Noli

Dopo il “civico 18”, richiesta danni del “civico 14”. Sono 15 le parti in causa
Comune sotto accusa del perito del tribunale
Noli, nuova doccia fredda per la frana di via Belvedere
Pubblichiamo le 75 pagine e foto della perizia del prof. Berardi

Dopo il “civico 18”, richiesta danni del “civico 14”. Sono 15 le parti in causa
Comune sotto accusa del perito del tribunale
Noli, nuova doccia fredda per la frana di via Belvedere
Pubblichiamo le 75 pagine e foto della perizia del prof. Berardi
 
Noli – Un’altra batosta per la frana di via Belvedere. Una terza perizia del consulente tecnico del Tribunale civile di Savona è categorica. Tra i responsabili degli ingenti danni provocati dallo sbancamento del costruendo parcheggio interrato, su area comunale (ex stazione ferroviaria, zona archeologica di San Paragorio), ci sono il committente ( Z&R), il costruttore (Zoppi Srl), il progettista e direttore dei lavori delle strutture (ing. Giovanni Delfino).

In misura minore il Comune di Noli ( ha rilasciato i permessi a costruire ed inizialmente ‘scagionato’ dalla stesso perito); il redattore dell’indagine geologico-tecnica, Giampietro Filippi. Nessuna responsabilità, sempre per la perizia di natura tecnica, va attribuita alla T.P. Perforazioni srl, alla Scavoter, al tecnico incaricato della ‘relazione di fattibilità’, Roberto Garbarino; al responsabile del cantiere, ingegner Marco Delfino.

CAUSA PROMOSSA DAL CIVICO 14

Questa volta non va in scena la cronaca assai nota del “civico 18 di via Belvedere” che per primo si era mosso ed attraverso i suoi legali aveva ottenuto un sequestro cautelativo per un ammontare di 10 milioni di euro nei confronti di Zoppi e soci. Non si tratta neppure del responso del perito della Procura della Repubblica di Savona. Tutti documenti che Trucioli Savonesi ha cercato, in passato, di mettere a disposizione dei suoi lettori (vedi archivio Noli), per dare un’informazione completa, forse scomoda per alcuni, per altri addirittura da combattere con l’arma della delegittimazione.

Un piccolo blog di volontari con la tradizione di non farsi intimidire, non tirare la volata a nessuno, non raccogliere pubblicità a pagamento per evitare condizionamenti di ogni sorte, privi di scheletri negli armadi, né ‘obblighi di riconoscenza’, oppure ricattabili.

Chi ha interesse a leggere e sapere cosa accade a Noli, pur con i nostri limiti ed errori, potrà continuare a seguirci. Altri potranno non cliccare, risparmiarsi le cronache, le testimonianze di questo libero strumento informativo.

COMPATTEZZA DELLA SQUADRA REPETTO

E’ un’altra doccia fredda – anzi una nuova preoccupante notizia per la comunità nolese –, per la giunta di centro sinistra del sindaco Ambrogio Repetto, sostenuto dal Pd, Rifondazione comunista ed indipendenti. Giunta designata nel giugno 2009 (vedi la presentazione su La Stampa).

Il primo cittadino di Noli ha recentemente indicato con una lettera a Trucioli ricca di commenti, ma priva di contenuti e risposte concrete nel merito dei problemi, il loro (maggioranza consiliare) buon esempio emerso nell’ambito dei due mandati “… di compattezza, unità di intenti e di vedute, ampia condivisione delle scelte ed il coinvolgimento di tutti gli eletti…” (in consiglio).

Il centro sinistra (bis) di Repetto nessuno può pensare sia la causa di tutte le problematiche, del fardello di magagne, della pubblica amministrazione di Noli che Carlo Gambetta ha spesso documentato, senza smentite, o querele, unitamente ai noti ‘cadeaux’ alla città del sindaco Pino Niccoli.

Ambrogio Repetto

Magari un pizzico di umiltà in più, di trasparenza, di saggezza, buon senso, lungimiranza, non guasterebbe. Soprattutto per il futuro dei nolesi.

Gambetta, a proposito della brutta pagina di via Belvedere ha ripetuto alla noia e a volte in solitudine: in Comune avrebbero dovuto riflettere bene prima di prendere certe decisioni che rischiano di far pagare all’intera comunità danni spaventosi. L’ex sindaco democristiano che non scrive per candidarsi a potenziali ‘poltrone’, ha martellato aspramente quella che lui ritiene la follia del Comune di coinvolgere sullo stesso carro (con ordinanze di Repetto) chi ha causato il danno ed i danneggiati, le vittime. Aveva subito denunciato il rischio di una guerra senza fine del ‘tutti contro tutti’.

E purtroppo è quanto sta accadendo. Lo documentano gli atti legali e giudiziari. I tempi lunghi della giustizia. I nodi intanto vengono al pettine e nessun cittadino può augurarsi che oltre alla “verità tecnica” di oggi, domani arrivi la ‘verità giudiziaria’ attraverso la quale il Comune, le casse pubbliche, potrebbero soccombere. Dover pagare danni milionari, tali da ipotecare i futuri bilanci, le già magre risorse pubbliche.

Corresponsabili magari in concorso con società che non sarebbero in grado di far fronte a tutte le spese. Alle prese tra concordato preventivo con i creditori e il fallimento. A rimetterci di più, in tale caso, sarebbe chi non può fallire (in pratica), cioè il Comune di Noli. Chiamato a rispondere in solido.

Tra l’altro, la nuova mazzata arriva inattesa. Lo stesso sindaco Repetto, con malcelata soddisfazione nel corso di un consiglio comunale – citato da Trucioli nei primi mesi 2011- aveva informato il ‘parlamentino’ che il Comune era stato ‘scagionato’ da ogni responsabilità, nell’ambito della causa promossa dal civico 14; i media locali avevano scritto.

ORIGINI DEL CONTENZIOSO IN TRIBUNALE

Cosa è accaduto? Si è cantato vittoria prima del tempo? La sequenza di fatti. Gli inquilini del civico 14 di via Belvedere hanno promosso davanti al tribunale un’azione civile di responsabilità di parte, per ‘culpa in vigilando’.

L’impresa che ha avviato la realizzazione dei 174 box interrati, prima su due poi su tre piani, nell’ambito di un’iniziativa di parcheggio (denominata A2 del piano comunale, ma priva di data rimarca il perito, portava la firma Cattaneo-Castellari); l’impresa, dicevamo, poteva non sapere dello stato franoso dell’area. Il Comune, invece, aveva ricevuto diverse raccomandate. E ancora: che dire delle perizie geotecniche che devono essere allegate al permesso a costruire? Tesi ovviamente di parte, del civico 14.

A chiarimento, nella prima causa (proprietari del civico 18) davanti al tribunale civile, i legali hanno ricorso ad una diversa procedura prevista dal codice civile. Hanno citato l’impresa titolare che, secondo legge, ha su di se l’onore della prova; dimostrare di non avere colpa dei danni causati.

E infatti la ditta sostiene di aver operato esclusivamente sulla base di quanto gli era stato sottoposto ed approvato dal Comune di Noli.

I lettori potranno leggere quanto è stato messo a disposizione di tutte le parti in causa (quindici) e puntare l’attenzione sulle conclusioni finali delle 75 pagine e 28 di allegati (vedi….), a firma del prof. ing. Riccardo Berardi di Genova nell’ambito del procedimento ex articolo 969 cpc- 922/2010, con l’incarico di predisporre la relazione di consulenza tecnica d’ufficio dal giudice monocratico, Luca Fadda.  

Il civico 14 (caseggiato verde) danneggiato dalla frana

CONCLUSIONI SULLE RESPONSABILITA’

A pagina 74-75 della relazione si legge: “In conclusione, in relazione all’imprudenza, negligenza ed imperizia…si ritiene di attribuire, per motivazioni di natura tecnica, le principali responsabilità della causa dei danni lamentati, parimenti al committente Z&R, al costruttore Zoppi srl, al progettista e direttore dei lavori delle strutture, ing. Giovanni Delfino; in causa minore al Comune di Noli, al redattore dell’indagine geologico-tecnica esecutiva, dott. Geol. Giampiero Filippi.

Per mancanza di riscontri oggettivi nessuna responsabilità alle ditte subappaltatrici T.P. Perforazioni srl e Scavoter. Nessuna responsabilità al tecnica incaricato della relazione di fattibilità geologica tecnica, dott. Geol. Roberto Garbarino. Nessuna responsabilità al direttore del cantiere ing. Marco Delfino”.

 

Lo studio-documentazione del CTU, Riccardo Berardi, comprendeva tra i quesiti posti le opere di scavo eseguite, le condizioni di terreno a monte del cantiere dove si trovano gli stabili danneggiati, la sussistenza dei danni e la loro riferibilità all’imprudenza, negligenza, imperizia con attribuzione e quantificazione delle rispettive responsabilità.

Il 14 gennaio 2011, era stata presentata la prima relazione che – ripetiamo – scagionava il Comune. E’ successo che, secondo procedura, i consulenti tecnici delle parti in causa ( civico 14 compreso) hanno presentato, alla luce di quanto scritto da Berardi, ulteriori note tecniche ed osservazioni conclusive.

Non solo, lo stesso CTU scrive nelle conclusioni (potrebbero in teoria non essere neppure le ultime) che ha potuto acquisire anche la perizia-consulenza depositata presso la Procura della Repubblica nell’ambito di un procedimento penale sulla frana e sui box di via Belvedere. Sono pendenti le richieste di rinvio a giudizio del Pm.

Il 29 aprile le parti compariranno nuovamente davanti al giudice civile per proseguire nell’iter processuale.

LA GRAVISSIMA CARENZA PARCHEGGI

CREA DANNI ALL’ECONOMIA CITTADINA

A Trucioli continuano a pervenire e-mail di cittadini e turisti che segnalano la gravissima situazione di carenza parcheggi pubblici. In pratica tra l’area della ex stazione ferroviaria e via IV Novembre (altra grana in corso), Noli si ritrova priva di circa 300 posti auto. Oltre ad una trentina (chiusi) per l’ultimo smottamento che ha lambito il parcheggio di Liguria 17.

Un ‘buco’ di queste proporzioni, di posti auto, induce i clienti che affittavano alloggi stagionali, a disdire o rinunciare alle vacanze a Noli, per orientarsi verso altre località. Lo confermano agenzie immobiliari e proprietari di immobili.

Serpeggia, inoltre, un diffuso malumore tra i titolari di seconde case (e residenti), costretti ad una vera e propria caccia al parcheggio, al ‘tesoro’. Con i vigili che devono fare il loro dovere e non possono sempre voltarsi dall’altra parte, in particolare nei fine settimana.

Ad essere colpito è tutto il comparto ricettivo-alberghiero, commerciale, esercizi pubblici.

Un’emergenza senza precedenti per Noli, con aree-sosta ricercatissime, date in affitto. Lo stesso Comune di Noli dispone di due zone che concede in affitto anche mensile in un caso, a doppio posto nell’altro: sei entrate, per 12 vetture. In pieno centro.

Ma restano centinaia e centinaia coloro che a Noli non trovano parcheggio, nonostante mettano in atto spostamenti notturni. Un problema già acuto, diventato esplosivo. Con i mass media locali piuttosto disattenti e distratti.

R.T.

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