Racconto

LA VITA E’ BELLA
Oggi ho finalmente voglia di ricominciare a scrivere…
e parto proprio da qui, da questo capitolo “La vita è bella”…

LA VITA E’ BELLA

Oggi ho finalmente voglia di ricominciare a scrivere…e parto proprio da qui, da questo capitolo “La vita è bella”…

Consiglio per i lettori romantici, lasciate perdere…chiudete il libro e fatevi una passeggiata in riva al mare…se è un tiepido autunno sarà strepitoso…

Benché io oggi abbia voglia di scrivere so benissimo che la molla di prendere la penna è la stessa che faceva definire il nostro defunto Cossiga “un picconatore”.

L’onda del cinismo è così alta in me che convoglio le energie in qualcosa di creativo…magari anche positivo…l’auto ironia, se fatta bene, porta a qualche risata, amara, è vero, ma pur sempre risata…meglio di asciugare lacrime consumando in clinex l’ultimo polmone verde del pianeta.

La vita è bella; dunque partivo da lì…tanto per recuperare il filo di queste pagine scritte a vanvera e lette chissà come..potreste leggerle anche voi a vanvera…leggendo tra le righe qua e là e, se siete dei mistici esoterici, magari trovare la risposta giusta proprio per il vostro stato d’animo o la risoluzione del vostro problema.

La vita è bella…lo ripeto tanto così mi posso auto ipnotizzare e magari convincere anche voi (avete letto Il cielo ti cerca di Bach? Fatelo così capirete cosa voglio dire).

La vita è bella, beh, a questo punto un bel punto esclamativo lo metterei…se no che vita bella è? Rimane uno slogan poco convincente…

La vita è bella!

Uno basta? Meglio abbondare…

La vita è bella!!!

Ecco si, mi pare possa andare.

Dunque dopo questa premessa possiamo dare inizio a questo capitolo i cui contenuti si sono già un po’ persi nella mia…mente.

Ecco vedete, a furia di pronunciarla, osp, scriverla, il cinismo si è già un po’ spento e questo mi spiace un poco…da cinica sono più ironica e divertente…almeno questo è quel che penso io, quel che penserete voi è un’altra cosa, un altro paio di maniche…

La vita è bella!!!

Se a pronunciare questa frase sono stati Benigni e Madre Teresa vorrà proprio dire che è così…

 

Io facevo un po’ di fatica a crederlo, ma devo confessarvi che in quest’ultimo periodo di misticismo in cui i santi e le madonne sono spesso evocati non solo nei miei pensieri; in cui le orazioni per loro escono con foga dalle mie labbra, insomma in questo periodo in salita (notare l’ottimismo: non ho usato “periodo di merda”) sto incominciando ad avvicinarmi anch’io a questa filosofia…

La vita è bella…Passi per Benigni che ha dovuto reclamizzare un film e, in fin dei conti, mantenersi a suon di centinaia di migliaia di euro ma comunque, cifre a parte, è un lavoratore come noi, (e vabbe, diciamocelo pure, come voi, che io ancora non faccio un cazzo come avete ben potuto leggere dal sottotitolo­), cifre a parte, è, dicevo, un lavoratore come voi e dovrà anche lui sbarcare il lunario, portare a casa uno stipendio per mantenere la famiglia.

Così se ad affermare “La vita è bella!!!” è  S. Teresa di Calcutta che nella vita ne ha viste di cotte e di crude, beh, misticismo a parte, qualcosa di esaltante deve avere pur aver notato.

Ve la immaginate Teresa a Calcutta? Che razza di vita di m…, da mistica, deve aver fatto?

Io di lei so molto poco, non ho neppure voglia di documentarmi per raccontarvi la sua vita, sa mai che il Vaticano poi mi chieda i diritti d’autore per aver utilizzato sue creature, ma ricordo che per sfamare i suoi bambini, quelli che lei non aveva partorito ma dei quali, proprio come la Vergine, era comunque riuscita ad essere madre (non a caso Madre Teresa), era costretta a racimolare il cibo che noi primo mondisti  scartiamo(scartare nell’eccezione di rifiutare, storcendo il naso e dicendo che schifo e non nell’eccezione estrarre dalla carta).

Cosa vedrà mai di bello nella vita una madre che per sfamare i propri figli è costretta a mendicare cibo?

Cosa vedrà mai di bello una madre che per sfamare i propri figli è costretta a mendicare cibo superando col buonsenso assurde regole burocratiche che fanno si che il cibo avanzato resti alimento fino a quando non viene inserito in un sacco di materiale plastico, preferibilmente di colore scuro? A quel punto, benché l’oggetto sia del tutto simile a quello con cui portiamo il cibo a casa dai nostri supermercati, esso si trasforma per qualche strana alchimia in rifiuto.

Cosa vedrà mai di bello una madre che per sfamare i propri figli chiede cibo a noi primo mondisti e noi, che la puzza sotto il naso ce la teniamo sempre, rispondiamo con cortesia che le daremo solo i pasti che non sono stati toccati? mica gli avanzi, i rimasugli scartati per non superare il conto delle calorie e mettere su mezzo grammo..

Io sono convinta che le compagnie aeree, per non far brutta figura, passavano a Teresa solo i pasti della business, quelli della turistica no…quelli saranno finiti nel bidone per non far brutta figura…mia suocera avrebbe fatto così…anche i poveri hanno una dignità..non vorrai mica umiliarli con pietanze troppo semplici…

… meglio che per sfamarsi continuino a cercare avanzi frugando nell’immondizia, così hanno la libertà di scegliere..

Devo dire che la sensibilità di non umiliare donando qualcosa di seconda scelta si sta allargando a vista d’occhio, raggiungendo anche la nostra società…anche la famosa cooperativa che siamo noi (almeno a detta dello spot perché io un briciolo di utile non l’ho mai visto..chissà voi? aiuta in questo modo…

Io, che ragiono col buonsenso e che non ritengo che la trasformazione del cibo in rifiuto avvenga solo se esso passa da un sacchetto stampigliato ad uno nero, continuo a mangiare lo jogurt scaduto che trovo nel mio frigorifero e non sono ancora morta… eppure, a chi di fame muore davvero questo lusso non è concesso… meglio che continui a morire di fame…e io continuo invece ad aprire jogurt scaduti e a non morire, né di fame né intossicata..

“Mannaggia non crepa” direbbe il mio ex… mannaggia o porca miseria…visto che il mio ex è un ex-marito che mi deve passare gli alimenti considerando che, ritornando al sottotitolo, sono una spiantata che nella vita ha fatto, e continua a fare un cazzo…no

Infatti questo scrivere è  per me un divertimento o, come mi disse una volta una psicologa, è fare terapia…anche lei lo disse abbastanza incazzata…infatti nel fare terapia in questo modo non le pago parcelle…e l’incazzatura era anche bella nera se considerate che, deontologicamente, a volte, dopo appena un quarto d’ora, se ne usciva con “per oggi può bastare” e ti spillava dal portafoglio tariffa piena, anche se nei restanti quarantacinque minuti tu restavi sul marciapiede, deontologicamente  imprecando nel fare il conto di quanto ti era costata la prestazione oraria..200 euro all’ora..non male.

Con questo rapido calcolo potete comprendere anche voi quanto le possano girare le balle che io terapia la faccia scrivendo… potete anche comprendere quanto girino a me che lei continui a pescare nel portafoglio del mio ex-marito (che per mantenermi è costretto a lavorare e quindi non fa terapia scrivendo…)

Comunque, prima di andare fuori tema “La vita è bella!!!” così diceva Teresa anche quando curava i lebbrosi che si disfacevano sotto i suoi occhi.

“La vita è bella!!!” lo diceva anche a chi stava tirando le cuoia, e lì, lasciatemelo dire, credo che anche il moribondo, dopo aver vissuto una breve ed intensa vita fatta di fatica, stenti e malattia concordasse con lei…la vita è bella si…finalmente finisce.

Ecco, questo è il pensiero che ho io in questi giorni…la vita è bella perché un giorno finirà questa catastrofe, questo peso incombente che sento sulle spalle, questa fatica estenuante di questo far niente.

La vita è bella!!! E pure divertente, se riesci a staccarti un po’ dai tuoi guai e osservare con distacco i fatti tuoi..se sei davvero bravo in questo vedrai che ti troverai a riderci su, anche solo per soddisfare l’animo ecologista che aleggia in te e ti impone di non far fuori l’ultima foresta tropicale soffiandoti il naso…che poi la balla che piangere fa gli occhi belli è, appunto, una balla… 

­ si lo so, il sottotitolo non lo avete ancora letto ma io lo già pensato…magari poi lo pubblico prima, magari no…comunque non ve lo anticipo…una volta queste stramberie erano definite libertà letterarie o qualcosa del genere…oggi sono probabilmente l’unica libertà di stampa concessa…a me neppure quella…non ho né contratto né editore..

 CRISTINA RICCI

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.