Noli -Danni al civico 14 di via Belvedere

Noli
Danni al civico 14 di via Belvedere
Richiesta risarcimento danni

Noli
Danni al civico 14 di via Belvedere
Richiesta risarcimento danni

 Recentemente uno studio legale ha indirizzato una raccomandata a tutti coloro, siano essi ditte, professionisti, i quali, in un modo o nell’altro sono stati ritenuti coinvolti, hanno avuto a che fare con i danni subiti dal civico 14 di Via Belvedere, una messa in mora e diffida al risarcimento danni. Tra questi il Comune di Noli.

 I fatti: il condominio di Via Belvedere 14 promuove, presso il Tribunale di Savona, procedimento per ATP (accertamento tecnico preventivo) ex art. 696 c.p.c. n° 922/2010 RG.  Il Prof. Ing. Riccardo Berardi, in data  02/08/2010  nominato CTU (consulente tecnico d’ufficio) presso lo stesso Tribunale, redige la relazione che deposita il 30/03/2011.

La relazione di 75 pagine termina :” In conclusione, in relazione all’imprudenza, negligenza ed imperizia dei resistenti e dei terzi chiamati, si ritiene di attribuire, per motivazioni  di natura tecnica:

le principali responsabilità della causa dei danni lamentati parimenti al Committente Z&R s.r.l.; al costruttore Zoppi s.r.l. e al Progettista e Direttore dei Lavori delle Strutture Ing. Giovanni Delfino;

in misura minore al Comune di Noli (SV);

in misura minore al Tecnico redattore della indagine Geologica-Tecnica Esecutiva  Dott. Geol. Giampietro Filippi;

per mancanza di riscontri oggettivi nessuna responsabilità alle Ditte subappaltatrici T.P. Perforazioni s.r.l. e ScavoTer s.r.l.;

nessuna responsabilità al tecnico incaricato della “Relazione di fattibilità geologico-tecnica Dott. Geol. Roberto Garbarinonessuna responsabilità al Direttore di cantiere Dott. Ing. Marco Delfino.

La richiesta quantifica in circa 650.000 € i danni subiti per la parte comune e da 200 a 700 mila €  per quelli di ogni singolo.

Il “tutti contro tutti” legale preannunciato immediatamente dopo la seconda ordinanza di sgombero delle abitazioni dal sottoscritto su Trucioli, quella che  coinvolgeva per lo stesso “delitto” sia chi il danno l’ha presumibilmente causato e  chi invece comunque l’ha subito senza dolo o colpa, offre, con questa istanza, un ulteriore elemento probatorio negativo da aggiungersi alla conduzione fallimentare di questa amministrazione che ci costa ulteriori euro  per spese legali, incaricando obbligatoriamente, ancora una volta, un legale (sempre lo stesso? già consulente?) con quale importo?

Via Belvedede 14

Per intanto, leggendo la perizia del CTU, attraverso la quale il condominio di Via Belvedere 14  risulterebbe legittimato alla richiesta di risarcimento danni anche nei confronti del Comune di Noli, confrontandola con quella dei Periti per conto Villa Introini, dell’Ing. G. Delfino per conto Z&R  e quella per conto della Procura della Repubblica, personalmente rimango disorientato, dal momento che si notano evidenti contrasti nelle valutazioni, comprese e comparate  alle indagini esperite dalla sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Savona.

Semplici domande che, a mio avviso, non avranno mai risposte eloquenti, anzi, verranno infine disperse dal vento malefico della prescrizione. Tante “verità” descritte; quale la vera? A me questa interesserebbe conoscere.  Probabilmente interessa anche all’opinione pubblica nolese e non solo. Perchè tutti, chi più (i disastrati) chi meno,  stiamo soffrendo, pagando fortemente i disagi economici ed ambientali che tale maldestra conduzione ci propina. Tante firme, nessun colpevole.

Nell’occhio del ciclone ormai ci siamo finiti!  Oggigiorno ancora navighiamo nella calma tipica del fenomeno atmosferico, in attesa di prendere atto della decisione di come i nostri amministratori intenderanno uscirne a minor danno.  Per adesso i danni subiti per entrarci sono sotto la valutazione di tutti. Quale sarà lo scotto (marinarescamente parlando: alleggerimento del carico da buttare a mare per salvare la nave) che necessariamente dovremo pagare, noi tutti cittadini residenti, per poter tappare quel buco? Senza considerare per adesso gli altri.

La perizia geologica e rapporto tecnico redatta nel Giugno 2009 dal Dott. Geol. Alessandro Mirenghi e dall’Ing. Enrico Pozzi per confutare l’ordinanza sindacale di sgombero della Villa Introini presso il TAR, viene accolta con conseguente annullamento della stessa. In tale perizia si dichiara che”..non sono stati riscontrati fenomeni di cedimento del terreno di fondazione dell’edificio  e di instabilità del versante e pertanto dal punto di vista geologico la zona esaminata è da considerarsi stabile” – “…non sussistono situazioni di pericolo, al momento del sopralluogo, per l’incolumità delle persone”.

Da notare che il Dott. Geol. Roberto Garbarino, su incarico ricevuto  dal proprietario della villa oggetto di sgombero, riferiva che già dal Febbraio 2009 era evidente l’insorgenza di un danno diffuso, allora riscontrato con biffe in vetro murate a cavallo delle lesioni dal Geom. Bruno Cerruti; il quadro fessurativo è puntualmente descritto dal Dott. Garbarino con restituzioni fotografiche in relazione e, dopo un sintetico inquadramento geo-litologico dell’areale d’interesse, lo stesso esprime poi il proprio parere su cause e possibili evoluzioni del fenomeno, imputandone la responsabilità alle attività, pregresse ed in corso, nel sottostante cantiere operante per conto di Z &R s.r.l.  (stralcio dalla relazione dei Consulenti Tecnici per conto della Procura di Savona).

Altra perizia giurata ed asseverata è quella dell’Ing. Giovanni Delfino, il quale a seguito del provvedimento assunto dall’Arch. R. Riba del Comune di Noli  il 12/10/2009 con diffida alla prosecuzione dei lavori nel cantiere di Via Belvedere, il 14/10/2009 (esattamente due giorni dopo…) attesta “la stabilità del versante, le condizioni di stabilità statico-strutturali dei luoghi sia dell’area di cantiere sia di quella situata a monte dello scavo e che non vi sono fenomeni di dissesto in atto dovuti all’esecuzione delle opere per la realizzazione delle autorimesse interrate di cui all’oggetto”. L’Ing. G. Delfino ha ricevuto richiesta di rinvio a giudizio; udienza preliminare presso il GUP il 7 Luglio 2012 dopo un rinvio di cinque mesi.

 Questa perizia sembrerebbe simile a quella redatta dai periti  A. Mirenghi e E. Pozzi, quella che ha indotto il TAR ad emettere una sentenza che esattamente cinque mesi dopo trovava smentita con una nuova ordinanza sindacale di sgombero in data 16//12/2009, questa volta estesa a quattro edifici, ancora oggi esecutiva.

Il Prof. Ing. Andrea  Del Grosso ed il Prof. Ing. Roberto Passalacqua vengono  nominati quali Consulenti Tecnici il 19/12/2009 dal P.M. Dott. Francantonio Granero presso la Procura della Repubblica di Savona.  La relazione deve rispondere a otto quesiti di natura tecnica.  Per quanto concerne invece le responsabilità dell’evento, i Consulenti ricordano, tra l’altro, che … “Durante lo svolgimento dei lavori sono state inoltre sottovalutate alcune evidenze, prima fra tutte la posizione di alcuni degli edifici rispetto agli scavi e la distribuzione dei primi danni ad essi prodotti che, nel loro complesso, avrebbero dovuto sollecitare ad una maggiore prudenza stimolando alla riconsiderazione delle scelte progettuali”.. .

Infine le Conclusioni della P.G. della Procura di Savona eseguite su ordine del Procuratore della Repubblica così rapportano: ” Dall’esame delle sommarie informazioni assunte e dalla lettura dei documenti acquisiti appare di tutta evidenza che sia i titolari della ditta Z&R s.r.l., sia il Sindaco di Noli erano a conoscenza del dissesto statico degli immobili e delle preoccupazioni avanzate dai residenti anche tramite comunicazioni scritte dei rispettivi amministratori condominiali, fin dalla primavera del 2009, quando venivano riscontrati i primi danni evidenti su alcuni immobili, verosimilmente riconducibili ai lavori di scavo per    la realizzazione dell’autorimessa interrata.  L’amministrazione comunale, nell’immediatezza delle segnalazioni sopra citate e nei mesi successivi all’Aprile del 2009, non adottava i provvedimenti volti ad eliminare i “rischi” per la privata e pubblica incolumità…. Nessun incarico veniva affidato dal Comune a periti e/o consulenti terzi, per verificare la situazione del riferito dissesto.”(Stralcio dalle dichiarazioni finali).

Al termine di tutte queste due indagini ordinate dalla Procura viene chiesto il rinvio a giudizio per otto  persone degli undici inizialmente indagati: Giuseppe Rivarossa, Giovanni Zoppi, Giovanni Delfino, Giampietro Filippi, poi Maurizio Passalacqua, Simona Rosso, Donato Fotia e Roberto Carozzo come rappresentanti delle ditte “Scavoter” e “TP perforazioni”.

Le altre tre persone, inizialmente anche loro indagate, Sindaco Repetto, Vice Sindaco Penner, Arch. Riba, vengono prima stralciati dall’indagine, poi archiviati dal GIP su richiesta del P.M. Questo per il procedimento penale, nel quale il Comune di Noli viene riconosciuto come parte lesa.  A mio avviso giustamente,per i danni subiti dalla comunità.

Ma cosa induce il condominio del civ. 14 a richiedere danni anche al Comune in base alla relazione del Perito Prof. Ing. Riccardo Berardi?   Sono una serie di considerazioni scritte da parte di personaggi, tecnici interessati che saranno oggetto del prossimo intervento domenica prossima su questo blog .

A questo punto, viene quindi da chiedersi come potrà il Comune di Noli costituirsi parte civile nel procedimento penale pendente davanti al Gup di Savona per richiedere il risarcimento del danno civile, essendo nel frattempo sopravvenuta una CTU depositata nel diverso procedimento civile la quale ha testualmente ravvisato una corresponsabilità, seppur in “in misura minore al Comune di Noli (SV)”;

Carlo Gambetta

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