Parto nella casa comunale di Savona

Appuntamento con la cerbottana/ Parto straordinario nella Casa Comunale di Savona
E’ FEMMINA, PESA TRE CHILI DI ARIA PULITA,
HA GLI OCCHI CELESTE CIELO, I CAPELLI DI SOLE, SI CHIAMA IDEA 
  APPENA NATA E’ GIA’ IN GRADO DI MUOVERE I PRIMI PASSI
La mamma, Isabella Sorgini, Assessore alle Politiche Sociali ed Educative, subito dopo il parto ha preso la bicicletta per raggiungere i piccoli amici della neonata riuniti in località Pedibus 

Appuntamento con la cerbottana/Parto straordinario nella Casa Comunale di Savona
E’ FEMMINA, PESA TRE CHILI DI ARIA PULITA,
HA GLI OCCHI CELESTE CIELO, I CAPELLI DI SOLE, SI CHIAMA IDEA 
  APPENA NATA E’ GIA’ IN GRADO DI MUOVERE I PRIMI PASSI
La mamma, Isabella Sorgini, Assessore alle Politiche Sociali ed Educative, subito dopo il parto ha preso la bicicletta per raggiungere i piccoli amici della neonata riuniti in località Pedibus 

IL FATTO POSITIVO

Carissimi Lettrici et Lettori, sono Hood della Foresta di Scherwood, però non sono una testa di legno. Difatti ho capito che in questo Paese ciò che è chiaro merita di essere ancora più chiaro.

Of course! Sono anche un gentleman, perciò in questo settimo incontro antepongo le Lettrici ai Lettori (insieme possono rappresentare gli e/lettori ), e dedico la “cerbottana” a un fatto positivo, cioè un’idea.

L’IDEA

E’ l’idea di una donna. Una buona idea. Un’idea bella. Perfino ISAbella. Appunto, da Isabella Sorgini, Assessore alle Politiche Sociali ed Educative del Comune di Savona.

Avete letto bene: Assessore   ( non assessora, simile a ministra, nel linguaggio che urtica come una zanzara anzi come una Vespa servile).

Avete letto bene: Comune di Savona sebbene il Comune di Savona non sia un giardino (fatta eccezione per l’oasi di Sharm el Sheik  già piazza Saffi ) dove fioriscono le idee.

Just at moment…il momento opportuno per un’idea opportuna si può trovare perfino a Palazzo.

Un’idea pulita. Un’idea senza se e senza ma (in gaelico, senza compromessi). Oggi una possibilità. Domani una verifica. Magari, dopodomani, una scelta. Così, su due piedi, una cosa simpatica.

PEDI/BUS

Dal latino pedibus calcantibus, il Progetto Pedibus risuona (in italiano antico, ri-suola) semplicemente come andare a piedi. Ri-vo-lu-zio-na-ria-mente esplicita che i bambini possono andare a scuola a piedi. Nell’uscita sperimentale, sono accompagnati da volontari che indicano loro la strada, ovvero la Retta via in alternativa alla via Tortuosa  seguita dai bambini che vengono portati a scuola in auto ( in italiano moderno, la traduzione più frequente e/o frequentata è SUV).

LA RIFLESSIONE 

Se i bambini possono andare a piedi, i SUV utilizzati da molte mamme per portare a scuola i figli possono rimanere in garage e se i SUV rimangono in garage, la città economizza su almeno 2 parcheggi, difatti il SUV si distingue dall’UTI/elitaria per due posti-auto a uno. Liberando n° 2 parcheggi per il numero dei SUV utilizzati per portare i bambini anche a scuola di danza, a scuola di vela, a scuola di calcio, a suola di beach-volley, si possono ottenere ben 2 risultati rispettivamente 1 educativo ed 1 sociale ( dove educativo et sociale stanno alle ministre Gelmini e Garfagna come i loro identici tagli di capelli ).

PRIMO RISULTATO

I bambini scoprono che andare a scuola a piedi è uno sport in grado di mitigare l’affanno di correre ( in auto) da una attività sportiva all’altra per supplire alla generazionale pigrizia nel camminare.

SECONDO RISULTATO

Poiché nessun bambino inserito nel Progetto Piedibus si è rivolto a Telefono Azzurro perché privato dell’auto privata per andare a scuola, si può pensare ( un’altra idea ? ) di trasfondere il colore celeste nella Bandiera Blu di una passeggiata sul lungomare.

LA SCOMMESSA 

Carissimi Lettrici et Lettori, io, Hood della Foresta di Scherwood non sono ancora completamente inserito in città, ma sono pronto a giocarmi le freccette che Savona non ha bisogno di parcheggi. Ha bisogno di giardini.

n.d.r.  non sono un poeta, però però… giardini fa rima con bambini-che-camminano e che  possono magari trovare una rima con un’altra idea di Isabella  Sorgini. Please!

Vostro fanciullissimo Hood

  

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