Referendum del 17 aprile sulle “trivelle”

 
REFERENDUM DEL 17 APRILE SULLE “TRIVELLE” PERCHE’ BISOGNA VOTARE SI’
Effetti dell’utilizzo dei combustibili fossili
IPCC, il nuovo rapporto sul clima globale

 
REFERENDUM DEL 17 APRILE SULLE “TRIVELLE”
PERCHE’ BISOGNA VOTARE SI’ 

 E’ disponibile nel sito dell’IPCC (Intergovernmental Panel (= campione statistico rappresentativo) on Climate Change) – il rapporto sui cambiamenti climatici globali. La prima parte tratta del “Climate Change 2013”.


Il rapporto aggiorna il precedente lavoro del 2007 e si avvale del contributo di 809 persone tra autori e coautori provenienti da 39 diversi Paesi. Di seguito i passaggi più significativi che si trovano all’interno del documento di sintesi dedicato ai Policymakers (operatori politici) … (quando i valori esposti sono considerati variabili è perché risultano da scenari diversi che sono stati ipotizzati).

Principali dati osservati

  1.      Il riscaldamento globale è considerato “inequivocabile” e molti cambiamenti osservati dal 1950 ad oggi non hanno precedenti in decine di migliaia di anni.
  2.       Nell’emisfero nord il trentennio 1983-2012 è stato probabilmente il più caldo degli ultimi 1400 anni.
  3.       La temperatura media globale (terre emerse + oceani) è aumentata di 0.85°C nel periodo 1880-2012.
  4.      Tra il 950 e il 1250 alcune aree continentali del globo hanno sperimentato anomalie di temperatura simili alle attuali (attendibilità alta), tuttavia il riscaldamento osservato all’epoca non aveva un’estensione omogenea come l’attuale.
  5.      Le precipitazioni dal 1901 hanno subito un incremento alle medie latitudini dell’emisfero nord.
  6.       Nel periodo 1971-2010 la temperatura media degli oceani è aumentata, nei primi 75 metri, di 0.11°C per decade.
  7.     Tra il 1993 e il 2009 è molto probabile che i ghiacciai inlandis abbiano perso, mediamente, 275 giga tonnellate di ghiaccio all’anno (100 Gt contribuiscono ad un innalzamento del livello medio del mare di circa 0.28 mm).
  8.     Tra il 1979 e il 2012 la superficie media della banchisa artica si è ridotta tra il 3.5 e il 4.1% per decade, nei mesi estivi la riduzione decadale oscilla tra il 9.4 e il 13.6%.
  9.        La percentuale media di CO2 in atmosfera è passata dai circa 310 ppm degli anni ’50 del secolo scorso ai circa 390 ppm attuali.
  10.     L’estensione delpack antartico ha registrato un incremento compreso tra l’1.2 e l’1.8% per decade.
  11.     La copertura nevosa nell’emisfero nord è diminuita del 1.6% per decade tra marzo e aprile e del 11.7% per decade nel mese di giugno.
  12.     Il livello medio degli oceanitra il 1901 e il 2010 è aumentato di 0.19 m.
  13.     Leconcentrazioni di anidride carbonica, metano e ossidi di azoto (CO2, CH4, N2O) sono aumentate su livelli mai osservati nei precedenti 800.000 anni (391 ppm, e 324 ppm).
  14.     L’aumento medio di CO2, CH4, N2O e vapore acqueo (+ CFC) osservato nell’ultimo secolo non ha precedenti negli ultimi 22.000 anni.

Scenari futuri


 1.    Temperature: è probabile che la temperatura globale entro la fine del 21° secolo aumenti di oltre 1.5°C rispetto alla media 1850-1900. Tra il 2016 e il 2035, in assenza di forte attività vulcanica e di cambiamenti secolari dell’attività solare, l’aumento della temperatura rispetto al periodo 1986-2005 oscillerà tra 0.3 e 0.7°C. Tra il 2081 e il 2100 è probabile che l’aumento, rispetto alla media 1986-2005, oscilli tra gli 0.3 e gli 1.7°C dello scenario migliore e i 2.6 e i 4.8°C dello scenario peggiore.

 2.    Precipitazioni: il cambiamento del ciclo dell’acqua nel 21° secolo non sarà uniforme; aumenterà il contrasto tra le aree molto piovose e le aree molto secche.

 3.    Temperatura oceani: l’aumento della temperatura degli oceani continuerà ad aumentare nel 21° secolo ed il calore interesserà anche gli strati profondi provocando cambiamenti nella circolazione oceanica. Il riscaldamento dei primi 100 metri di oceano dovrebbe oscillare tra gli 0.6°C e i 2.0°C, mentre a 1000 metri tra 0.3°C e 0.6°C.

 4.    Criosfera: entro la fine del secolo la riduzione della banchisa artica nel mese di settembre dovrebbe raggiungere il 43% secondo uno scenario e il 94% secondo un altro. E’ probabile che il Mare Artico sia libero dai ghiacci nel mese di Settembre entro la metà del secolo. Il volume globale dei ghiacci dovrebbe ridursi, entro la fine del secolo, tra il 15 e il 55% per uno scenario e tra il 35 e l’85% per un altro scenario.

 5.    Livello degli oceani: il livello del mare continuerà ad aumentare durante il 21° secolo ed è molto probabile che superi l’incremento osservato nel 1971-2010. Per il periodo 2081-2100 è probabile che l’aumento, rispetto al livello medio 1986-2005, oscilli tra i 26-55 cm e i 45-82 cm.

Prendendo in esame anche solo quest’ultimo elemento, esso significa che una superficie enorme di coste a bassa o bassissima pendenza sarà invasa dal mare, potranno essere non più abitabili intere città come Venezia o New Orleans o infinite altre, la riviera romagnola si ridurrà di molto, saranno allagate migliaia di kmq del delta del Gange, o del Mekong o del Rio delle Amazzoni o anche solo del Po; le acque delle aste terminali dei fiumi che sfociano in mare diverranno salmastre e salmastre diverranno, per ingressione del cuneo salino, le falde idriche delle piane ad essi collegate e nelle quali pescano i pozzi per l’approvvigionamento idropotabile; e così via.

Il governo Renzi, il PD, le sue rappresentanze periferiche, la maggior parte delle amministrazioni locali da esso gestite, in stretto accordo con ENI, ENEL e multinazionali di carbone e petrolio, ignorano volutamente gli allarmi lanciati dalla gran parte degli scienziati che studiano le mutazioni climatiche ed ambientali a seguito dell’utilizzo indiscriminato dei combustibili fossili.

Un SI’ al referendum del prossimo 17 aprile può essere un primo passo per una decisa inversione di rotta.

Mimmo Filippi

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