Passeggiata a Loano

Lenta e rosata sale su dal mare
la sera di Liguria, perdizione
di cuori amanti e di cose lontane
 (Vincenzo Cardarelli)

Lenta e rosata sale su dal mare
la sera di Liguria, perdizione
di cuori amanti e di cose lontane
 (Vincenzo Cardarelli) 

 

CHIESA DELLA MERCEDE (ROLANDETTE)

Ne è passato di tempo da quando il tramonto di Liguria ispirava il cuore gentile del poeta e infiammava quelli romantici degli amanti….

Siamo tutte piccole formichine senza la voglia e la forza di ribellarci, siamo il popolo ligure: un migliaio di abitanti che cerca di transennare il proprio giardinetto con l’illusione che prima o poi i suoi alberi daranno grandi e succosi frutti senza tener conto che le arance sono già state spremute.

La transumanza è già passata di qua con le sue belle vacche grasse.

I giovani non hanno nulla di meglio da fare che girare la notte e imbrattare i muri delle chiese con le loro bombolette spray. Anche questa è una forma di protesta più che di protagonismo.

La mia generazione incideva i tronchi degli alberi con le proprie iniziali, quella dei miei figli le panchine di legno di via dei tigli, per lasciare un segno eterno, per sconfiggere la paura della morte che nel passaggio dell’età adulta prende coscienza.

Oggi i ragazzi si sono decisamente modernizzati: con 4€ comprano una bomboletta di vernice, individuano un muro desolato e danno sfogo alle loro paure e alle loro proteste.

Questa volta è stata presa di mira, a Loano, la chiesetta della Madonna della Mercede.………quella delle Rolandette, vicino all’ex ospedale Marino Piemontese.

Una chiesetta sconosciuta, che il giornalista di turno statico sul suo  cadreghino indica impropriamente come la chiesa dell’ospedale! L’ospedale in degrado da ormai vent’anni, ricovero di barboni e vandali.

 Sul muro della chiesa scritte del tipo “tifiamo la rivolta”o “you can kill the reame but you can’t kill the dream”(puoi uccidere il sognatore ma non il sogno) frasi celebri di M.L.King entrambi.

Quindi abbiamo a che fare con vandali che hanno studiato un po’ di storia e vogliono mandarci dei segnali, segnali di noia e soprattutto d’inquietudine.

Ragazzi che non vedono un futuro e che vivono in una città che non ha nulla da offrirgli. Ragazzi soli, figli di genitori ignoranti che comprano la play-station per giocarci loro. Fondamentalmente disgraziati, un’epidemia che dilaga un pò ovunque.

Loano non è poi questa isola felice, è una cittadina molto vecchia e noiosa, a tratti puzza perfino di muffa.

Non hanno ancora capito che non è cementificando e sostituendo pini con palme che si svecchia un paese, bensì con l’attenzione al rinnovo generazionale.

 Alla sorpresa dei nuovi murales il vice-sindaco Remo Zaccaria (già inamministrazione da 10 anni)”cade dal pero” (o dalla palma?) e promette controlli più solerti. Si potrebbe installare una nuova telecamera.

Questa storia delle telecamere bisognerebbe approfondirla: Loano è piena diTelecamere (chiunque lo sappia ha trasformato il suo naturale ghigno in plastica facciale), poi quando rapinano una gioielleria o fanno uno scippo non si vede mai nulla o perchè viene cancellato il filmato o perchè in quel punto la telecamera non ha ripreso.

Mentre invece sono molto utili per riprendere l’amante che non dovrebbe essere in quel posto a quell’ora.

Ma la telecamera, sebbene sia un metodo di sorveglianza moderno ed efficiente non credo che sia il modo migliore per tenere sotto controllo una città, più che altro è comodo.

La polizia municipale scende dal sellino solo per fioccare multe, meglio se i

trasgressori sono “foresti”, così “chissenefrega”. E’ lontana ormai l’era del “graduato” che scendeva sul campo ed era conosciuto da tutta la comunità, e comunque anche fra questi c’era lo stronzo di turno, quello ligio, ferreo, che doveva applicare la legge sennò il giudice supremo lo perseguitava nel sonno (per fortuna oggi di questi a Loano ne abbiamo solo uno….che si potrebbe mandare a controllare la zona delle Rolandette magari munendolo di rivoltella).

Forse è una buona occasione per rinfrescare la facciata della chiesina, per aprirla ogni tanto,magari d’estate così che qualche turista “d’elite d’oltralpe” possa arrivare fino là e ammirare il dipinto sul portale, perché   anche questo fa parte del nostro patrimonio storico-culturale.

Forse invece è una pessima occasione per tagliare tutti gli alberi intorno e mettere altre palme….ma da dove arrivano ‘ste palme? Loano ha un contratto con coltivatori di palme in medio-oriente?

Dalle Rolandette passando per una mulattiera si può arrivare al poggio, meglio conosciuto come San Damiano (e Cosimo) dove si può ammirare un panorama mozzafiato sul golfo di Loano e se la chiesetta omonima fosse aperta meriterebbe una visita.

Quando le telecamere nuove immortaleranno i vandali, come punizione si potrebbe occuparli ogni domenica a custodire tutte le chiesine chiuse in giro per Loano, certo non rende come una bel multone ma potrebbe essere più educativo!

Buona passeggiata….

Giambello

24 luglio 2011

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