PADANIA DE SURA- PADANIA DE SUTA

 BERGHEMFEST
PADANIA DE SURA- PADANIA DE SUTA

BERGHEMFEST
PADANIA DE SURA- PADANIA DE SUTA
Bergamo ha accolto, prima degli ultimi vertici sulla “manovra”, un’assemblea di popolo all’ascolto delle intenzioni berleghiste sulla “Manovra” emesse da Maroni, Calderoli, Alfano ed altri che abbiamo dimenticato.
Siamo d’accordo” ha baggianato Calderoli contemplando Alfano, “alla faccia di chi ci vuol male” (i mal volenti sono sempre più numerosi, si dia una regolata).

 

    Naturalmente  non c’era nessun accordo che potesse sopravvivere immutato  più di mezza giornata. Intemerate e irrazionali proposte fuoriuscenti dalle “menti” berleghiste, tese soprattutto a esonerare da pesi effettivi le classi abbienti, quelle che hanno le tasche dove Lui non vuol metter le mani, hanno blindato la manovra passata, malgrado le solite menzogne preparatorie, con il voto di fiducia al silicone. E poi tutti gli altri  del popolo contestatore di che cosa si lamentano, essendo…senza tasche ?

   Per propagandare il verbo leghista i capoccia, dopo le varie manifestazioni penose di miss Padania e simili, hanno pensato di penetrare in uno degli sport più amati, nel ciclismo, inventandosi il “Giro della Padania” con partenza in Liguria (!?). La politicizzazione e strumentalizzazione dello sport è uno dei più biechi ricordi del fascismo, di cui la Lega costituisce un epigono caricaturale, e quindi  non ci meraviglia più di tanto.  Ci meraviglia che si trovino sponsors, organizzazioni sportive e atleti che si appecoronano a simili proposte. Ma, tant’è, nel nostro Paese, la corruzione sistematica del linguaggio e del costume capitanata dai berleghisti   ha mille facce e ne è apparsa ora un’altra.

 

Bisognerà combattere anche su questo fronte per ricuperare dignità allo sport.

Abbiamo intervistato un quivis e populo leghista  bergamasco che era stato all’assemblea sopra ricordata. Tenuto conto dei tempi che corrono abbiamo dovuto faticare alquanto per capire  la lingua del sito, a scanso di farci dare del provocatore italico.

Che ne pensa delle dichiarazioni dal palchetto?”

            “ D’accordo, ha detto il Calderoli, d’accordo  con chi? Cosa ci abbiamo portato a casa ? Sich sach de sòch sèch?  Coi pensionati se la sono presa, come me. Ci ho detto: N’if gna’ ü gna’ u?A gh’n’ô gna’ ü gna’ a’ mé.”

            “Scusi, non abbiamo capito”.

            “Voi siete  italiano e quindi non capite un bel niènt. Ve lo ridico nella vostra  lapa  straniera: Non avete voi nessun soldo? Non ne ho nemmeno io.”

                        “Ma perché, le hanno chiesto dei soldi?”

                        “Chiedono soldi a tutti. Ma noi della Lega ‘an s’è mia barlafüs’.”

                        “Pardon?”

                        “Ah, già  non capite : non siamo mica contaballe!”

                        “Scusi sa, forse non  se ne è accorto, ma guardi che siete al governo con svariati ministri responsabili delle scelte che vi fanno incazzare, quanto a balle poi ne raccontate tante – a cominciare dalla secessione– che a metterle insieme si fanno moltisimi sei sacchi di legna secca (sich sach de sòch sèch).”

            “So a’ me. Ma noi siamo lì perché, al moment buono, ci facciamo lo sgambetto e a’ söl’ostia (Vai a farti benedire- trad. del redattore). Le nostre sono mosse  strategiche,atti politici, non balle in senso proprio.”

            “Scusi, quale sarebbe la strategia?”

“L’è quela che quand i van a la Maresana (potrebbe tradursi: a ramengo) noi ci applichiamo il nostro Statuto e chiamiamo a raccolta tutte le nazioni dell’articolo 2: dal Südtirol a l’Emilia, Liguria, Marche,Romagna,Toscana,Umbria, che, con tutte le altre ( Piemont, Lombardia,Veneto, Friuli ecc.), fan, come Berghem, la Padania de sura.   Con tücc  queli che stan al nord da mas che tre anni (laziali,abruzzesi,campanii,calabresi, pugliesi, siciliani e compagnia – che del sunì a s’bota vià negòt- del porco non si getta nulla-) nas la Padania de suta, come Berghem,  che ci mandiamo a governarla Rosalia Ia sicula albenganese e siamo a post, basta ritocar l’articolo 2. Che poi per Napoli ci facciamo imprestare l’assessor Ciangherotti dalla Rosalia e lü risolve tutti i problemi della spassatura e anche gli altri. Un fiol  benedeto da vescovi e santi. El Papa (che ci abbiamo fatto vedere noi come si fa, col Giovanni) lo lassemo star dov’è che per lü se spènt negòt.”

“Scusi, ma a questo modo vorreste  ricomporre tutto il territorio della penisola !?”.

“E bén, alùra?”

“Questa ricomposizione c’è già stata, caro signor leghista”.

“L’è  mia véra!”

“Sì, è vero, si chiama  ITALIA”.

                                                                        BELLAMIGO

 

 

 

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