Pace, Pace, Pace

Ho provato amiche e amici a comprendere ho studiato a fondo la situazione ma credetemi non riesco in alcun modo a giustificare l’invasione e il bombardamento di uno Stato sovrano, non riesco a non pensare che donne uomini bambini anziani vivono da molti giorni l’incubo della guerra, il rischio di morire sotto le bombe.

Soldato russo in lacrime, una donna ucraina lo sfama e gli presta il telefono per parlare con la mamma

Tutti coloro che fanno analisi finissime, spaccano il capello in quattro per trovare giustificazioni si dimenticano che quelle persone sono gente come noi con i nostri problemi, sono famiglie come le nostre che temono soprattutto per l’incolumità dei loro figli, che sono costretti a dividersi perché le donne e i bambini si possono mettere in salvo, ma gli uomini dai 18 anni a 60 devono restare a difendere la loro terra, ho provato un solo attimo a pensare a quei saluti abbracci baci e pianti, davanti alle porte dei treni con la consapevolezza che si possa correre il rischio di non vedersi mai più, ho provato a mettermi per un attimo nei loro panni ho avuto un brivido lungo la schiena, dovuto al panico e alla tristezza . Una guerra voluta dai potenti non dalla povera gente, e quando inizierà l’attacco da terra, si troveranno con un arma in mano, insegnanti, studenti, gente comune, che non hanno mai visto un mitragliatore in vita loro e saranno costretti a sparare contro un altro essere umano e se non lo faranno la dura legge della guerra, imporrà all’altro magari un ragazzo come loro a sparare e uccidere.
Avete visto nei filmati televisivi quel ragazzino russo fatto prigioniero che piangeva, e che madri ucraine gli hanno fatto parlare al telefono con la mamma, comprendendo che era stato inviato allo sbaraglio da chi comanda, che si trovava lì senza saperne neppure il motivo, in quel momento ho capito che forse abbiamo una speranza e che l’amore per la vita la pace vincerà. Quel ragazzo con la faccia da bimbo poteva essere il figlio di ognuno di noi.

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Io sogno che per una volta prevalga l’umanità, il rispetto per la vita e che tutti gettino a terra le armi rifiutandosi di combattere, lo so sono un visionario ma per costruire una nuova umanità un sentire comune si deve smettere di cercare nemici da sconfiggere da odiare da uccidere, siamo tutti figli della stessa madre, nelle vene scorre lo stesso sangue.
Non mi unisco a chi giustifica, chi attacca, chi sobilla la guerra non ha mai giustificazioni! Imploro tutti i potenti, governanti, chi ha voce in capitolo di sedersi al tavolo della pace e impegni tutto se stesso, affinché le armi le bombe cessino, di provocare la morte, e contemporaneamente, ognuno di noi nel suo piccolo faccia la cosa più bella, per una volta con naturalezza amore per la vita preghi per la pace.
Lavoriamo insieme per un mondo dove la pace, il rispetto, la libertà siano per davvero valori riconosciuti da tutti.
Altrimenti amiche e amici miei sarà davvero la fine.

Roberto Paolino

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One thought on “Pace, Pace, Pace”

  1. Signor Paolino, non so se ha letto il mio commento al suo articolo di domenica scorsa in cui le facevo i miei complimenti per la sua analisi dei tragici avvenimenti della guerra in Ucraina che rischiano di coinvolgere (e che già in parte coinvolge ) tutto il mondo, dunque anche noi. Ebbene, intendo rinnovarle i miei complimenti per questo suo nuovo articolo di cui condivido ogni parola. Io stesso non avrei potuto dir meglio. Quindi, ancora complimenti (è bello non sentirsi soli!). Un cordialissimo saluto da Fulvio Sguerso

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