Parliamo di Immigrazione

Parliamo di Immigrazione

Parliamo di Immigrazione

 Le statistiche a disposizione (Wikipedia) dicono che al 01/01/2015 su un complessivo di 5.014.437 di residenti stranieri (22,1% dalla Romania, 9,8% dallAlbania, 9% dal Marocco….) 1.500.000 erano mussulmani; su tale totale quelli provenienti da paesi africani, con una presenza sul territorio italiano di un numero maggiore di 50.000, erano in totale di 780.000, mentre la popolazione italiana risultava 60.656.000 in data 1° gennaio 2016 (fonte ISTAT) .

La Spampa – Cronache – 16/06/2015 riportava:

Residenti in CPSA – CARA-  CDA  totali = 10.304 (su 14 centri)

Residenti in strutture temporanee   totali = 47.492 (su 1.681 strutture)

Residenti in sedi per richieste asilo totali = 19.094 (su 430 strutture)

 CPSA = Centro primo soccorso accoglienza,

 CARA = Centro accoglienza per richiesta asilo,

 CDA   = Centro di accoglienza,

 CIE     =  Centri identificazione ed espulsione .

I centri risultano in Friuli Venezia Giulia, Marche, Lazio, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.


Gli ultimi dati dell’EUROPOL in data 04/05/2016, ci dicono che gli immigrati presenti sul territorio italiano nei centri Cpsa, Cda, Cara, Cie, risultavano 120.000.

l’Italia spende attorno ai 2,6 milioni di euro al giorno per l’accoglienza, in buona parte rimborsati dall’Unione Europea, ma questi soldi non vanno agli stranieri: ai richiedenti asilo si danno solo 2- 2,5 euro al giorno, mentre con 35 euro al giorno, per ogni migrante, lo stato finanzia tutta l’organizzazione, cioè le persone che lavorano nell’accoglienza: dipendenti dei centri, mediatori culturali, insegnanti di lingua, operatori sociali, chi si occupa del servizio mensa o delle pulizie. E’ Su questo ultimo punto che sono stati evidenziati gravissimi scandali da parte della magistratura a carico delle varie Coop, della malavita organizzata e da imprenditori agricoli e non, che gestiscono e hanno gestito l’”accoglienza”!

Una per tutte lo scandalo “Mafia Capitale“ che ha evidenziato il “Sistema Odevaine“, personaggio del PD, ex vicecapo dell’ex sindaco Walter Veltroni, responsabile dell’orientamento dell’arrivo dei migranti e collegato col Ministro dell’interno, che riusciva ad incrementare flussi di fondi pubblici, senza appalti, verso i centri di accoglienza di Salvatore Buzzi, direttore della Coop “29 Giugno” e di altre coop.

Ultimi scandali evidenziati dai media risultano :

Il Giornale d’Italia 16/01/2016: sequestrato ex albergo di Licola (Giuliano) che gestiva 300 migrati che sono stati trasferiti altrove .

ANSA 13/02/2016: sequestrati o chiusi 10 centri di raccolta nell’Avellinese, che gestivano 300 migranti. Indagati responsabili Coop con alcuni fornitori dei centri.

Tp24.IT  09/03/2016: Procura di Trapani, sequestrate documentazioni 2014 – 2016 e chiusura a Salemi del centro Coop “CORF” (su uno dei filoni nati dall’inchiesta su Don Sergio Librizzi, ex direttore Caritas, condannato in 1° grado a 9 anni).

Messa sotto inchiesta a Castellamare del Golfo la Coop “Letizia “……

Riguardo agli immigrati provenienti dal mare nel 2015 risulta che sono stati per lo più Eritrei (29.019), Nigeriani (13.788), Somali (8.559), Sudanesi (6.745) e Siriani (6.324).

Motivazioni delle emigrazioni

SIRIA : guerra civile … tutti i giorni i media ci informano quotidianamente…

AFGHANISTAN: guerra e instabilità politica, con talebani responsabili di attacchi alla popolazione; dei 2.500.000 profughi 35.000 sono sbarcati in Europa nel 2015, praticamente tutti in Grecia.

ERITREA: la dittatura di Isaias Afewerki obbliga uomini e donne al servizio militare obbligatorio ed é estremamente brutale verso la popolazione.

NIGERIA: dal 2002 la presenza di Boko Haram, il gruppo radicale islamista é sempre attivo specialmente nelle regioni del nord, con sequestri, attentati ed atti di guerra.

SOMALIA: guerra civile ininterrotta dal1991, con la presenza di Al-Shabab forte gruppo islamista che effettua attentati e controlla ampi territori dove l’81% degli abitanti vive in situazione di povertà.

GHANA: 2° produttore di cacao, ottavo di oro. Sottosuolo ricco di manganese, bauxite, dimanti, petrolio e gas. Lingua parlata é l’inglese. Il 71,2 % é di religione cristiana. La fascia di età 15-64 anni per il 71% ha una attività lavorativa, mentre l’economia registra un rallentamento e il governo si é indebitato con 918 milioni $ verso il Fondo Mondiale Int.

Nel 2011 Amnesty Int. denunciava violenze ed uccisioni illegali da parte delle forze dell’ordine e violenta repressione dell’omosessualità.

SENEGAL: indipendente dal 1960 ha un problema politico nel Casamance (piccola regione al sud separata dalla madre patria da Gambia) territorio, ex colonia portoghese di religione cristiana, che ha da sempre voluto l’indipendenza e risulta ultimamente contagiata nella strategia islamica che ha fatto del narco-traffico una fonte di finanziamento, coinvolgendo anche le regioni della Guinea, della Costa D’avorio e del Mali.

………………….

Dunque in gran parte si tratta di migranti che possono vantare diritto a una qualche forma di protezione internazionale.

 

Parliamo di Rotte migratorie via terra

Da: Senegal, Gambia, Giunee, Liberia le rotte attraversano il Mali, l’Algeria per arrivare alle coste Libiche.

Le distanze su tali percorsi variano da un max = 8.638 Km da Dakar (Senegal), a un min = 8.237 Km da Conacry (Guinea).

Da: Costa d’Avorio si può arrivare al Mali direttamente o attraverso il Burkina Faso, per poi attraversare l’Algeria e arrivare alle coste della Libia.

La distanza risulta di circa 8.391 Km da Abidjan (Costa d’Avorio).

Da: Nigeria, Ghana si può attraversare il Niger e arrivare sulle coste Libiche direttamente o attraverso l’Algeria.

Le distanze risultano 5.237 Km da Accra (Ghana) e 5.117 Km da Lagos (Nigeria).

Da: Eritrea, Etiopia si punta sul Sudan per arrivare in Egitto oppure verso le coste Libiche.

Le distanze risultano 4.547 Km da Massaua (Eritrea), 5.521 da Finchawa (Etiopia).

Nota personale: lascio immaginare l’organizzazione ed i mezzi occorrenti per realizzare tali viaggi-avventure, oltre al tempo necessari per attraversare paesi infestati da bande armate (Niger e Mali) e da strade a volte impossibili da praticare con mezzi considerati normali.

EUROPOL dichiarazione del 04/05/2016: bande armate islamiche terroristiche organizzano tali spedizioni con fuoristrada.


Ma dalle coste libiche all’Italia occorre attraversare il Mediterraneo!!

Parliamo dell’attraversamento del Mediterraneo da parte dei migranti

A questo punto sono necessarie alcune sottolineature:

1)   é facile ipotizzare che molti barconi arrivati in passato in Italia (Lampedusa o nei porti della Sicilia) avessero nel Mediterraneo navi di appoggio per fare da spola ai migranti;

2)   i gommoni senza scafo rigido che continuiamo a vedere non sono assolutamente in grado di attraversare alcun tratto di mare aperto ed i motori di cui sono muniti (considerando anche i consumi di carburante) non sarebbero in grado di spingerli oltre poche miglia dalle coste libiche.

3)   Le navi militari di soccorso, prima di “Mare nostrum” (costo 9.500.000 € al mese), poi di “Triton” (costo per UE 2.900.000 € al mese), ho la convinzione che vengano avvisate con telefoni satellitari, alla partenza dei gommoni, al fine di poter intervenire nel salvataggio dei trasportati. Da sottolineare che le navi militari straniere portano i migranti salvati nei porti italiani e non nei loro porti nazionali!

4)   Coloro che non vengono raggiunti dalle navi militari o da navi mercantili in transito rischiano quasi certamente la vita: i moltissimi raccolti morti in mare lo testimoniano!

 

Parliamo di trasporto aereo

In data 02/05/2016ho consultato il costo dei voli riportati della compagnia Edreams per il giorno 16/05/2016, in modo che chiunque possa controllare quanto di seguito riportato!

Dakar (Senegal) – Milano: min. 227 €, max 269 €;

Abidjan (Costa d’Avorio) – Milano: min. 414 €, max 432 €;

Accra (Ghana) – Milano: min. 432 €, max 531 €;

Monrovia (Liberia) – Milano: min. 567 €, max 1.727 €;

Douala (Camerun) – Milano: min. 452 €, max 475 €;

Freetown (Sierra Leone) – Milano: min. 1.800 €, max 2.346 € ( => il viaggio più costoso !!);

Libreville (Gabon) – Milano: 538 €;

Abuja o Lagos (Nigeria) – Milano: min. 498 €, max 559 € ;

Addis Abeba (Etiopia) – Milano: min. 275 €, max 321 €;

Mogadiscio (Somalia) – Milano 571 €, ma solo per il 17/5/2016;

Djamena (Ciad) – Milano: 313 €.

Nota: non ho riportato i tempi dei rispettivi voli, qualche volta oltre le 24 h, ma sempre molto meno dell’attraversamento delle zone desertiche africane!!

Mettendo insieme quando sopra evidenziato relativamente ai migranti provenienti dalla zona SUB-SAHARIANA é allora legittima una domanda!

Chi sono e perché molti di loro rischiano la vita nell’attraversamento pericoloso, lunghissimo e costoso dell’Africa (banditi, gruppi armati islamisti, strade spesso difficilissime, tempo necessario notevole) quando i costi aerei risultano così modesti??

Ipotizzo alcune risposte!

1)   Si tratta di persone renitenti alla leva, senza documenti perché sequestrati dalle autorità locali, ciò potrebbe essere giustificato dalle giovane età della maggior parte di loro.

2)   Si tratta di delinquenti fuggiti alla giustizia, anche se ipotesi scarsamente probabile.

3)   Molti dei presenti sono arrivati per vie normali e non via mare, utilizzando denaro proprio o di famiglia.

4)   Parte di essi sono strumentalizzati dalle bande islamiste, tipo ISIS o affini, per poter far giungere in Europa, mescolati con loro, i terroristi: questa, ripeto, é un’ipotesi sostenuta da EUROPOL.

5)   Non regge il pensiero che possano essere rispediti indietro all’arrivo negli aeroporti, specie se si dovessero presentare, in regola con documenti di identità, come studenti o turisti e con a disposizione anche solo i soldi risparmiati rispetto al costo di un viaggio via terra e via Mediterraneo (i media continuano a riferire che solo l’attraversamento del Mediterraneo costa loro dai 2.000 ai 4.000 €).

Per finire sono fondamentali i termini da usare!

Migrante: tecnicamente indica una figura in transito, che sta ancora compiendo la sua migrazione.

Immigrato: Tecnicamente è un migrante che raggiunge il paese di destinazione e lì si stabilisce. La categoria degli immigrati include anche quella dei rifugiati (dato che i rifugiati sono quasi per definizione persone che si stabilizzano nella società di arrivo).

Emigrato: è l’immigrato dalla prospettiva della società di partenza.

Migrante economico: questa categoria indica tutte quelle persone, migranti e immigrati, che si spostano per motivi economici.

Migrante irregolare: colui che, per qualsiasi ragione, entra in un paese senza regolari documenti di viaggio. 

Rifugiato: il rifugiato è una precisa categoria giuridica, e si riferisce a una persona a cui è stato riconosciuto, appunto, lo status di rifugiato. Si è cioè accertato, tramite un’apposita procedura, che la persona è stata costretta a lasciare il proprio paese a causa di persecuzioni per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, e che per questo non può tornare nel proprio paese. Questa definizione deriva dall’articolo 1 della Convenzione di Ginevra del 1951. 

Richiedente asilo: è colui che ha presentato domanda per ottenere l’asilo politico, e dunque lo status di rifugiato, in un paese estero.

È evidente che scegliere una parola piuttosto che un’altra è un’azione politica.

Ernesto Johannson

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