PREMIO TRUCIOLI PER IL MIGLIOR GIORNALISTA DEL MESE: Marco Politi

 

PREMIO TRUCIOLI PER IL MIGLIOR GIORNALISTA DEL MESE
Il premio per il mese di maggio va al vaticanista
Marco Politi de “Il fatto quotidiano”

PREMIO TRUCIOLI PER IL MIGLIOR GIORNALISTA DEL MESE
Il premio per il mese di maggio va al vaticanista
Marco Politi
de “Il fatto quotidiano”
 
nella foto, il vaticanista MARCO POLITI
 
LA MOTIVAZIONE: Per i commenti fatti da Marco Politi durante la diretta televisiva su Rai Uno della cerimonia in Vaticano, durante la canonizzazione di Papa Roncalli e di Papa Wojtyla.
C’ è da dire che tra i vaticanisti bravi, domenica 27 aprile, c’era soltanto l’imbarazzo della scelta . Italiani ed esteri, naturalmente.
Ma il premio di “Trucioli Savonesi” – puramente simbolico – è (quando non si tratta di giornalisti giovani) anche un premio alla carriera.
Nel caso di Marco Politi è senz’altro così. Questo vuole essere anche un premio alla sua lunga carriera di giornalista e scrittore.
Succeduto al grande vaticanista ed intellettuale italiano, Ruggero Guarini, recentemente scomparso, Marco Politi iniziò la sua carriera di vaticanista sulle colonne de “Il Messaggero”. Poi passò per lunghi anni a “La Repubblica” ed, infine, a “Il fatto quotidiano”. Autore di libri sui Papi, ne ha scritto uno su Benedetto XVI: Joseph Ratzinger, crisi di un papato” per Laterza.
Ha seguito tutti i viaggi di Papa Wojtyla, prima per “Il Messaggero” di Roma e poi per “La Repubblica”. Conosceva il personaggio come pochi. Lo si è compreso, durante la diretta televisiva, sia per i commenti che per l’anedottica riferita a Giovanni Paolo II, dai viaggi al drammatico attentato in San Pietro.
Ed ancora ai viaggi in giro per il mondo, in una missione che sicuramente ha contribuito a fare assurgere Papa Wojtyla tra i Santi della Chiesa.
Ma come hanno rilevato i vaticanisti anche Papa Ratzinger ha avuto diritto ad una vera e propria ovazione da parte della piazza. Segno che – crisi o non crisi del papato – Benedetto XVI ha saputo pilotare la “barca di Pietro”, per così dire, in un mare in tempesta e quando ha passato il timone a Papa Francesco, i legni erano ormai quasi al sicuro. Purtuttavia, la riforma di Papa Bergoglio è soltanto agli inizi. Proseguirà sulla via intrapresa da Papa Ratzinger.
Tornando al premiato, Marco Politi, va ricordato un suo collega scomparso: il vaticanista Orazio Petrosillo, prima de “Il Tempo” e poi de “Il Messaggero”.
Petrosillo, durante un viaggio di Wojtyla , in Valle d’Aosta, si sentì male e, dopo quasi un mese di ricovero, morì. Era il mese di maggio.
Venne così a mancare una delle più note e stimate figure dell’informazione religiosa degli ultimi anni.
Nato a Monopoli (Bari) , Orazio Petrosillo aveva 60 anni quando morì.
Aveva conseguito la licenza in teologia presso la Gregoriana e la laurea in filosofia a La Sapienza di Roma.
Dopo aver insegnato alcuni anni teologia, era approdato al giornalismo, prima per l’agenzia ANSA poi per IL TEMPO e dal 1988 si era alternato con Marco Politi (passato a Repubblica) al Messaggero. Esperto di sacra Sindone, Orazio Petrosillo era autore di vari libri sulla sacra reliquia. Aveva collaborato con L’AVVENIRE , con la RAI e con il settimanale Il Nostro Tempo.
Diciamo che la sua figura di vaticanista, se Orazio Petrosillo fosse ancora tra noi, meriterebbe un premio ex aequo con Marco Politi. Il nostro premiato è sicuramente d’accordo noi.
Rallegramenti a Marco Politi per il premio “Trucioli Savonesi”.
 
CHRISTINE DELPORT DU TERROIR
    
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