NOLI

Dedico questo scritto alla memoria di Pierfederico Scipioni
Il verbale non più “secretato”
La collina del (dis)“onore” di Noli? Ecco gli atti ufficiali
Una Caporetto che racconta intrecci, burocrazia, politica degli affari

Dedico questo scritto alla memoria di Pierfederico Scipioni
Il verbale non più “secretato”
La collina del (dis)“onore” di Noli? Ecco gli atti ufficiali
Una Caporetto che racconta intrecci, burocrazia, politica degli affari

 Noli –  Poco meno di un anno fa ci lasciava Pierfederico Scipioni.   Il 12 Novembre 2010 ho voluto ricordare la sua personalità di Vice Sindaco, scrivendo di lui su Trucioli del 13 /11/2010.   Terminavo, ancor più coinvinto oggi: ” Abbiamo operato per ricostruire la vita e la dignità del territorio a servizio di tutti, per l’interesse di tutti i residenti”.  L’ho definito”uomo d’onore”   perché non posso dimenticare, ad esempio, uno scontro politico/urbanistico con un suo capo di partito provinciale che cercava interessi speculativi sul territorio, da lui respinti.

Il fatto raccontatomi, non mi meravigliò più di tanto. Perché?  Semplice: era figlio di una signora commerciante da una vita, con la sua arguzia; era figlio di un Maresciallo dei Carabinieri, da cui ha assorbito il senso dell’onore e dell’onestà. Lo scritto di oggi lo dedico a lui, amante e praticante speleologo. Lui, più di me, avrebbe capito di cosa si trattava.  Agli amici lettori attenti, ricordo solo che questo documento pubblico mi è stato rifiutato in prima istanza perché “la conoscenza personale”, motivazione per accedere agli atti, non  è “giuridicamente  rilevante” (vedi Trucioli del 02/10/2011).

Voi ed il sottoscritto dovremmo , di conseguenza, rimanere ignoranti…in materia.  Ed invece…     Vi invito a leggere il più attentamente possibile la prima fase della “Caporetto” di Noli.

 Oggetto: Verbale della Commissione Tecnico Provinciale – Settore Difesa del Suolo –  Servizio Demanio ed Affari Amministrativi – del 15 Marzo 2007.

  Ordine del giorno–  Richiesta di ridefinizione della classe di suscettibilità al dissesto per messa in sicurezza e sistemazioine finale dei fronti  principale e secondario della ex cava “Fiumara”.    Richiedente:   Liguriadiciassette S.r.l. – (Relatore: Dott.ssa Olivieri).

Il Comitato, dopo ampia discussione in cui i vari membri hanno espresso il loro parere tecnico, prende atto della proposta  del Presidente Ing. Paliotto che così si può sintetizzare: “Premesso che l’intervento di bonifica in oggetto si configura come una sistemazione a scala di versante di dimensioni assai rilevanti  che per sua natura (condizioni geolitologiche ed  ambientali) e tipologia di intervento (ampio utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica) non presenta casistiche di riferimento consolidate e, comunque, tali da poterne trarre elementi certi di confronto in ordine ai possibili scenari comportamentali nel medio e lungo periodo.  Constatato che, in linea generale, la specificità e significatività dell’intervento, nonché la sua collocazione, legittimano l’uso di soglie di attenzione superiori alla norma, che devono necessariamente tradursi  nell’adozione di criteri cautelativi sia in relazione alle parametrizzazioni geotecniche da utilizzarsi, sia nella definizione dei possibili scenari evolutivi di tutte le cinematiche possibili, sia sull’entità dei monitoraggi da attivarsi pre e post opera.

A seguito del sopralluogo eseguito in data 1 Marzo 2007 dal Comitato Tecnico, nel merito, emergono le seguenti osservazioni:

 

  – la zona di ciglio del versante, ancorchè disgaggiata e parzialmente rimodellata e pur in   presenza di reti in aderenza, evidenzia dinamiche di possibili limitati crolli e distacchi delle porzioni più superficiali dell’ammasso roccioso. 

Il progressivo sblocchettamento della roccia  può andare ad eliminare piccole colate di detrito che assumono significato vista la sistemazione  geometrica  della parte sottostante di pendio (elevatissima pendenza) ed il gradiente di quota tra la zona di distacco ed il piede del versante;  per la sistemazione della parte mediana del pendio si è intervenuto esclusivamente con tecniche di ingegneria naturalistica (graticciate) che sono suscettibili di eventuali progressivi deterioramenti della capacità di stabilizzazione  nel tempo; in tal senso, al verificarsi di fenomeni meteopluviometrici intensi, è ragionevole prefigurare possibili rapide perdite di funzionalità delle strutture stabilizzanti con conseguente innesco di tipici fenomeni di erosione-colata. 

 – la sistemazione a verde dell’area oggetto di intervento è consistita in interventi di semina di specie erbacee e messa a dimora di piantine di specie arboree ed arbustive. Dette semine hanno avuto un certo successo solo nelle zone più piane sul ciglio delle graticciate, mentre la maggior parte dell’area presenta copertura erbacea molto discontinua e rada, per cui non esiste una efficace protezione della superficie del suolo dall’impatto della pioggia e dai fenomeni conseguenti di erosione superficiale e ruscellamento.  Le piantine di alberi e arbusti messe a dimora si presentano di altezza compresa tra 20 e 80 cm e, al momento attuale non danno alcun contributo al consolidamento  ed alla protezione del suolo dove sono messe a dimora. Considerato che sono state impiantate su un suolo successivo a movimentazioni e totalmente privo di profilo pedeologico e quindi anche di humus, prive anche di impianto di irrigazione, appare evidente, che occorreranno parecchi anni perché  esse possano raggiungere dimensioni e conformazioni, sia della parte aerea sia della parte ipogea, tali da offrire una qualche protezione al suolo stesso.  Le sistemazioni dell’area principale di cava non sono ancora completate nella zona  oggi  di cantiere nella sua porzione occidentale che si presenta priva di sistemazione a verde. La sistemazione dell’area di cava più piccola ad est dell’area principale non è completata. 

 Alla luce di queste considerazioni si deve constatare la permanenza di condizioni favorevoli quantomeno all’innesco di possibili fenomeni di dissesto a cinematica veloce, di difficile modellazioine preventiva, che, seppure localizzati, possono determinare un quadro di rischio residuale non pienamente compatibile, allo stato attuale, con la prevista localizzazione di unità abitative in aderenza al versante in oggetto. Pertanto, così come già previsto a progetto e nel certificato di collaudo statico delle opere strutturali di monitoraggio e come già evidenziato nel verbale della seduta di CTP del 14/12/2006 si prescrive

  La verifica della tensione nei tiranti strumentati con celle di carico con cadenza trimestrale per tutto l’anno 2007 e successivamente con cadenza annuale e comunque sempre dopo eventi  eccezionali come sismi e gravi eventi meteorici; 

 – la verifica degli inclinometri con cadenza trimestrale per tutto l’anno 2007 e successivamente con cadenza indicativamente annuale e comunque sempre dopo eventi eccezionali come sismi e gravi eventi meteorici;  

 – riverifica statica ed eventuale ritesatura dei tiranti se i valori delle letture si discostano del 5% dai valori letti ad opera collaudata;   

 2  Dovrà essere garantita la corretta esecuzione e la manutenzione di tutti i presidi antierosivi, delle opere secondarie e di una adeguata sistemazione a verde, con particolare riguardo alle opere di regimazione idraulica delle acque di scorrimento superficiali e relativo recapito.

 3  L’attività di monitoraggio e controllo di cui sopra, la verifica ed il mantenimento della corretta funzionalità e staticità di tutte le opere, anche quelle minori, si intende oggi a carico del soggetto richiedente l’autorizzazione o comunque di suoi aventi causa a qualsiasi  titolo.  Dovrà, inoltre, essere prevista la realizzazione delle opere di messa in sicurezza sia dirette che indirette.  Dovrà anche essere prevista l’integrazione del Piano di Protezione Civile che riguardi il controllo ed il monitoraggio costante delle misure strutturali per la protezione dai futuribili fenomeni di dissesto anche superficiali”

Con le considerazioni e le prescrizioni di cui ai punti precedenti…visti… 

IL PRESIDENTE del CTP mette ai voti la sua proposta di approvare la riperimetrazione così come da richiesta prot. n. 531 del 22/01/2007 con le prescrizioni di cui sopra. 

Voti favorevoli N. 7 . Astenuti N.4      Contrari – nessuno-

 Le astensioni sono così motivate:

 Astenuto  – A – ”  Per quanto citato in premessa, ritengo che non sia possibile allo stato attuale definire una specifica classe di pericolo o suscettività che, per contro sarebbe definibile se fossero già ad oggi valutate sul progetto tutte le necessarie opere/presidi atti a scongiurare il predetto grado di pericolo o criticità rilevato da questo Comitato”.  

Astenuto  – B – e – C –  ” Con riferimento a quanto riportato nel parere, valutate le condizioni di criticità presenti, permangono problematiche tecniche circa la possibilità di definire una specifica classe di pericolosità atta alla riperimetrazione in oggetto. Inoltre in considerazione delle attività di ricerca in corso avviate dalla Regione Liguria e che hanno come oggetto la “Definizione di linee guida di approfondimento sulle frane per la riperimetrazione e la zonizzazione areali a differente grado di pericolosità”, gli scriventi ritengono opportuno chiedere un chiarimento alla stessa Regione Liguria sui ncaratteri di valutazione da adottarsi in casistiche simili a quelle in oggetto. “

   Astenuto – D- ” In considerazione delle osservazioni verbalizzate relative al sopraluogo del 01/03/2007, e considerati gli interventi che si sono susseguiti nella seduta odierna del Comitato, il Dott. …… ritiene che non esistano le condizioni per accettare le riperimetrazioni richieste.  Comunica pertanto, in merito alla richiesta di riperimetrazione da Pg4 e Pg3b  a  Pg3b  e  PPg2   di astenersi dalla votazione”.

Maledetto Paperinik del 09/10/2011,  mi hai anticipato?   Ad esempio sulla “Collina del disonore” (lato Nord = Liguriadiciassette;  lato  Est = Z&R, entrambi S.r.l.!!!)     A buon intenditor poche parole….per adesso. 

Se avete letto attentamente, prossimamente vedremo insieme chi sono i cittadini “citrulli” di turno: se la popolazione nolese, oppure solo quelli che hanno acquistato da Liguria 17.     Noi cittadini di Noli, per il momento, con “Noli che cambia“, abbiamo acquisito da Liguria 17: galleria (gocciolante) e strada interna chiusa.   Opere che servono esclusivamente una zona privata e, mi consta , non abbiano pagato oneri di urbanizzazione e da oggi sono a carico della comunità.    Primo tempo della partita Liguria 17 (allenatore Niccoli, in seconda Repetto & 2 Co.)  contro  Citrulli Nolesi:  UNO a ZERO. 

Alla prossima, con tante constatazioni e domande.

P.s. Il tecnico che ha firmato la richiesta per conto di Liguria 17  è il Geologo Dott. Filippi Gian Piero, nel 2007  Assessore alla Protezione civile della Provincia, collega dell’Ing. Paliotto Enrico, Presidente del C.T.P. 

Il verbale, con le necessarie prescrizioni riportate  e che costituisce parte integrante degli atti di piano, non è stato votato dal Dott. Filippi  -assente- dalla predetta riunione di Giunta: la Numero 46 del 10/04/2007.

Scusate il groviglio burocratese del mio scritto. Per ora devo affidarmi a questo materiale. Ma cosa sta emergendo, lo dubitavo, speravo di aver torto. Qui non si tratta di rivangare nel passato, semmai le conseguenze future che ricadranno sulla nostra comunità. Alla prossima puntata.  

Carlo Gambetta

16 ottobre 2011

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