Provinciale del Santuario…

Contestate le nuove strisce sulla Provinciale
del Santuario: “Sono un pericolo”
Non è (più) una strada per pedoni…

Contestate le nuove strisce sulla Provinciale del Santuario: “Sono un pericolo”

Non è (più) una strada per pedoni…

 La strada tra Lavagnola ed il Santuario è diventata impercorribile dai pedoni e dai pellegrini? Dopo il rifacimento di alcuni tratti del manto stradale e delle relative strisce parrebbe proprio di sì; se prima vi erano circa 60 – 80 centimetri a lato della carreggiata a disposizione dei pedoni, ora lo spazio si è ridotto a una piccola intransitabile area tra la riga bianca e il parapetto.


  Un pericolo anche per gli automobilisti meno attenti che rischiano in questo modo di strisciare con la carrozzeria il guard-rail, ma soprattutto per i pedoni che non hanno più spazio per transitare lungo la strada. Un gruppo di residenti, per bocca del loro portavoce Valter Lazzari ha segnalato la questione.

“Non vi sono solamente i pellegrini che durante tutto l’anno risalgono la valle, ma anche i residenti – afferma Lazzari – e i pedoni non possono volare”. Tra gli abitanti delle case sparse lungo la strada vi sono mamme con passeggini e persone che non dispongono dei mezzi per acquistare un’auto, per loro la mancanza di uno spazio per i pedoni è diventata, dopo il rifacimento delle tracce, un grave problema di sicurezza. Basti ricordare che quella la strada, negli ultimi anni, non è stata avara di incidenti a volte mortali.

Tempo fa, un consigliere comunale aveva suggerito di individuare, almeno per alcuni tratti, percorsi pedonali alternativi sulla sponda opposta del Letimbro, un’idea mai discussa e tantomeno attuata che si potrebbe riconsiderare.

Esiste ad esempio, e si diparte dal ponte Livè, il vecchio percorso stradale alternativo alla provinciale che, messo in sicurezza, potrebbe funzionare a tele scopo.


Suggerisco una proposta facilmente attuabile – aggiunge Lazzari – la revisione delle tracce da poco dipinte e la creazione di uno spazio di alcune decine di centimetri, possibilmente zebrato, per permettere il transito, con un minimo di sicurezza dei pedoni.”

Lungo quella strada il parcheggio è da anni un altro problema. Le automobili a margine strada – continua il portavoce dei cittadini – rappresentano una ulteriore difficolta ed un pericolo ma bisogna uscire dall’ottica punitiva delle multe, i residenti dove dovrebbero parcheggiare? Lazzari suggerisce un incontro tra i cittadini e la pubblica amministrazione.

Costituire un comitato? domanda – forse, se è utile, e desidererei, se fosse possibile, coinvolgere il vescovo Marino magari nella persona del vicario generale Magnano

G.G. da Il Letimbro

 

 IL LETIMBRO

  E’ in edicola  il numero di novembre

 Il Letimbro di novembre, uscito nei giorni scorsi, apre con un’inchiesta sulle pubbliche assistenze (le varie “Croci” rosse, verdi, bianche …) del territorio: una preziosa opera di volontariato che però è penalizzata dalla troppo burocrazia e dalla mancanza di nuovi militi specie giovani.

A livello diocesano interviste a don Luis Becerra, a pochi giorni ormai dalla sua ordinazione presbiterale, e a don Adolfo Macchioli, nominato dal vescovo Marino Segretario generale del cammino sinodale, proprio su questo percorso che la Chiesa savonese ha deciso di intraprendere per i prossimi tre anni.

Nella pagine di città curiosa inchiesta su come i turisti internauti vedono Savona e sul caso dei pini in corso Tardy e Benech. Nelle pagine del territorio, tra gli altri temi, intervista al sindaco di Vado Monica Giuliano e sui progetti (e i sogni) del Comune di Albissola su Villa Faraggiana.

Il Leggio si apre con l’interessante libro curato dalla Confraternita di san Dalmazio sui Lavagnolesi alla Grande Guerra con testimonianze tratte da Il Letimbro di un secolo fa, ma c’è anche un’importante scoperta artistica che collegherebbe Valleggia a Spigno e la conclusione dei restauri di un antico complesso conventuale.

Nelle pagine di chiesa tre iniziative del Cif, le feste patronali e i 90 anni di don Giovanni Farris. Il Letimbro si trova in edicola, in molte chiese e alla libreria Paoline o si può ricevere ogni mese in abbonamento.

 

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