Quando l’opinione pubblica viene disorientata

QUANDO L’OPINIONE PUBBLICA
VIENE DISORIENTATA

QUANDO L’OPINIONE PUBBLICA VIENE DISORIENTATA

  

 

SIMULACRI. Sulla pandemia che sembra non finire mai e ci complica la vita è stato scritto tutto e il contrario di tutto. E non sappiamo che cosa potrà ancora uscire dal vaso di Pandora. Ne consegue un incrocio di informazioni a volte dalla dubbia attendibilità capaci di generare confusione e incertezza tra l’opinione pubblica. Basta vedere d’altronde come ci dan dentro i negazionisti per vellicare i sentimenti più riposti e costruire consensi sulla paura. Di questa estate che sta malinconicamente finendo, ci porteremo via l’immagine -questa si vera – degli stadi vuoti, delle sagome di cartone al posto del clamore reale sugli spalti, simulacri del desiderio di normalità che fatica a ritornare. Nell’alluvione di notizie che ha sommerso tutti noi, occorre sapere scegliere bene le cose da fare per imparare a convivere col Covid nel modo migliore e per tutto il tempo necessario. Purtroppo!

 

RIMBALZO. Sarà pure scemata la carica infettiva del virus, ma l’incessante, inquietante rimbalzo dei contagi continua a tenerci col fiato sospeso. In attesa di tempi migliori, nel mondo cresce la richiesta per un rimedio sicuro, per il vaccino che finora non c’è. Il Cremlino e la Casa Bianca hanno ingaggiato un braccio di ferro a colpi di comunicati spinti dall’ansia di arrivare primi a dare l’annuncio con cui puntellare un prestigio piuttosto traballante. Ma a che pro. Esercitare pressioni su chi lavora giorno e notte nei laboratori, oppure sostituirsi ai ricercatori con proclami roboanti è un giuoco estremamente pericoloso e irresponsabile che illude e non aiuta a placare i timori. 

 

SCHIAMAZZO. All’inizio era prevalsa l’opinione che la drammatica sfida del virus portasse consiglio alla politica. Puntare al dialogo sembrava la sola via intelligente e praticabile per arrivare assieme alla soluzione migliore con proposte ragionevoli. Le buone intenzioni – ahinoi – quasi subito sono naufragate nello schiamazzo alimentato dall’ opposizione, determinata a vincere la gara di chi grida più forte. Alla vigilia di importanti elezioni regionali, che potrebbero incidere sugli assetti nazionali e sulla tenuta del governo, le ricette populiste affidate a slogan di facile suggestione hanno così evidenziato tutta la loro inadeguatezza. Ma l’esito della partita è quanto mai incerto.

 

Renzo Balmelli da  L’avvenire dei lavoratori

 

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.