NOLI : Ancora riflessioni sulle operazioni edilizie decise dalla Giunta….

 

NOLI: ANCORA RIFLESSIONI sulle OPERAZIONI EDILIZIE DECISE DELLA GIUNTA nella ex Colonia Monzese e alle Manie – Cosa prevede il PRG? 

NOLI: ANCORA RIFLESSIONIsulle OPERAZIONI
EDILIZIE DECISE DELLA GIUNTA
nella ex Colonia Monzese
e alle Manie – Cosa prevede il PRG?

         Le operazioni edilizie che la Giunta Comunale di Noli, prima di terminare il suo mandato (a primavera ci saranno le elezioni), sta portando avanti con celerità in questi mesi sono veramente necessarie? Porteranno dei benefici per la comunità oltre che ai privati che costruiranno e venderanno (si spera) i nuovi immobili? In miei precedenti articoli su questo blog ho criticato sia l’operazione relativa alle ex Colonie Monzesi che quella più recente delle Manie esponendo i miei dubbi ed anche proponendo iniziative che, invece, potrebbero essere utili per la comunità e per il turismo. Sicuramente per l’operazione relativa alle Colonie Monzesi occorre una variante al piano regolatore, mentre per le Manie, sembra che non sia necessaria in quanto, come già scritto, il progetto presentato utilizza un volume minore di quello previsto nel piano stesso (nel piano sono previsti 33.000 metri cubi mentre l’attuale progetto soltanto 16.000!)


Ex colonia monzese

         In generale il Piano Regolatore Generale Comunale (P.R.G.C.), nell’ordinamento italiano, è definito come uno strumento che regola l’attività edificatoria all’interno di un territorio comunale. È uno strumento redatto dal Comune e contiene le indicazioni sul possibile utilizzo o tutela delle porzioni del territorio cui si riferisce. Pertanto definisce i criteri e le modalità di intervento edilizio in relazione alle varie zone in cui il territorio Comunale viene diviso (centro storico, zone di espansione, zone di produzione artigianale, di produzione agricola, o turistica, zona collinare, ecc…….. ), stabilendo i vincoli e gli standards urbanistici (es. distanze, altezze, volumi, superfici, ecc….) . La redazione di tale piano è un momento molto importante per la Comunità e l’approvazione viene discussa in modo approfondito con un iter laborioso. Nello specifico sono andato a leggere la “Variante integrale al PRGC” del Comune di Noli (approvata con DPGR n. 171 del 15/09/03) e riporto di seguito alcuni stralci di tale Piano Regolatore riguardanti proprio le zone che riguardano la Colonia Monzese, le Manie e le ex Cave:

 “NORME GEOLOGICHE DI VALORIZZAZIONE

ART. 1′ – Zone tipo 1: superfici sommitali dell’altopiano di Le Manie e di Capo Noli, caratterizzate da elevate peculiarità paesaggistiche ed ambientali e da lineamenti geologici, geomorfologici ed idrogeologici tipici di aree carsiche, che le connotano come ambiti fortemente vulnerabili. Necessitano di salvaguardia e tutela assoluta. Sono unicamente

ammessi interventi di valorizzazione ambientale, programmati nell’ambito di una fruizione razionale del territorio, a fini ricreativi,culturali e scientifici

ART. 2′ – Zone tipo 2: scarpate a margine dell’Altopiano di Le Manie,caratterizzate da elevate pendenze e da condizioni idrogeologiche particolari, diretta conseguenza della connotazione di aree carsiche delle superfici sommitali. Necessitano di salvaguardia e tutela come aree di rispetto a contorno delle zone tipo 1
…………………………….
ART. 8′ – Zone tipo 8: aree di ex cava, caratterizzate da condizioni di elevato dissesto idrogeologico ed ambientale. Necessitano urgentemente di un intervento globale di stabilizzazione, sistemazione e recupero ambientale”

          Sempre leggendo il Piano Regolatore vengono esposti quali tipi di interventi sono permessi in tali zone.

Per la Colonia Monzese si legge (art. 16.8. Zona B2.D/T6) è “consentito intervenire mediante Strumento Urbanistico Attuativo di iniziativa pubblica o privata al fine di recuperare o abbattere e ricostruire a fini abitativi e turistico-ricettivi l’intero organismo della ex Colonia Monzese”……ed ancora “sono consentiti interventi di ristrutturazione edilizia con possibilità di ampliamento dell’organismo della ex Colonia Monzese non superiore al 10% della volumetria” ……. ed inoltre il progetto dovrà “prevedere il mantenimento a giardino verde delle aree pertinenziali risultanti libere, oltre alle aree incluse nella zona a standard di interesse pubblico SP3.6, limitando al minimo i percorsi lastricati”.

          Dopo l’approvazione del progetto di Orsa 2000, a fianco della vecchia struttura della Colonia Monzese (che viene  ampliata più del 10% previsto dal PRG), vengono costruite due nuove palazzine dove, invece, il Piano Regolatore prevedeva di mantenere il giardino verde e limitare al minino i percorsi lastricati!!!!! E non ci saranno più le strutture turistico-ricettive ma una casa di riposo ricavata dalla ristrutturazione ed elevazione della vecchia Colonia Monzese e 28 appartamenti nelle due palazzine. Ma la vecchia struttura viene data “chiavi in mano” (come ripetuto più volte in occasione del Consiglio Comunale) perfettamente funzionante al Comune. Ma viene data solo la gestione della casa di riposo o anche  la proprietà dell’edificio? Per quanto tempo viene data la gestione? La Casa di riposo sarà più grande dell’attuale Villa Rosa e, pertanto, i costi di gestione saranno anche più elevati; il Comune dovrà, pertanto, anche valutare come affrontare i maggiori costi.


L’area interessata dal progetto urbanistico delle Manie

         In relazione, invece, alle Manie nel PRG si legge: “è consentita la realizzazione, mediante Strumento Urbanistico Attuativo, di un intervento turistico e residenziale unitamente ad un campo da golf, al quale viene affidato il compito di risanare l’area della ex cava Fornaci di Voze e di migliorare la fruizione di una porzione di territorio di elevata qualità ambientale nell’altopiano delle Manie”. Ed ancora: “il tetto volumetrico di 33.000 mc è da intendere quale soglia massima di volume realizzabile comprensivo di tutti i volumi anche se destinati a servizi la cui ammissibilità dovrà comunque essere verificata in sede di esame del prescritto SUA”.

          Sempre leggendo il PRG si apprende quali sono le “Zone Tipo D”: ex Cava Refrattari, Loc. Fornaci a monte della strada provinciale Voze-Le Manie.  “Le zone di tipo D sono caratterizzate da un marcato grado di dissesto idrogeologico ed ambientale dovuto all’abbandono della coltivazione delle cave, protrattasi per lunghissimi periodi, senza che, alla cessazione dell’attività, sia seguita la sistemazione definitiva delle aree e la messa in sicurezza dei fronti relitti. Inquesta classe sono state censite e segnalate anche le porzioni di territorio soggetti a processi di versantedi vario tipo e di varia pericolosità (Rn e D*), riguardanti sia i fronti rocciosi, sia i materiali sciolti che li sovrastano, secondo cinematismi di crollo, di scivolamento planare, di scivolamento complesso o di colata”.

        Il progetto per le Manie approvato dall’attuale Giunta, invece, a differenza di quello per la Colonia Monzese, prevede un minor volume di quello previsto nel Piano Regolatore con un albergo, un ristorante, appartamenti; non più il golf ma un “polo autdoor” (trekking e bikers). Un albergo, oltre che ad essere costruito, deve poi essere aperto, gestito, deve avere dei clienti!!!! Non penso che la società che ha presentato il progetto (Intercostruzioni srl di Torino) e che costruirà l’albergo di lusso lo gestirà. Spero che si sia pensato anche a questo per poi non avere una struttura che non verrà neppure aperta. Perché prima di costruire un albergo nuovo non si cerca di far ristrutturare ed aprire, dopo anni di chiusura ed in stato di degrado, l’ex albergo Diana? Tale hotel è in pieno centro e sicuramente con più possibilità di avere clienti essendo a pochi metri dal mare e dalle spiagge e penso che sia più “appetibile” che un hotel di lusso sulle Manie (i giovani che attualmente frequentano l’altopiano delle Manie non penso che frequentino certi tipi di strutture ricettive). Speriamo che l’ex hotel Diana non venga trasformato in appartamenti !!!!

            Due domeniche fa, come facciamo di solito con amici, abbiamo fatto un giro proprio dove dovrebbe sorgere la nuova struttura e fatta una bella passeggiata nei prati ubicati dietro la cava (Loc. Landrassa). Ho apprezzato quei luoghi ed ho pensato: qui farei un “parco avventura” (con la mia famiglia la scorsa estate siamo stati in Alto Adige e a Colfosco –vedi fotografie- ce né uno molto bello e di poco impatto ambientale). 

Bambini e famiglie si divertono, passano una giornata diversa; viene realizzata un’area pic-nic con punto di ristoro e partenza per bikers con percorsi e sentieri aperti sia per passeggiate a piedi che con le bici; si organizzano visite con guide, un maneggio, si valorizza il territorio presentando i prodotti 

agricoli del posto con punto vendita a “km 0”. In zona, sia prima a Voze che dopo sull’altopiano, ci sono già ristoranti a sufficienza; di nuovo cemento (con rischi idrogeologici) e seconde case non c’è ne bisogno (penso anche: ma il sistema fognario, già precario, sarà adeguato per le nuove strutture?). Se al “parco” verranno tante persone un piccolo albergo ecologico si potrà costruire dopo!!!

      Riflettete Nolesi……….

Noli, 16 novembre 2013                                   avv. Marco Genta

P.S.

   Ricordate che mi ero occupato del problema della stazione radio sulla collina di San Michele? La pratica in Comune và avanti……sul prossimo numero di Trucioli Savonesi vedremo come

 

 

 

 

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