Saltimbanco nazionale

Fuochi d’artificio

Breve retrospettiva settimanale sulle ultime del saltimbanco nazionale

Fuochi d’artificio

Breve retrospettiva settimanale sulle ultime del saltimbanco nazionale

Siamo in dirittura d’arrivo, tra poco non ci saranno più scuse da accampare per Silvio B., che dopo la faccenda delle competenze territoriali potrebbe inventare solamente una barzelletta delle sue. Se prima del Ruby Gate le critiche nei suoi confronti fioccavano ora l’assetto giornalistico assume i caratteri di un “fuoco a volontà” comunque non biasimabile.

Spuntano testimoni da ogni angolo, la crepa sulla parete di contenimento della diga si è trasformata in breccia ed ora le acque del Bunga-Bunga travolgono gli ambienti della politica Silviesca come una piena insostenibile.

La figlia Marina poi, peggiora la situazione esprimendo il proprio “orrore” per le parole pronunciate da Roberto Saviano dopo la laurea Honoris Causa in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova, che lo scrittore ha dedicato ai magistrati milanesi.

 L’autore ha replicato dicendo di non rinnegare i principi che lo hanno portato al successo con Gomorra (edito Mondadori, chi ha orecchi per intendere…). La parodia continua con il vittimismo e le pubbliche lamentele nei confronti dei “magistrati cattivi” che a tutti i costi desiderano infangare il Premier, in fuga dai processi come Beep Beep da Willy Coyote.

Bossi consiglia al collega Silvio di riposare, e come dargli torto, dopo la tempesta Ruby – Minetti – Macrì – Michel? Hai ragione Umberto, una vacanza al lago non guasterebbe. Pare retorico dire che non esiste più vergogna ma una volta tanto vale la pena di lasciarsi andare a questo piccolo luogo comune. Più evidente di così si muore.

                 Davide Frumento

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