Noli – Cronistoria di box

Cronistoria di box e via Belvedere, ma si tace sullo scandalo dell’ex fabbrica
A Noli abbiamo avuto Niccoli, il medico-sindaco dello sviluppo
Perché chiede le dimissioni di Repetto che ha seguito i “consigli”
Alcuni dei protagonisti sono gli stessi. Chi ha fatto fino ad oggi informazione?

Cronistoria di box e via Belvedere, ma si tace sullo scandalo dell’ex fabbrica
A Noli abbiamo avuto Niccoli, il medico-sindaco dello sviluppo
Perché chiede le dimissioni di Repetto che ha seguito i “consigli”
Alcuni dei protagonisti sono gli stessi. Chi  ha fatto fino ad oggi informazione

La eloquente quanto impositiva lettera inviata al Sindaco di Noli, Ambrogio Repetto, il 19/10/2007 dalla  Società Z&R srl, riprodotta su Trucioli N. 247 del 16/05/2010,offre, ad un cittadino come me, ex Sindaco, attento, per quanto possibile, a certi passaggi, a certe mosse, lo spunto per capire il perché di certe soluzioni.
Questa lettera parte da lontano, ma non troppo per dimenticare. Il 2002, Giuseppe Niccoli  era sindaco.
Oggi, tutto prescritto nel caso ci fosse  da indagare, da parte della Magistratura, su eventuali riscontri anomali dell’epoca: quindi inutile.
Invece Trucioli intende lasciare la sua traccia, fare chiarezza attraverso le considerazioni e le domande che porrò (con risposta ?) sui fatti e circostanze di seguito elencati, alla ricerca delle ragioni ed opportunità delle scelte politiche/urbanistiche  che hanno visto in Niccoli appunto, il grande  animatore propositivo. Proposte ed attuazioni di speculazioni edilizie  dal 2000 ad oggi con Niccoli e Repetto in un modo  o nell’altro corresponsabili nella loro veste politico-amministrativa.

Regione , Provincia, Comune e due Sovrintendenze concertano e pianificano il futuro urbanistico di Noli su proposta del Comune presieduto da Niccoli, tra cui una edificazione di autorimessa interrata per complessivi 170 boxes privati nella zona di Via Belvedere il 10/06/2003.

L’efficienza della Pubblica Amministrazione che, a tamburo battente, (il tempo di battere a macchina e disegnare progetti), con Sandro Biasotti e Franco Orsi , in attuazione del programma, propone una prima asta pubblica il 07/08/2003 andata deserta il 10/09/2003; riproposta  il 22/09/2003, riandata deserta il 28/10/2003. Motivo? Troppo onerosa, poco interessante, non conveniente? Oppure….?

Non essendo un “poliziotto investigativo”, mi guardo bene dall’esprimere pareri. Lascio volentieri ad altri. Domande però si.

Come si spiega il fatto che il 26/11/2003 si conclude la transazione a trattativa privata direttamente con la Società Z&R, con rattifica della Giunta Comunale ? La Società ben nota a Niccoli perché nella precedente sua  Amministrazione ha fornito il materiale (cave estrattive di proprietà Zoppi) per il rifacimento della pavimentazione di Via Colombo (molto, molto discussa…) offre  qualcosa  in più in denaro per l’acquisto dell’area, richiesto nel bando di asta pubblica. Questi i fatti e le date. Sono fiducioso della regolarità delle procedure. Quindi tutto a posto?

Andiamo avanti. Ad un certo punto della lettera, sopra indicata, si legge:….”nel corso delle prime attività di escavazioni dell’area oggetto di intervento si rinvenivano nel sottosuolo reperti d’interesse archeologico di tal che i lavori in parola venivano immediatamente interrotti e “congelati” onde poter espletare i necessari sondaggi in sito e verificare, così, anche la fattibilità delle opere previste nell’accordo di programma ,…..”

Scavi effettuati sotto la regia della Sovrintendenza archeologica, e per mia memoria, durati circa tre anni, con conseguente applicazione del vincolo sulle aree e che obbliga, volendo, una modifica dell’area prevista  dall’accordo. Quindi “accordo”  saltato.

 Scavi archeologici assistiti da personale della Società per tutto il periodo e già oggetto riflessione,da parte mia, su Trucioli. Di conseguenza  la Società imputa alle Amministrazioni  concertative e pianificatrici un “incauto”operato nei procedimenti (come rivedo Totò che  mette in vendita il Colosseo…), senza considerare, però, il suo “incauto” acquisto tanto prevedibile.

Perché ha acquistato comunque? A questo quesito è assai probabile che l’efficienza della Magistratura savonese dia a breve una risposta di giustizia. Resto fiducioso.

Alla luce di quanto la Società ha dovuto sopportare:  danni economici dovuti a tempi lunghi, spese per assistenza con mezzi e uomini “collaborativamente” (che brava… encomiabile…) usufruiti  dalla Sovrintendenza, ulteriori danni destinati ad aumentare  in maniera esponenziale in ragione dell’ipotizzata edificazione dell’autorimessa non più su due  piani, ma su tre piani interrati, che richiederà l’impegno di ulteriori  mezzi  e capitali non “preventivati” dalla Società, tutto ciò detto, solo con l’incremento di quattro boxes (da 170 a 174), la stessa si dichiara soddisfatta?

 Sino a questo momento non ho fatto menzione  degli interventi estremamente onerosi eseguiti dalla Società per cercare di tamponare la frana in atto nel 2009. Quindi, ulteriori spese fuori sacco.

Qualcosa non mi quadra, ed a questo punto non ho difficoltà a chiamare in causa l’ex Sindaco Niccoli. Da sempre medico di base qui a Noli; è stato  per anni socio di un laboratorio di analisi  mediche  di Vado Ligure (inquisito e poi chiuso), persona  che ha sempre dimostrato, con successo, capacità manageriali nel settore edile/immobiliare (anche qualche abuso poi sanato).

Sensibile al dolore altrui, è sempre presente tra il pubblico in occasione dei funerali della nostra gente. Da Sindaco si è permesso di non dire la verità (ipotizzabile nel reato di falso ideologico e da me denunciato, a suo tempo, alla Procura di Savona, all’epoca del procuratore Scolastico) onde fare proseguire una Conferenza dei servizi  riguardante la proposta di  “porticciolo”(così lo chiamavano) Noli/Spotorno.

Operazione da 750 posti barca,82.000 mc.di cemento a terra da affidarsi alla Società Fincosit.

Operazione bocciata nel Novembre 2004 dalla V.I.A. regionale.

Operazione riproposta dalla stessa Società, per 350 posti barca e zero metri cubi  nel 2008, in attesa di (improbabili) sviluppi futuri. L’evidente  differenza (speculativa) tre le due proposte si commenta da sola, e, dimostra  la disponibilità di Niccoli  al potere e di favorire operazioni immobiliari assai poco a vantaggio della nostra comunità.

Ho già scritto anche sull’operazione  di “Liguria 17”, affare poi terminato in “bellezza” da Repetto, senza autosilo. A chi ha giovato? Indice di fabbricabilità per 26.000 mc sottratti al territorio di tutti. Oneri di urbanizzazione  in parte non pagati. Accordi di Programma cambiati in corso d’opera. Solo  Repetto non li cambia per quanto riguarda possibili scambi tra abitazioni con posti macchina in autosilo, da buon esecutore delle scelte del predecessore. Complimenti. Tanto onore!

Volontà superiori? La costruzione di 26 mila mc di minialloggi quali vantaggi ha dato alla comunità in sostituzione dei 18000 mc della vecchia fabbrica refrattari? Quanti nolesi hanno comprato o abitano in quel quartiere? Non credo di sbagliare se affermo “nessuno”. Quanti, invece,dall’esterno hanno investito capitali (non credo proprio risparmi)acquistando da uno a diversi appartamenti? L’economia nolese quale vantaggio ha avuto? Certamente la svalutazione del valore immobiliare sull’esistente in tutti i suoi aspetti.

Queste le ragioni per cui già nel 2004 la “Lista Niccoli” riceveva dalla popolazione il primo NIET (vocabolo di lingua russa usato in modo sprezzante dal Sindaco Niccoli nei confronti di ex comunista in Consiglio Comunale) e confermato nel 2009 alla sua nuova proposta di rielezione  con la lista “Naulum”.

L’opinione pubblica, io per il primo, (anche perché non interessato da tempo alle vicende delle scelte operate in questi ultimi anni) non era a conoscenza della realtà del “pacchetto dei boxes”.

Oggi si può facilmente constatare che tutte  le spese straordinarie sostenute e documentate dalla Società Z&R non possono essere compensate solo  dall’incremento di 4 boxes.

Ed allora mi domando: quanto poteva essere congruo il guadagno d’impresa nel 2002 su 170 boxes? Alcuni venduti da subito sulla carta…con  tanti pettegolezzi a seguire, forse prossimi ad esplodere.

Si sono fatti gli interessi della comunità al 100%? Se l’ex Sindaco Niccoli può provare che tutto è stato da lui predisposto ad esclusivo vantaggio economico della comunità, e ce lo dimostri in un Consiglio Comunale “ad hoc”, quantificando, nel contempo, la previsione del presunto profitto d’impresa, cioè il 20,30,40,50%, SOLO ALLORA  può arrogarsi  lui in persona, il diritto di chiedere le dimissioni del suo successore.

Successore che non ha avuto, questo si, il coraggio di rigettare “una patata marcia” proprio sotto il simbolo di “Noli che cambia”.

Repetto ha avuto l’occasione di cambiare Accordi di Programma in due occasioni nel 2007. Ma non l’ha fatto!!Perchè? Ordini superiori ?   O “consigli sbagliati”( come dice l’Assessore Penner a Uomini Liberi  del 19/05)

Alla luce di quanto detto sopra, temo che l’auspicato e chiarificatore Consiglio Comunale non si terrà mai per  la chiara intesa di non farsi male  tra i due vertici di maggioranza e minoranza. E neanche nella Assemblea annuale prenatalizia organizzata dalla maggioranza, dove, per poter intervenire, devi aspettare sino alle 23.

Questo è quanto era mio dovere comunicare alla “gente di Noli” attraverso l’unico mezzo a mia disposizione, cioè  www.trucioli savonesi.it. E non “su diversi siti internet” come ha scritto erroneamente il giornalista Augusto Rembado su La Stampa”.

Da troppo tempo a Noli non è più possibile fare libera informazione, direi quasi di pari passo con gli anni e le operazioni più oscure della nostra storia recente. Eloquenti, peraltro, le stesse pagine e le firme sul Notiziario ufficiale del Comune.

L’auspicato e chiarificatore Consiglio Comunale non si terrà mai?  Che ne pensa Niccoli?

Proseguirà il successo, con le note capacità manageriali nel settore  edile/immobiliare? 

Ho saputo che sono interessati alle “vicende di Noli” anche alcuni giornalisti di testate nazionali. Attendo con interesse di leggere se hanno scoperto qualcosa di più. Io sono soltanto un cittadino comune che ha cercato, nei suoi piccoli e modesti limiti, di fare il proprio dovere.

Carlo Gambetta

 

 

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