da riempire non solo lo spazio dove si tengono usualmente questi incontri, ma anche la seconda sala posta al piano superiore e collegata in video conferenza con la prima.

Grande è stato il grado di partecipazione emotiva che tale argomento ha saputo innescare nei cuori dei savonesi; le signore anziane hanno ricordato con noi i bei tempi quando a San Giacomo si andava a fare la gita fuori porta e il pranzo al sacco, qualcuno si è addirittura presentato nell’atrio del comune con una o più foto o incisioni, staccate dalle pareti di casa, che rappresentavano il complesso di San Giacomo.

Da segnalare la persona che ci ha inviato la foto di un articolo del 1865 che testimonia il passaggio di Giuseppe Verdi dal San Giacomo per rendere omaggio alla tomba del Chiabrera.

Quindi la storia di San Giacomo è tutt’altro che scritta, se dentro a così tanti di noi occupa ancora un posto di riguardo; ci auguriamo con questa rassegna di aver contribuito a diffondere ancora di più l’amore per il San Giacomo e la speranza di poterlo vedere di nuovo splendere per il piacere e il lustro di Savona.

Ci ha fatto molto piacere ricevere pubblicamente, durante il convegno conclusivo, il plauso delle realtà che hanno partecipato all’evento; in particolare incassare l’attestato di stima dell’Unione Industriali, che ha riconosciuto la bontà del modo di pensare la città che si propone da tempo, ovvero una visione sistemica e strategica che si muova sulla base di una pianificazione delle aree urbane piuttosto che sulla realizzazione di singole opere, per quanto notevoli.

Insomma se son rose fioriranno, di sicuro per San Giacomo il tempo stringe e le dichiarazioni di intenti dovranno presto trasformarsi in atti concreti, pena la perdita definitiva dei suoi tesori e della sua storia.

Durante la giornata di convegno ho avuto anche il piacere di confrontarmi con due esponenti dell’Ordine degli Architetti di Savona; alla fine della nostra conversazione siamo giunti alla conclusione che potrebbe essere opportuno ragionare e mettere per iscritto i criteri che dovrebbero guidare uno sviluppo strategico e coscienzioso del nostro territorio dal punto di vista architettonico ed urbanistico. Anche questo scenario aprirebbe un cantiere molto stimolante, di cui la nostra povera Savona avrebbe davvero tanto bisogno.

Ovviamente come OSTinati si rimarrà sul pezzo e a questa iniziativa ne seguirà un altra ancor più ricca, si spera, in autunno.

Dottor.andrea.guido@gmail.com

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