Prevenire è meglio che portare corone di fiori

Prevenire è meglio
che portare corone di fiori.

Prevenire è meglio che portare corone di fiori.

I risultati delle ultime elezioni politiche avevano dato un risultato dal quale le sinistre avevano ottenuto poco più di un terzo dei voti e solo attraverso un proprio e vero tradimento verso i loro elettori di centro destra da parte del solito  gruppo di “poltronisti  democristiani” e attraverso una legge  elettorale, in seguito dichiarata anticostituzionale dalla Consulta, questo Governo sta governando il Paese in un modo unilaterale, specialmente per ciò che riguarda l’argomento immigrazione.

In un mio precedente articolo avevo denunciato il grave piano di apertura tout court delle frontiere a centinaia di migliaia di “migranti” da parte degli ultimi governi di sinistra, ulteriormente implementato dal governo attuale e nel mio articolo descrivevo come tale apertura avrebbe portato alla perdita della nostra identità e dei nostri valori, con  il conseguente disfacimento sociale del nostro Paese e dell’intera Europa in tempi futuri non molto lontani.


Nell’articolo citavo le numerose problematiche che una società multirazziale creerà in un Paese come il nostro, che non può essere superficialmente  paragonato a Paesi di storica emigrazione come le Americhe o l’Australia, Paesi che, oltre ad essere dei continenti immensi, al tempo delle grandi migrazioni (peraltro sempre regolate) avevano delle economie in piena espansione e  tale immigrazione fu, senza dubbio, leva di sviluppo.

In tale articolo fra le varie problematiche non avevo citato l’argomento  terrorismo, non tanto per una dimenticanza, ma essenzialmente perché, mentre ponevo interrogativi che stimolavano la coscienza e l’intelligenza eventuale dei lettori, per contro parlare di terrorismo mi avrebbe attirato la solita accusa di allarmismo facile e/o (espressione molto usata da parte delle sinistre) di “gettare benzina sul fuoco”.


I fatti di Parigi e quello di San Bernardino sono gli ultimi di una serie di fatti simili che, se pur non di tali dimensioni, ormai stanno diventando una consuetudine e ci confermano che sempre di più questa terribile piaga affliggerà il vecchio continente e il mondo occidentale intero.

Nolenti o volenti i cittadini europei ormai (lo dicono i sondaggi) stanno vivendo  con una sola speranza e cioè quella di non essere loro o i loro cari coinvolti in fatti di sangue,  fatti di sangue che purtroppo non potranno più essere arginati ma che al contrario saranno sempre di più una costante futura.

Non voglio toccare l’argomento religioso, perché è un argomento molto delicato e chi ha un tantino di intelligenza e di onestà intellettuale, ha senz’altro la possibilità di documentarsi e farsi un’idea completa  da solo, se la religione islamista sia o non sia violenta alla radice e quindi lascio ai lettori giudicare una cosa o l’altra, io invece voglio portare all’attenzione le vicende storiche dei secoli passati, perché conoscere la storia può aiutare a prevedere gli  scenari futuri.


Se viaggiamo nel nostro bel Paese, ci accorgiamo che vi sono torri di avvistamento ovunque e specialmente nelle aree costiere i paesini sono spesso arroccati in collina nelle zone più difendibili perché sino al secolo scorso per secoli e secoli i nostri antenati dovettero difendersi dalle scorrerie dai seguaci di Maometto.

Non dimentichiamo che oltre ai mercati di schiavi, che gli europei avevano creato per portare forza di lavoro nel nuovo continente, giustamente considerati la vergogna della razza bianca, e dei quali continuamente ci cospargiamo il capo di cenere, sono sempre esistiti a Tunisi, Algeri, Tripoli, mercati di schiavi bianchi (uomini, donne e bambini) rapiti dai saraceni nelle loro scorrerie sulle coste italiane e in genere su tutte la coste del Mediterraneo europeo.

La storia ci ha altresì insegnato che i tentativi di invasione all’Europa cristiana da parte dei popoli prima del Califfato, poi dell’impero Ottomano sono sempre stati arginati con grande fatica (Carlo Martello a Poitiers, Sobienky aVienna, Andrea Doria a Lepanto) con perdite enormi  di vite umane.

Alla fine, l’ultimo tentativo di invasione, benché respinto alle porte di Vienna, è riuscito a stabilizzarsi  nella parte europea più a sud (Bulgaria, Bosnia, Albania, Kossovo Macedonia ) mentre in Sicilia, parte dell’Italia meridionale e in Andalusia i Cristiani hanno riconquistato la sovranità dei territori dopo oltre 200 anni di dominazione araba.

Le ultime guerre a sfondo religioso in Bosnia e Kossovo, guerre che ancora oggi sono temporaneamente sedate dalla presenza dei caschi blu, con la partecipazione anche di truppe italiane, sono avvenute per l’impossibilità di coabitazione fra così diverse religioni; molti terroristi tutt’ora provengono da tali aree, come dimostrano gli ultimi arresti effettuati dalle forze dell’ordine sul nostro territorio.

Le guerre religiose avvenute nella ex Jugoslavia non sono altro che il preludio di ciò che accadrà in Europa in un prossimo futuro a livello molto più esteso e nascondere la testa come gli struzzi, senza cercare di porvi rimedio, vuol dire essere incoscienti e voler del male ai propri nipotini e alle generazioni future.


Le sinistre europee a partire dalla gauche di Hollande e principalmente dalla nostra sinistra (l’Italia è considerata il ventre molle dell’Europa) sono i principali alleati della novella invasione che, essendo apparentemente pacifica è sempre stata tollerata anzi favorita  (Mare Nostrum& Triton).

Quando si enfatizza che i terroristi sono francesi o sono belgi, cioè europei da due o tre generazioni, lo si enfatizza per dimostrare che i novelli migranti non hanno nulla a spartire con i terroristi perché i terroristi già ce li abbiamo in casa poiché qui sono nati.

Non vi è nulla di più ipocrita e fuorviante perché, a parte il fatto che se di pazzoidi pericolosi ne abbiamo già tanti, è evidente che più gente arriva, più vi è la possibilità di avere altrettanti pericolosi pazzoidi, pronti a immolarsi  per conquistare il paradiso con il miele e le vergini.

Ma la cosa più grave sta nel fatto che, vista l’esperienza dei Belgi e dei Francesi, mi pare diabolico imitare tali paesi, creando nuove generazioni di tagliagole con passaporto italiano, come questo governo sta facendo, attraverso lo jus soli e tutte le politiche a favore di ciò che viene chiamata “integrazione”ma che al contrario è apertura a tutti senza regole.

La prova di cosa sto significando è quella di questi giorni:

Da una parte l’Unione Europea offre alla Turchia 3 miliardi iniziali da incrementare con i prossimi anni, affinché la Turchia faccia argine all’ondata di profughi, dall’altra noi, con notevoli costi, pagati dal contribuente, andiamo a recuperali per portarli in Italia addirittura a poche miglia dalle coste della Libia, a chiamata dei trafficanti del ISIS, insomma siamo al delirio.


Un delirio che deriva da interessi di bottega veri e propri e cioè dalla necessità di alimentare il business delle cooperative rosse, che vivono su questa invasione e che danno lavoro a migliaia di giovani che, oltre ad abbassare artificiosamente  il livello di disoccupazione al fine dei  dati ISTAT, sono la vera macchina procura- voti a questo governo, che pur di mantenere il potere ancora per qualche anno sta creando i presupposti di una futura “libanizzazione” del nostro paese.

“Dopo tutto quello che abbiamo fatto è surreale che ci accusino di non aver preso le impronte digitali a 67.000 migranti ” sta esternando  il nostro vulcanico ” Boy Scout”  profondamente offeso perché la Commissione Europea accusa l’Italia di non aver ottemperato alle procedure di identificazione e ci mette sotto procedura di infrazione…..una cosa irragionevole gli fa eco il “poltronista democristiano”!

Per il nostro Presidente del Consiglio e per il nostro Ministro dell’Interno non aver identificato 67.000 persone,  molte delle quali non si sa dove siano e che cosa facciano in giro per l’Europa è una cosa di poco conto, perché i terroristi, secondo loro,  sono francesi, belgi etc… o ( altra tesi )  i terroristi  arrivano sui voli magari pure in business class.

Ci sarebbe da ridere se la situazione non fosse tragica e di ciò se ne sono accorti anche in Europa e sopra tutto se n’è accorta Angela Merkel che, sono convinto, si sarà amaramente pentita per aver contribuito anch’ella in parte alla caduta di un Governo italiano , a suo tempo democraticamente eletto con ampio consenso,  che aveva una politica estera basata sul buon senso e aveva ben  arginato il fenomeno dell’immigrazione/invasione  di massa, per favorire al contrario questi irresponsabili che stanno minando una delle poche cose di buono che ci ha dato l’Europa, oltre naturalmente alla  sicurezza degli italiani e al futuro delle prossime generazioni, e cioè il trattato di Schengen.

Silvio Rossi   LEGA NORD

 
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