Pensieri

Pensieri di Laura Candelo

Genitori e figli…

Pensieri di Laura Candelo

Genitori e figli…

Mi trovo sempre più spesso ultimamente ad osservare i miei genitori, da figlia, ed i miei figli, da mamma…

 Vedo mio padre che nonostante abbia ormai 76 anni continua ad avere una forza ed una voglia di vivere che purtroppo, devo constatare, non ho nemmeno io che ne ho 27…

E’ continuamente in giro con la sua amata bicicletta, senza la quale è un’anima in pena oppure sempre affaccendato in qualcosa: a volte pulisce il giardinetto condominiale, altre volte è concentrato ad inventare nuove ricette che poi sa già che gli chiederò, oppure quotidianamente fa’ bonariamente l’autista per portare i miei piccoli a scuola ed asilo, con tutte le premure e le preoccupazioni ed apprensioni del caso, senza mai lamentarsi…

Ha una forza d’animo davvero grande, io sono fiera ed orgogliosa di lui della sua vita e dei suoi numerosi anni passati sulla spiaggia come bagnino che andava via alle 5 tutte le mattine per ritornare a casa stanco dopo le 23 di sera, dopo aver sistemato la spiaggia, gli ombrelloni, le sdraio ed aver fatto turni massacranti sotto il sole, in seguito in inverno vederlo diventare un esperto e scrupoloso muratore, un eroe che lavorava anche al freddo ed al vento per portare a casa la pagnotta, un padre che non ci ha fatto mai mancare nulla e che ci ha trasmesso i suoi valori ed il rispetto per la vita, per la famiglia e per gli altri in generale…

 

Eppoi mi ritrovo a guardare mia mamma, sempre presente nella vita mia e di mio fratello, adesso super presente nella vita dei miei figli, proprio come un’amorevole chioccia che si prende cura dei suoi pulcini, come una seconda madre spesso molto più attenta di me…!!!

Una mamma che ne ha viste tante, che ha passato e continua a passare momenti non sempre facili o piacevoli, una mamma sempre di corsa con la sua andatura che noi prendiamo in giro soprannominandola “ochetta”, ma che ci ha insegnato tanto, che continua a consigliarci anche se spesso non la stiamo a sentire e facciamo di testa nostra, spesso sbagliando, che con il suo affetto accompagna la nostra vita.

 

Un domani, quando non ci saranno più non so proprio cosa potrà succedermi, perché sicuramente sarò devastata dal dolore e non so proprio se riuscirò a sopravvivere ad una tragedia così grande, una perdita che purtroppo è naturale perché così è il ciclo della vita, ma innaturale per la vita di ogni essere vivente…

 

Poi volto lo sguardo e mi perdo e m’incanto a guardare i miei bambini:

 

il mio ometto, che ormai ha 7 anni, che quest’anno ha iniziato la prima elementare e mi ha reso ancora più orgogliosa di lui perché è bravo a scuola,( per fortuna), ed a detta della sua maestra è molto portato per la matematica, il mio michael che quando è nato non piangeva perché aveva avuto una gestazione a rischio sia per me sia per lui, il mio piccolo che sa sempre come farmi sorridere con le sue battute che non si sa da dove vengano fuori e con le sue faccine buffe…

 

Eppoi c’è la mia piccola, che a quattro mesi di vita ha rischiato di non esserci più a causa di un blocco intestinale, che è stata salvata per miracolo ed è rinata, perché ha lottato per farcela, nonostante il pezzo d’intestino in meno ed i tubicini e sondini che le uscivano dappertutto…

E’ stato il periodo più brutto della mia vita, perché mi sentivo impotente, la paura di perderla era tanta, troppa la disperazione, ma alla fine è riuscita a sopravvivere perché ha una forza interiore che è più grande di lei…

La mia Vivian che fa sempre i dispetti al suo amato fratellone, la mia piccola che mi consola quando mi vede triste, che balla e canta imitando in tv le veline, che si specchia dopo che prova un vestitino nuovo e che corregge perfino le maestre se distrattamente han commesso una piccola svista, sempre attenta e sempre pronta…

 

Spesso mi chiedo se merito queste due meraviglie e mi ricordo le loro prime poppate, i loro primi passi, le loro prime parole e mi vengono gli occhi lucidi e mi si riempiono di lacrime , perché è grazie a loro se oggi sono così sensibile e sono la persona che sono, perché per avere loro rifarei tutti i miei errori ed i miei sbagli, per avere anche solo un loro vagito, per averli di nuovo in braccio come subito dopo il parto, per risentire i loro calci nella pancia o per rivedere le loro ecografie e scoprire i loro sessi…

 

Se loro sono il dono che ho avuto da questa vita spesso difficile, devo veramente ringraziare Dio, che ha fatto sì che potessi trasmettere loro la vita e gioire della loro esistenza, sperando che sia così per gli anni avvenire, anche quando non sarò più in questa vita…

  Laura Candelo

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