Riflessioni sulle prossime elezioni comunali di Savona

RIFLESSIONI SULLE PROSSIME

ELEZIONI COMUNALI DI SAVONA

 
RIFLESSIONI SULLE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI DI SAVONA
Savona più che di una discontinuità
ha bisogno di un “contratto morale”

A Savona esiste il problema della totale mancanza di una leadership sia nel centrosinistra, ma soprattutto nel centrodestra e, a mio modesto parere, il fatto diventerà più evidente nei prossimi mesi quando avrà inizio la campagna elettorale per eleggere il nuovo Sindaco di Savona, un problema endemico di Savona che purtroppo resta all’ordine del giorno.

A Savona il centrodestra ha generato un ceto politico che praticamente non esiste e ha inciso quasi nulla in quel poco tempo che ha governato Savona, nonostante molti di essi provengano dall’antica Democrazia Cristiana composta da tantissime persone rispettabili e politicamente preparate.


Il centrosinistra a guida PD, oggi dà di sé un’immagine incerta e confusa, il suo elettorato ha difficoltà a capire dove stanno andando, per cui il PD necessità di un grande cambiamento. Non possono continuare a farsi del male da soli per l’incapacità di programmare, per Savona, un futuro di sviluppo sia economico che sociale.

Attualmente il PD dimostra di non avere una classe dirigente in grado di pensare all’interesse generale dei Savonesi e di dare a Savona una prospettiva che sia credibile, fattibile ed attuabile. Questa è una responsabilità enorme che pesa sul Partito Democratico, amministratore di questa città da sempre.


 Non si percepisce una discussione al loro interno che affronti questi nodi, oltre al triste spettacolo che stanno offrendo ultimamente per le loro misere beghe interne di basso profilo sia intellettuale che politico.

La problematica di Savona è una questione altamente politica e nessun partito è all’altezza di un grande progetto politico, si continua a vivere di rendita e di consorterie del passato, il centrodestra e il centro sinistra sono poco più di una combinazione di aggregazioni elettorali per vincere.

Se entrambi non sono in grado di stabilire un nuovo rapporto con la gente, i programmi, anche se elaborati da una partecipazione collettiva, immancabilmente resteranno inapplicati.

Ormai la gente è convinta che i partiti si siano trasformati in un assemblaggio di cordate elettoralmente alleate esclusivamente per conquistare cariche elettive e al puro consolidamento del potere. Per questo emerge tutto il rancore e l’avversione verso i partiti e il rifiuto di andare a votare, che consegna la rappresentanza ai notabili e ai politicanti di turno.


 Il riformismo moderno si prefigge un compito molto vasto proprio perché non si rivolge solo a una parte, ma deve immancabilmente rivolgersi all’intera società, non solo a parole, ma con azioni e fatti concreti che siano in grado di mettere concretamente in relazione le ragioni e gli interessi di tutta la società difendendo l’autonomia, la libertà individuale e la dignità delle persone, alienando spinte dissolutive. Questo è il riformismo che la gente si aspetta di vedere instaurato in Italia.

Oggi invece assistiamo inermi l’imperare dell’idea balzana di sostituire i militanti di partito con il partito degli elettori, è vero che gli elettori contano, perché votare significa decidere, ma purtroppo gli elettori da soli non bastano per costruire progetti di partecipazione collettiva o prendere decisioni che riguardano il futuro comune sia nazionale che locale.

Ho fatto questa lunga premessa molto articolata per arrivare a disquisire sulla convulsa situazione politica di Savona.

Centrosinistra e centrodestra saranno in grado a Savona di raccogliere la sfida del Movimento 5 Stelle?

Giocheranno in difesa nella convinzione che questa sia la tattica migliore per non consegnare ai Grillini la città di Savona?

Se il PD e il PDL continueranno a dare prova di indecisionismo nelle scelte dei contenuti e nell’individuazione di candidati a Sindaco credibili allora è facile prevedere un’affermazione del M5S.

Oggi a Savona è palpabile e sotto gli occhi di tutti una comunità frustata, disillusa e molto arrabbiata con la classe politica locale che si è arroccata al mantenimento del solo potere condizionando le scelte per lo sviluppo economico- sociale della città. I savonesi probabilmente si rivolgeranno a chi promette la rottura degli attuali sistemi di potere consolidati che, oltre ai propri beceri interessi, hanno fatto ben poco per Savona se non quello di averci portato ad un declino lento e inarrestabile.

Chissà se il centro sinistra e il centro destra si attrezzeranno per vincere questa sfida che è appena iniziata?

Non mancherà il tempo e il modo per ritornare a discutere su questi temi che ci interessano tutti da vicino e, quando sapremo chi sono i vari candidati, per analizzare le loro idee e i progetti futuri.

CI sono tutti i presupposti per stringere con i cittadini un “contratto morale“ in vista delle prossime elezioni comunali di Savona.

P.A. PERINO

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