Riflessioni sulla giustizia

Riflessioni sulla giustizia
Il caso Strauss Khan
Le carriere del giudice e del Pm
E tre interrogativi da brivido!

Riflessioni sulla giustizia

 
Il caso Strauss Khan
Le carriere del giudice e del Pm
E tre interrogativi da brivido!
Strauss Khan, imputato di violenza sessuale in danno di una dipendente dell’Hotel Sofitel, era stato arrestato a metà maggio 2011.  

 

Il suo arresto avvenuto mentre egli stava per lasciare il suolo degli Stati Uniti era stato dapprima convalidato e poi tramutato in arresti domiciliari a seguito di un’udienza innanzi al Grand Jury, una giuria popolare che svolge i compiti consimili a quelli del nostro GIP.

L’accusa, nel distretto della città di New York (similmente a quel che accade in vari altri stati), retta da un ufficio che risponde al popolo di New York.

 Le carriere di giudice e di pubblico ministero negli Stati Uniti non sono solo separate, quasi fossero due percorsi distinti all’interno della giurisdizione: sono due cose del tutto diverse, avulse l’una dall’altra. 

A capo di questo ufficio c’ il District Attorney, vale a dire il procuratore della citt. Si tratta di una carica elettiva: attualmente ricoperta dal dott. Cyrus Vance, di cui si sa che democratico (figlio del Vance segretario di Stato sotto Jimmy Carte dal 1976 al 1980) anno di elezione (2009) e fonti di finanziamento delle relativa campagna elettorale. Tra i finanziatori ci sono molti avvocati facoltosi di New York. 

Vance succeduto al dott. Morgentau, il quale ha retto l’ufficio della pubblica accusa per 35 anni, dopo essere stato rieletto a ripetizione ed andato in pensione appunto nel 2009, all’et di ben 89 anni (!).

 Ebbene: l’ufficio del pubblico ministero risponde solo alle necessità di consenso popolare del titolare che deve concorrere per essere rieletto. Di qui – evidentemente – la sollecitudine dell’arresto di Strauss Khan, la cui convalida non stata rimessa a un giudice tecnicamente preparato, ma a una giuria popolare che non solo ha convalidato l’arresto (e tramutato la misura cautelare in arresti domiciliari contro una cauzione di 1 milione di dollari), lo ha anche rinviato a giudizio. 

E’ stato solo in un secondo momento che l’ufficio del dott. Vance ha cominciato a ‘preparare il suo caso‘ per la verifica dibattimentale. Ed qui che i vari altri addetti all’ufficio (quelli che da noi sarebbero i sostituti) hanno cominciato a capire che gli elementi dell’accusa erano insufficienti. 

Peraltro, gli elementi che hanno indotto Vance a ritenere di non poter ulteriormente insistere sulle esigenze cautelari sono tutte legate alla credibilità della teste e vittima e non già sugli elementi oggettivi raccolti (perizie medico legali e testimonianze di altre cameriere). E’ stata la valutazione discrezionale del Vance che ha ritenuto troppo rischioso per la sua carriera procedere su un caso in cui la pretesa vittima avrebbe potuto rivelarsi poco credibile. 

E’ qui che la difesa ha chiesto al giudice monocratico – che, si ripete, non ha niente a che fare con i pubblici ministeri e che stava svolgendo gli atti introduttivi del dibattimento innanzi alla giuria popolare – di revocare la misura cautelare. Il giudice ha chiesto il parere della pubblica accusa e il parere (favorevole) stato reso in udienza. 

La difesa ha altresi chiesto alla pubblica accusa di rinunziare all’azione penale. Ma l’ufficio del pubblico ministero non ha acconsentito e quindi a Strauss Kahn non stato restituito il passaporto. 

I commenti dei giornali di New York sono tutti centrati sulle previsioni se Vance sarà rieletto dopo questo fiasco non già sul se Strauss Kahn sia effettivamente innocente o no. 

Ecco che cosa può succedere quando si hanno:

1) azione penale facoltativa;

2) carriere separate;

3) pubblico ministero elettivo e comunque dipendente dall’istanza politica elettiva.

Da brividi, no?

 Marco Cerase 

10 luglio 2011 

 

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