NOLI – Impianti di telefonia mobile

NOLI – IMPIANTI DI TELEFONIA MOBILE

IN CARENZA DI PIANO

Al Sindaco del Comune di Noli

Ai Consilieri di Maggioranza

Ai Consilieri di Minoranza

Ai membri della Commissione Ambiente e alla sua Presidente

Alla popolazione

OGGETTO:

IMPIANTI DI TELEFONIA MOBILE in CARENZA di PIANO

 Nel limitato tempo a disposizione, data la varietà dei temi in un’assemblea come questa, il “Comitato di Cittadini nolesi per la difesa della salute e dell’Ambiente” preferisce concentrare in uno scritto quanto è emerso dalla problematica della telefonia mobile, ormai arrivata quasi alla fine del suo iter. 

Avevamo chiesto un’assemblea pubblica per dibattere questo importante tema, ma ci è sta negata per “mancanza di tempo” poiché c’è bisogno di accelerare l’iter del nuovo Piano, ed è stata accorpata a questa, generale, senza peraltro darne informazione con una specifica voce sui manifesti, come richiesto. Ci limiteremo quindi alla descrizione dei fatti“perché la popolazione capisca a quali conseguenze possiamo andare incontro. 

Temiamo che  ormai i giochi siano fatti per cui non ci aspettiamo risposte su presunte intenzioni di tutela e tanto meno vogliamo scivolare in quella che spesso è stata definita “polemica”

Questo Comitato, preso atto che la situazione non è esattamente quella presentata in Commissione Ambiente un mese fa, quando il tecnico, redattore del futuro Piano, a precisa domanda se, in attesa di esso, i Gestori avrebbero potuto installare a S.Michele o in v. Defferrari, siti per i quali ci sono domande in corso, rispondeva affermativamente; ma il Sindaco rassicurava che, almeno fino alla fine del suo mandato, non ci sarebbe stata alcuna installazione e dava l’ impressione che la richiesta di Wind su S.Michele non fosse così rilevante, in quanto vecchia.


 Invece è imminente la Conferenza dei Servizi proprio per l’nstallazione della S.R.B Wind su S.Michele, con documentazione pare inoppugnabile e quindi, soggetta, per legge, ad autorizzazione .

 L’Amministrazione non può ignorare che in assenza di Piano, il territorio è vulnerabile e non giudichiamo credibili le rassicurazioni del Sindaco per un periodo limitato – fino alla fine del suo mandato – se ci sono procedure avanzate in corso e, per il prossimo futuro, prevediamo una situazione palesemente condizionata dalle scelte dell’attuale Amministrazione.

 Riteniamo che le stesse Ordinanze promesse dal Sindaco siano facilmente impugnabili, addirittura impossibili, come nel caso di S.Michele, perché lo stesso Comune ha favorito il percorso del Gestore, commissionando alla CRUIE, dell’Università di Genova uno Studio di fattibilità, che ha avuto, com’era presumibile,  esito positivo, proprio su quel sito, contestato fortemente dalla popolazione nel 2007 e non inserito nel Piano adottato dal Comune nel 2008.

E’ significativo che tale incarico, con Delibera di Giunta di aprile 2012, sia stato dato all’insaputa e della Commissione Ambiente e del Comitato, che non solo non sono stati consultati, ma nemmeno informati, se non parzialmente, a cose fatte..

A nulla vale che la stessa Amministrazione rigetti, ora, lo Studio CRUIE perché i valori di campo simulati sono troppo alti; è vero, e le emissioni vanno ad irradiare direttamente Nido, Scuole dell’Infanzia, Elementari, Area giochi, Casa di Riposo, fasce di popolazione da salvaguardare al massimo (anche perché non esiste soglia sotto la quale si possano escludere effetti sanitari per emissioni anche di bassa intensità).  I Gestori però, fanno il loro mestiere e se i valori sono all’interno dei limiti di legge, come in questo caso, chiedono l’installazione: è l’Amministrazione che non deve aprire la strada, selezionando fra i vari siti possibili, proprio il più problematico e contestato da sottoporre ad analisi, considerato il lavoro di informazione del nostro Comitato, l’avversione della popolazione, l’impegno pubblico ad escluderlo manifestato a suo tempo dal Sindaco, seguito da  tanto di lettera di ringraziamento del Comitato. Quindi ci troviamo davanti ad una riproposta, carente di trasparenza, di un sito che tutti consideravamo archiviato. è facile pensare che ciò che non era passato dalla porta è riuscito, silenziosamente, a passare dalla finestra e forse, con un po’ di malizia si potrebbe azzardare che in realtà, il S.Michele non è mai uscito dai pensieri dell’Amministrazione.

La cautela su un sito come il S.Michele, frontale alle Scuole,  è oggi tanto più giustificata quanto più la legge continua, con modifiche varie, a favorire il mercato della telefonia, infatti i limiti di ieri, rimasti tali sulla carta, in realtà, venendo conteggiati sulle 24 ore e non più sui 6 minuti (v.L.221/12, art.14,c.8; conferma del Ministero della Salute del 2012 e di ARPA Piemonte) fanno salire i 6 volt/m. fino ad avvicinarsi a 20, checché ne dica il redattore dell’attuale Piano, ing. Muraglia, col quale non è stato possibile, dopo la presentazione del Piano, avere un incontro, neanche in presenza dell’arch. Riba.

L’attuale situazione è la conseguenza diretta della mancanza di un Piano, unico strumento dato ai Comuni per regolare le installazioni al fine di tutelare il territorio, quello del 2008 non è mai stato approvato definitivamente, ma è stato lasciato dormire per 4 anni,senza modificarlo come richiesto dalla Regione, tant’è che ad oggi non lo abbiamo 


Noli San Michele

Oggi invece, ci troviamo “incastrati” doppiamente, non solo perché prima che venga approvato il nuovo Piano, che  tra l’altro non risponde alle esigenze dei Gestori, passeranno molti mesi e nel frattempo essi  potranno installare liberamente, come prevede la legge, ma anche perché essendo a disposizione uno Studio  ufficiale sul S.Michele, esso avvalora l’idoneità di quel sito dal punto di vista radioelettrico.

Ci chiediamo se i 3200 euro – denaro pubblico – non potevano essere spesi per uno studio sull’intero territorio in vista del Piano e della sua veloce impostazione, invece di agevolare, addirittura mettendogli a disposizione uno Studio di fattibilità, il Gestore. Abbiamo rivolto la domanda al Sindaco il quale ha risposto che così facendo, ha preso tempo. In realtà, invece, si è perso tempo se dopo 4 anni di vacatio, non solo non c’è più  spazio per un’assemblea pubblica, ma abbiamo di fronte conseguenze irreversibili. 

Quanto al rapporto con un’Associazione cittadina come il nostro Comitato, che si è sempre speso per l’ambiente a nome di tutti, vogliamo qui ricordare la Delibera di Giunta di questo Comune, n. 204/12 in cui si afferma:”sembra comunque importante avviare un iter partecipativo che costituisca un’importante apertura di spazi di collaborazione e confronto con la società civile sui pricipali temi dell’agenda politica cittadina“:  rileviamo che non una delle sollecitazioni del nostro Comitato a leggere e confrontarci sui numerosi documenti scientifici che hanno fugato le passate incertezze sulla materia, è stata recepita, non uno dei tanti scritti  mandati al Sindaco, ai Consilieri di maggioranza e Minoranza, nonché alla Commissione Ambiente, che hanno informato e aggiornato sono mai stati degnati di attenzione o di commento. Non solo, come già detto sopra, per l’incarico alla Cruie  non c’è stata informazione e tanto meno consultazione prima di prendere decisioni così vincolanti, legate ad assetti del territorio che hanno connessioni con la salute e  riguardano l’intera popolazione. E’ forse considerato un nemico il Comitato? 

 Eppure gli allarmi sono sempre più pressanti e puntuali da parte di Enti internazionali come l’OMS, lo IARC, l’Accademia di Medicina Ambientale Americana, il Parlamento Europeo; allarmi suffragati da esperimenti di eminenti biologi e medici e da Sentenze di Tribunale. Si presume che Enti come quelli nominati non abbiano tra le loro priorità quella di vendere pannelli schermanti, come è stato insinuato da un Assessore del nostro Comune.

Pertanto, questo Comitato ritiene di essere stato volutamente escluso da quelle forme di partecipazione, collaborazione e confronto che il Comune, come si è visto, ha inserito a parole, nel suo programma

Manifestiamo il nostro sconcerto sia per il merito che per il metodo con cui è stata condotta tutta la questione che temiamo possa avere serie ricadute per il nostro territorio Si corre il rischio di avere molti impianti nella nostra conca, con fenomeni di riflessione amplificatori, come abbiamo sempre detto: ci potranno essere i siti del Piano se verrà approvato, quelli che i Gestori, liberamente, come prevede la legge fino all’approvazione di esso, possono scegliere fin da ora o hanno già scelto. Intanto la Wind è chiaramente orientata su S.Michele e poi, con un mercato in espansione, altri Gestori potrebbero seguirla realizzando quel polo multitelefonico ipotizzato. Inoltre, potrebbero aggiungersi anche le microcelle disseminate qua e là per la trasmissione non tanto della voce quanto dei dati. 

Non c’è che da essere soddisfatti del livello di tutela raggiunto!!!

Speriamo che le nuove generazioni non abbiano a pagare un prezzo troppo alto; nel caso sapranno chi ringraziare.

Noli, 18/12/2013

 Il “Comitato di Cittadini nolesi per la Difesa della Salute e dell’Ambiente”

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