Palazzo Ducale, celebrata la Giornata della Memoria per le vittime della Shoah

Il ricordo del dolore, della sofferenza e della perdita dell’innocenza dell’intera umanità ma anche la speranza e la rinascita nella consapevolezza di un riscatto globale a partire dalle nuove generazioni; la cerimonia ufficiale del Giorno della Memoria, tenutasi nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, ha raccolto molte riflessioni e testimonianze tra cui quelle del sindaco Marco Bucci, dell’assessore regionale Ilaria Cavo, del prefetto di Genova Renato Franceschelli e della storica e scrittrice Anna Foa il cui toccante contributo è stato un percorso ampio e profondo.

La celebrazione, unica ricorrenza civile comune a tutti gli Stati della Comunità Europea, ha rinnovato il ricordo della Shoah per commemorare le vittime dell’Olocausto, lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte.

“Questo è un giorno importante e la cerimonia solenne merita di essere vissuta da tutti, soprattutto dai più giovani”, dichiara Sua Eccellenza il Prefetto di Genova Renato Franceschelli, “e non voglio dimenticare il ruolo di Piero Dello Strologo per l’organizzazione di eventi che coinvolgono le scuole. Bisogna ricordare non solamente gli ebrei ma anche gli zingari, gli omosessuali e i disabili; il razzismo non nasce per caso ma i pregiudizi lo fanno esplodere e l’odio nel mondo virtuale condiziona la nostra vita e quella dei nostri ragazzi. La memoria è importante per la pace e la fratellanza ed occorre ricordare questi fatti tenendo vivo il ricordo”.

Stessa commozione da parte dell’assessore regionale all’istruzione Ilaria Cavo :”Porto i saluti del presidente Toti dicendo che le testimonianze sono molto importanti poichè lasciano il segno; la memoria è necessaria affinchè certi fatti non si ripetano più. Nella seduta solenne di consiglio regionale abbiamo ascoltato la testimonianza delle sorelle Bucci che sono sopravvissute perchè si pensava fossero gemelle e vennero usate per esperimenti; la testimonianza di Liliana Segre, venuta qui qualche anno fa, è molto importante perchè disse che dopo l’espulsione da scuola a causa delle leggi razziali le sue compagne di scuola non la invitavano nemmeno più a giocare.

Bisogna capire che non bisogna voltarsi dall’altra parte ed i fatti avvenuti a Livorno qualche giorno fa in cui un 12enne è stato aggredito da alcuni 15enni perchè ebreo sono molto gravi; per capire cosa è stato bisogna ascoltare le testimonianze ed i ragazzi devono essere ambasciatori dei valori della memoria”.

“La frase non c’è futuro senza memoria è per me molto importante e dobbiamo pensare alla nostra storia”, afferma il sindaco di Genova Marco Bucci, “e oggi abbiamo davanti a noi importanti sfide per fare l’Italia del futuro. Bisogna lavorare ma capire il nostro passato ma soprattutto la nostra libertà finisce dove comincia quella degli altri; la cultura della nostra nazione passa attraverso la condivisione ed il rispetto per chi è diverso ma questi valori devono essere parte del nostro dna. E’necessario avere una mentalità che associa lo sviluppo economico e culturale poichè la cultura ha in sè il rispetto del prossimo; questi valori devono essere fondamentali per le prossime generazioni”.

“Vi è necessità di coltivare la memoria e quando si è scelta la data per celebrare il Giorno della Memoria ci sono state discussioni ma poi si è scelto il 27 gennaio, giorno della liberazione di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa”, sottolinea la storica Anna Foa, “e questa giornata deve essere un vaccino contro l’odio. Ero nella pancia di mia madre quando lei era prigioniera e mi sento di dire che negli anni 50 c’è stata poca memoria; Primo Levi ha sempre lavorato per portare le testimonianze nelle scuole con grande buona volontà. Questa giornata non fa sparire l’antisemitismo che in questi anni sta crescendo però le pietre d’inciampo sono importanti per il ricordo di questa tragedia”.

“Per dare un segnale a questa giornata bisogna andare al di là dei fatti e si è arrivati alla Shoah per le condizioni di vita difficili che scatenano paura e odio per chi è diverso”, evidenzia il presidente della Comunità Ebraica di Genova Ariel Dello Strologo, “facendone un perfetto capro espiatorio. Le stelle usate per le manifestazioni contro il Green Pass sono un errore poichè le leggi razziali hanno messo in inferiorità un gruppo di persone perchè nate in un certo modo; i sintomi antisemiti sono in aumento e nonostante il grande lavoro fatto nelle scuole l’immagine dell’ebreo avido è rimasta. Siamo abbastanza preoccupati per questa situazione poichè in molte città europee questi sentimenti sono ancora molto diffusi”.

“Mi piace vedere che si ricordano questi eventi”, ricorda Gilberto Salmoni, “perchè sono stato un anno prigioniero. Allo stato attuale non vedo nessun governante che possa somigliare ad Hitler o Mussolini che permettano di ripetere un simile orrore; sottrarre beni agli ebrei era diventato un affare redditizio ai tempi del fascismo ed in merito agli scontri tra Russia ed Ucraina mi sento di dire che è una situazione che si può regolare”.
“Gli episodi di intolleranza e razzismo sono in aumento e serve attenzione; vi è bisogno di educare e ricordare per non stravolgere la memoria. Occorre conoscere i fatti e le radici dell’antisemitismo con lavori di informazione; i valori della conoscenza civile e della solidarietà devono diventare fondamentali”, conclude il rabbino di Genova Giuseppe Momigliano.

Durante l’evento sono stati premiati gli studenti degli istituti scolastici che hanno partecipato al concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah” e consegnate le Medaglie d’Onore concesse dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani militari e civili ed ai familiari dei deceduti che, deportati o internati nei lager nazisti, siano stati destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.

L’importante riconoscimento sarà conferito a Eugenio Bisio, Angelo Cordano, Sirio Cuneo, Renato Dianti, Mario Sacchetti e Guido Talamazzi. Gli istituti scolastici premiati sono stati il “Giovanni Caboto” di Chiavari, la classe 4a I della stessa scuola e la classe 5a CR della sezione distaccata C. Colombo a Camogli dell’ITTL Nautico San Giorgio. Riconoscimenti sono anche andati agli istituti che hanno partecipato con assiduità alle precedenti edizioni dello stesso concorso: il “Giovanni Caboto” di Chiavari, la scuola primaria De Scalzi–Polacco, l’omnicomprensivo Vallescrivia ed il liceo scientifico ed economico sociale Luigi Lanfranconi.

SELENA BORGNA

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