Registro tumori: terza (vergognosa) puntata

Registro tumori:
terza (vergognosa) puntata

Registro tumori:

terza (vergognosa) puntata

 La pietosa, faticosa, interminabile e assurda vicenda relativa alla richiesta di inserire anche la nostra provincia nel registro tumori, per avere statistiche aggiornate e dati utili per prevenzione, diagnosi e cura, nell’ineffabile interpretazione dell’amministrazione di Savona, continua.

Riassunto delle puntate precedenti, come già espresso su queste pagine.

A novembre dello scorso anno, prendendo lo spunto (attenzione: lo spunto e niente più!) da dati preoccupanti che circolavano sui media, ma anche riferendoci a situazioni pregresse e allarmi epidemiologici delle nostre zone, soprattutto in relazione a passate e presenti fonti di inquinamento, abbiamo presentato una prima volta una mozione per impegnare, tramite il voto del Consiglio, il Sindaco e la Giunta ad attivarsi presso la ASL per sollecitare il registro. La classica mozione di intenti e di buona volontà, che pensavamo auspicabilmente bipartisan.

Bocciata dalla maggioranza.  Sorpresi, ci siamo detti: forse l’impegno a farsi promotori e capofila di una conferenza di sindaci in proposito, appare troppo forte e stringente.  Ripresentiamo a distanza di un paio di mesi, con impegni più generici.

Nuovamente bocciata, con scarsità di spiegazioni. Ci veniva richiesto di ritirarla, assicurando impegni della amministrazione in tal senso, di concerto con le ASL, e una Commissione in proposito, di cui faticavamo a comprendere l’utilità.  Altre chiacchiere, perché?

Se c’era l’impegno e si riconosceva l’importanza del tema, perché non approvare anche la mozione, allora? Cosa avrebbe potuto aggiungere, in alternativa, il “contentino” della Commissione dedicata, con costi inutili correlati? Mistero insondabile.

Fino a martedì scorso. In tale data viene convocata la Commissione Terza con audizione del dott. Marco Benasso, direttore della struttura complessa oncologica savonese dell’ASL 2.


Il Dottor Marco Benasso

Presiede alla seduta la Sindaco, in contemporanea con la presenza del sanitario, costretto poi ad allontanarsi per altro impegno. Anche lei se ne va subito dopo e non partecipa al dibattito.

In sostanza dal dott. Benasso apprendiamo l’importanza del registro tumori per gli studi epidemiologici, la volontà di procedere in tal senso, la necessità, ma anche la difficoltà, di reperire risorse di personale dedicate.  E, dulcis in fundo, il ruolo primario della regione, ma anche l’importanza che può avere l’attivarsi della politica comunale. Ossia, proprio quello che sottolineavamo e chiedevamo nella nostra mozione, confermato dalle parole di un dirigente sanitario.

Da chiedersi dunque perché non sia stata approvata come appariva ovvio e scontato che fosse?

Eh, no.  Perché a quel punto, sollecitato dalla Sindaco, come si evince dalla trascrizione del dialogo registrato, il dott. Benasso sottolinea che le fonti Eurostat sull’incidenza tumorale nel 2012, che vedrebbero la Liguria con un triste primato negativo, non sarebbero del tutto attendibili in quanto non depurate dal dato dell’anzianità media elevata della popolazione.

Poiché quella ricerca era citata nella premessa della nostra mozione, come informazione tra le tante, semplicemente perché era su tutti i media quando l’abbiamo presentata, ecco che magicamente si trova a posteriori la scusa per bocciarla, ribadita sia dalla Sindaco sia dal capogruppo di maggioranza Martino: l’abbiamo bocciata perché la premessa era errata.

Una totale novità, appresa solo ora e mai citata nelle due occasioni di voto e dibattito in Consiglio. Della serie, te la boccio: non so ancora perché, ma lo scoprirò dopo e te lo spiegherò.

Con un curioso effetto “serpente che si morde la coda”: il dott. Benasso ritiene che quei dati Eurostat non siano attendibili, e che gli unici dati veramente attendibili verrebbero da un registro tumori. Ma noi proprio quello chiediamo nella mozione. Insomma siamo al paradosso che una richiesta legittima e che se ottemperata fornirebbe dati attendibili, viene bocciata perché i dati citati come informazione in premessa e appunto in assenza di essa, non sono attendibili. Fantastico. Vi viene mal di testa? Benvenuti nel magico mondo della logica del centrodestra. A posteriori. 

La commissione

 Alcune considerazioni sparse, che in parte abbiamo espresso anche in Commissione.

– La premessa non è parte integrante della mozione, è descrizione, spiegazione, motivazione, quello che si boccia o si approva è la richiesta. Un conto se si citasse un dato palesemente falso o inventato, quello sì potrebbe inficiare il senso stesso della richiesta, ma disquisire su quanto un dato ripreso dai media sia attendibile, statistico o accurato, appare, come dire, capzioso. Non a caso quando durante il dibattito in Commissione qualcuno usava il termine dati falsi, il primario correggeva appunto con non totalmente attendibili. Che è ben altra cosa. Per fare un esempio, supponiamo che si citi un fatto di cronaca relativo a un furto in appartamento, per sollecitare azioni a tutela della sicurezza dei cittadini. E che questa richiesta venga bocciata, perché nella citazione si parla di furto di gioielli, come riportato dai giornali, mentre in realtà si è appreso dopo che era stato rubato solo qualche spicciolo, e che i gioielli erano un tentativo di frodare l’assicurazione. Questo inficerebbe forse la richiesta di maggior sicurezza e il dato allarmante e incontestabile dei furti in appartamento?  O non apparirebbe piuttosto una scusa per bocciare e non darla vinta alla minoranza? E vale per qualsiasi altro tipo di premessa sulla quale si può cavillare a piacere.

– anche per le mozioni esistono gli emendamenti. Se si riconosceva, come detto in più circostanze urbi et orbi, l’importanza del tema della salute pubblica, dato che la mozione con quella premessa è stata presentata non una, ma due volte in Consiglio, perché non proporre un emendamento? Perché non sollevare, quanto meno, obiezione in quella sede, dimostrare comunque la volontà di approvare, cosa che sarebbe stata una vittoria per tutti?

– la questione della attendibilità o meno del dato in premessa andrebbe appurata. A un primo approfondimento, parrebbe che i dati Eurostat siano di norma standardizzati, ossia sottoposti a trattamento statistico che depura il dato grezzo da alcuni elementi fuorvianti, o che sia comunque possibile ottenerli così rielaborati e disaggregati.

http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Causes_of_death_statistics/it

– In Commissione si è assistito alla proposta, provocatoria o meno che fosse, di parte della minoranza, che ci sollecitava a ripresentare il documento con le correzioni richieste dalla maggioranza, per vedere se stavolta ce lo approvavano. Per parte nostra, abbiamo espresso disponibilità totale alla maggioranza: presentate voi un documento come vi pare, con le premesse che volete, e noi ve lo votiamo. Purché si arrivi a un risultato.

http://www.ivg.it/2017/03/registro-tumori-savona-sindaco-caprioglio-serve-proposta-fatta-bene/

 Se davvero serviva, come afferma la Sindaco Caprioglio, una proposta “fatta bene”, cosa si deve aspettare a farla? Due consigli, una commissione conclusasi senza documenti approvati… cosa aspetta ancora, la maggioranza, a muoversi in proprio, una udienza con benedizione papale?

Perché si tratta di un problema troppo importante per farne teatrino di strumentalizzazione, e non era certo questo il nostro intento.  Strumentalizzazione sarebbe stata, ovvio, se ci fossero state fatte critiche mirate e noi le avessimo rifiutate, chiedendo di approvare il nostro testo o niente. Ma così non è stato, nessuna proposta od osservazione, solo un muro inspiegabile.

A dispetto di questi assurdi appigli a posteriori.

Il che è veramente dimostrazione di pochezza, di scarso spessore di questa amministrazione.

Ma potrebbe essere ben peggio. Potrebbe essere spiegabile, ahimè.

Ricordate, gli sbuffi quando si parlava di inquinamento, citati l’altra volta nel mio articolo?

 
Il consigliere Versace e la Sindaca Caprioglio

Ecco, una frase del presidente di Commissione, il dott. Versace, mi ha raggelato.  Da sperare di aver capito male. Ma l’audio non mente.

Io penso che se avessimo avuto il registro tumori avremmo più posti di lavoro a Savona, meno licenziamenti e meno chiusure di aziende.

Altrettanto raggelante la Sindaco che, vigorosamente, annuiva a questa affermazione.

Da fare il paio con quel consigliere della passata amministrazione che durante un incontro con i lavoratori Tirreno Power arrivò ad affermare: io, fra salute e lavoro, non so cosa sceglierei.

Insomma, come dire: meglio che tacciano. Perché quando aprono bocca, tolgono ogni dubbio su come la pensino veramente.

A questo punto, scusate, ma preferisco illudermi che si tratti solo di gioco politico per boicottare le minoranze, specie i 5 stelle.  Perché le altre ipotesi sarebbero ben più tremende e desolanti, e sfiducianti per tutti.

    Milena Debenedetti  Consigliera del Movimento 5 stelle

 

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