ROSETO DEI PAPI: COLTIVIAMO UN SOGNO

ROSETO DEI PAPI:

COLTIVIAMO UN SOGNO
Dall’11 luglio votate il progetto

dall’ 11 luglio cliccate sul logo per votare

ROSETO DEI PAPI: COLTIVIAMO UN SOGNO

E’ passato quasi un anno ormai da quando un gruppo di cittadini volenterosi ha cominciato l’opera di recupero di una porzione degl’Orti Folconi; un area di Savona molto vicino alla stazione dei treni e al centro cittadino, un tempo campagna coltivata, ora luogo deserto e abbandonato. Su tale area si pensa ormai da anni di edificarvi un gruppo di edifici, possibilità mai decollata a causa dello scarso interesse dei costruttori locali; la proposta più recente di “riqualificazione”, inserita nell’ultimo PUMT, prevederebbe di realizzarvi un parcheggio (in attesa che qualcuno si faccia avanti per costruirvi questi benedetti palazzi).

Di fatto il degrado si è rivelato ad oggi il grande vincitore di questa “sfida”, sfruttando l’incertezza della politica e dell’imprenditoria ha preso possesso di quest’area, che ora si presenta cosparsa di rifiuti ed erbaccia, pericolosa e del tutto inagibile; un pessimo biglietto da visita per una città come Savona che sta cercando di rifarsi il trucco per diventare un’accettabile meta turistica.

Un gruppo di cittadini ha quindi deciso di forzare questa immobilità, impegnandosi a realizzare un intervento basato sulla partecipazione diretta ed attiva dei Savonesi, cercando così di bypassare  i cavilli istituzionali che legano i polsi della politica e dell’impresa. Un cantiere sociale finalizzato da una parte al recupero di una zona degradata, dall’altra a promuovere un assunzione di responsabilità da parte dei cittadini rispetto alla gestione del territorio su cui vivono come comunità.

L’area su cui si svolge l’intervento è quella del ex vivai Scotto, in via Lichene, la prima traversa di Corso Ricci (parallela a via Don Minzoni) dopo la vecchia caserma dei carabinieri.

Il progetto si prefissa di realizzare in loco un roseto utilizzando in modo esclusivo la partecipazione dei cittadini Savonesi; un roseto rinascimentale composto solo di varietà di rose presenti in quel periodo storico e che segua i canoni estetici in voga nel 500 (ad esempio la sezione aurea). La pianta del roseto riprenderà lo stemma della famiglia savonese più illustre di quel periodo: i Della Rovere.


Il gruppo dei volontari si è andato di mese in mese ampliando, ad oggi al nucleo di partenza si sono aggregati diversi cittadini e sono state create sinergie con alcune realtà associative vicine alle tematiche specifiche del progetto; affinità non solo rispetto ai fini botanici dell’opera, ma soprattuto a quelli sociali di promozione di una visione di cittadinanza maggiormente responsabile quindi partecipativa.

La prima associazione ad aderire al progetto è stata la GASSA (Gruppo di Acquisto Solidale di Savona), partecipando con un contributo di manodopera ed economico; più recentemente si è creata una collaborazione con la Banca del Tempo di Savona, che ha dato l’opportunità ai suoi iscritti di partecipare al progetto offrendo loro la possibilità di scambiare le ore passate al roseto con altre prestazioni offerte dagli iscritti della associazione.

Per chiarire la Banca del Tempo funziona in questo modo: mappa le competenze dei suoi soci, capendo quindi che servizi un certo iscritto può offrire agl’altri, dopo di che mette in contatto l’offerta, la competenza del socio, con la richiesta, ovvero la necessità di un altro dei soci; ogni socio che presta l’opera ne fissa il prezzo, ovvero cosa vuole dall’altro socio in cambio della sua prestazione. Gli scambi avvengono sempre tra opere, ad esempio un massaggio da parte di un operatore esperto in cambio di aiuto a tinteggiare casa, una consulenza legale per un aiuto nel coltivare l’orto etc.

Coloro che vengono al roseto, nello specifico, accumulano uno o più gettoni ora che possono poi spendere all’interno del circolo di scambio della banca per usufruire delle prestazioni offerte da qualche altre iscritto al circuito senza dover dare una loro prestazione in cambio.

Sono inoltre in fase di definizione le collaborazioni con il Garden Club cittadino e con i gruppi Scout.

In questa immagine potete vedere come si presentava l’area quando sono partiti i lavori, un intrigo di rovi, strutture fatiscenti e rumenta.


L’immagine seguente mostra invece come si presenta oggi, dopo che le erbacce sono state tagliate, le strutture abbattute e buona parte dell’immondizia rimossa; al centro si possono vedere i resti della soletta in cemento che faceva da basamento a una delle serre abbattute.

Infine la grafica di come si presenterà, si spera, il tutto a lavoro ultimato.


Il lavoro svolto è stato già parecchio, ma ancora molto c’è fare.

Ci preme comunque sottolineare che il progetto ha la principale funzione di stimolare la partecipazione dei cittadini, piuttosto che la mera realizzazione di un area verde; quindi  il crescente interesse dei savonesi e delle associazioni per il roseto rappresenta per noi il risultato più interessante.

Il progetto del Roseto dei Papi parteciperà al bando “Insieme per il nostro quartiere 2014” indetto dai Brico Center, che mette in palio 1000 euro di materiale per progetti\intervento di cittadini e associazioni finalizzati alla riqualifica di aree urbane abbandonate o degradate.

Vi chiediamo quindi di votare il progetto, a partire dall’undici Luglio, cliccando sul logo del bando che trovate all’inizio di questo articolo; il link vi porterà nella home page di Brico, da li dovrete selezionare la pagina del progetto e votare (non è necessaria alcuna registrazione)

In conclusione invito tutti a partecipare al nostro progetto:

– venendo di persona al roseto, con abiti da campagna e guanti, tutti i sabato dalle 9 30 alle 12 30 e i giovedì dalle 18 alle 20;

 

– oppure contattandoci alla mail: roseto.ortifolconi@gmail.com

 

I lavori al roseto verranno probabilmente interrotti per la pausa estiva l’ultima settimana di luglio e tutto il mese di agosto; comunque non siamo ancora sicuri di quando partiremo con le ferie, quindi contattateci senza problemi.

COLTIVIAMO UN SOGNO

dottor.andrea.guido@gmail.com

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