News online dai Comuni

Rubrica settimanale/ News online dai Comuni e notizie dimenticate
Varazze sbucano sottotetti, mentre il segretario Pace chiede danni
A Cairo tutte le erogazioni (con sorprese) della giunta
Finale:delibere e condanna del Tar. Ignorata proposta di Ferrari?

 Rubrica settimanale/ News online dai Comuni e notizie dimenticate

Varazze sbucano sottotetti, mentre il segretario Pace chiede danni
A Cairo tutte le erogazioni (con sorprese) della giunta
Finale:delibere e condanna del Tar. Ignorata proposta di Ferrari?  

Savona– In questa puntata alcuni atti pubblicati all’Albo Pretorio online dei Comuni di Varazze, Cairo Montenotte, Finale Ligure.

Comune di VARAZZE 

La Provincia di Savona ha annullato un  Permesso di Costruire
nel Comune di Varazze, illegittimamente posto in essere 

 Il tutto parte con l’approvazione e il rilascio di Permesso di Costruire n. 42436 del 23 agosto 2007 a Giorgio Busatto e Virginia Battoglia, dal Segretario Generale, in qualità di Dirigente del 4° Settore – Area Edilizia Privata del Comune di Varazze, con l’applicazione in maniera erronea delle disposizioni di cui alla legge regionale n. 24/2001. 

Le opere realizzate: due nuove unità immobiliari mediante la trasformazione dei locali sottotetto con la sopraelevazione della copertura dell’immobile residenziale plurifamiliare sito in Piazza Caterina n. 5.

Di fatto, non trattandosi di ristrutturazione edilizia bensì di nuova costruzione  in quanto risulta essere un ampliamento effettivo di una preesistente che ha comportato un notevole aumento della volumetria e del limite massimo delle altezze interne, in palese contrasto con le disposizioni sia del SUG (Strumento Urbanistico Generale) che della Legge. 

Nelle considerazioni è indicato: 

 -al punto 3 “Il mancato reperimento degli spazi pubblici previsti a termini di legge la cui realizzazione risulta illegittimamente elusa con il rilascio del titolo abilitativo a danno della collettività a nulla valendo la procedura di monetizzazione che risulta espletata esclusivamente per gli spazi privati (pertinenziali) ed in quanto tali non riconducibili agli standard urbanistici dovuti;”

 –al punto 4 “Il principio di imparzialità previsto dall’art. 97 della Costituzione Italiana secondo cui l’azione della Pubblica Amministrazione non può essere faziosa e deve perseguire gli interessi colettivi e non quelli dei singoli privati evitando qualsiasi forma di parzialità nei confronti dei singoli soggetti ;”

 -al punto 6: “La tenuta considerazione degli indirizzi giurisprudenziali secono cui l’annullamento d’ufficio dei titoli abilitativi illegittimamente assentiti è finalizzato allo scopo di ricondurre la Civica Amministrazione al rigoroso rispetto della normativa vigente in materia urbanistico-edilizia, da cui risulta implicito l’annullamento;”. 

Nel rapporto istruttorio n. 14437 del 14 febbraio 2011, allegato “A” al Decreto Dirigenziale di annullamento del Permesso di Costruire n. 42436 del 23 agosto 2007, si legge: “… trattandosi di effettivo ampliamento di un edificio plurifamiliare che ha dato origine a due nuove distinte unità residenziali di superficie e volumetria complessivamente pari a mq. 278,25 e mc. 566,10 a fronte di un locale adibito a mero sottotetto non accessibile (è stata infatti ampliata e modificata la scala interna con rampe e pianerottoli) e come tale privo di volumetria e delle necessarie condizioni di abitabilità e/o funzione accessoria alle unità abitative in origine presenti; comportando, altresì, la modifica e la sopraelevazione in maniera non uniforme della originaria copertura attraverso: la creazione di terrazzi a pozzetto e l’apertura di nuove finestre nelle falde, la variazione delle quote di gronda e di colmo con conseguente notevole aumento delle altezze medie interne tali da eccedere il limite massimo di mt. 2,30  imposto dalla richiamata L.R. n. 24/2001, ovvero…”. 

Il Decreto Dirigenziale è firmato dal Responsabile del Procedimento Rita Bergero.

(Leggi il Decreto Dirigenziale)

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Ricorso al Tribunale di Savona – Sezione Lavoro – del Segretario Generale Dott. Antonello Pace. Il Comune si costituisce.
A rischio di pagare una somma esorbitante?
(Deliberazione Giunta Comunale n. 162 del 9 novembre 2011)

 A seguito del ricorso presentato al Tribunale di Savona – Sezione Lavoro – dal Segretario Generale Dott. Antonello Pace, il Comune di Varazze ha deliberato di costituirsi, conferendo ampio mandato all’Avv. Pier Giorgio Coppa, dello studio legale del prof. Avv. Lorenzo Acquarone.

Nel ricorso viene chiesta che la maggiorazione della retribuzione di posizione, prevista a suo favore in conseguenza della direzione del Settore IV (edilizia-urbanistica), venga calcolata sull’allineamento stipendiale (“galleggiamento”) anziché col criterio della maggiorazione che precede il galleggiamento.

Non solo, viene anche richiesto il non corrisposto allineamento stipendiale col dirigente del Settore III° per il periodo in cui resse l’area dell’edilizia privata.

L’incarico era stato conferito al Dott. Antonello Pace “oltre dieci anni orsono” (?) e la richiesta viene richiesta anche per gli arretrati, nei termini prescrizionali quinquennali.

Nella delibera si legge: “Rilevato che l’ingente somma (?), al di là della sua debenza o meno, è tal da compromettere gli equilibri di bilancio, per cui è necessario costituirsi in giudizio per far valere le ragioni dell’Amministrazione”

D – Perché non è stato precisato il numero di anni da quando è stato conferito l’incarico di Segretario Generale al Dott. Antonello Pace anziché scrivere “oltre dieci anni”?

Quanto richiesto nel ricorso, non poteva essere concordato (se dovuto) già  all’atto del conferimento dell’incarico?

Perché nella delibera non è stata indicata la data di presentazione del ricorso al Tribunale di Savona?

E’ successiva alla data in cui il Dott. Antonello Pace ha rassegnato le dimissioni nelle mani del Sindaco Giovanni Delfino da Dirigente responsabile ad interim del settore urbanistica, mantenendo il ruolo di Segretario Generale?

Constatata la situazione anomala in atto in cui l’Amministrazione è citata in giudizio dal proprio Segretario Comunale, ci si domanda: resta compatibile una serena collaborazione?      

 

(Leggi… la deliberazione) 

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 Comune di CAIRO MONTENOTTE 

Nel 2010 erogati provvidenze di natura economica per euro 683.829,31 

Nell’Albo beneficiari provvidenze di natura economica erogate nell’anno 2010, su un totale complessivo di euro 683.829,31, le somme maggiori erogate sono state:

 euro 258.059,68 per integrazione retta delle prestazioni residenziali.

euro 66.069,51 per sostegno locazioni 2008 (erogazione 2010),

euro 63.450,00 per inserimenti lavorativi,

euro 63.300,00 per attività sportiva,

euro 60.433,10 per attività sociale,

euro 52.576,00 per affido familiare; 

nel mentre le somme minori erogate sono state: 

euro 100,00 per attività scolastica,

euro 130,00 per servizi cure o prestazioni sanitarie,

euro 216,50 per servizio trasporti,

euro 2.050,00 per attività culturale,

– euro 3.490,40 per attività sociale/culturale. 

Altre somme erogate: 

euro 32.037,66 per alloggi,

euro 31.937,66 per servizi alla persona,

euro 14.636,00 per integrazione del reddito familiare,

euro 13.050,00 per buoni pasto e buoni spesa,

euro 6.906,00 per integrazione retta per centri diurni e/o asili nido

euro 1.886,80 per servizi scolastici.

Alcune somme sono state erogate a:

Unicef – Roma: Biglietti natalizi 2009 euro 935,20 e biglietti natalizi 2010 euro 855,20,

Aned Savona: euro 500,00,

Legambiente Lombardia: euro 200,00,

Find The Cure – Loano: euro 100,00,

Girobio – Colle V. Elsa  per ospitalità atleti e staff c/o Scuola Polizia Penitenziaria: euro 5.000,00,

Caritas Diocesana – Acqui Terme: euro 500,00.

(Leggi …Albo beneficiari)

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Controllo attività edilizia mese Settembre 2011

Solo un rapporto riportato nell’elenco

 

Nella comunicazione obbligatoria mensile inviata dall’Ufficio Segreteria in data 20 Ottobre 2011:

 

– Alla Procura della Repubblica c/o Tribunale di Savona

– Al Presidente della Provincia di Savona

– Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – Direzione Generale del   Coordinamento Territoriale tramite l’Ufficio Territoriale del Governo di Savona, è riportato il seguente rapporto: n. 3 – prot. 8703 del 25 marzo 2011.

Responsabile dell’abuso è indicato Giacobbe Carlo Cesare, proprietario, c/o Casa di Riposo Bormioli di Altare.

Nella colonna della descrizione opere abusive si legge: “Realizzazione di fabbricato in totale difformità dalla Concessione Edilizia n. 14/293/ter del 10 marzo 1984 … in località Fonga – Foglio n. 34, mappale 34.

 

Realizzazione dei seguenti manufatti in assenza di titolo edilizio e paesistico ambientale:

 – – – – –

R – E’ citata una Concessione Edilizia rilasciata nel 1984: oltre 27 anni fa!

Al catasto terreni il foglio 34, mappale 34 risulta essere: bosco misto cl. 1 mq 18.636.

Nel rapporto non sono indicati: l’Organo che ha comunicato gli illeciti edilizi, la data e il numero dell’Accertamento Tecnico. Perché?

 

Curiosa è la data del 25 marzo 2011 riportata nella segnalazione, indicata nell’elenco dei rapporti ricevuti e dei provvedimenti emessi nel mese di Settembre 2011.  

Sicuramente un errore, poiché nella comunicazione dell’Ufficio Segreteria è scritto: “… si comunica che nel corso del mese in oggetto indicato (Settembre 2011 ndr), mi sono pervenuti i rapporti e le segnalazioni... come da elenco allegato.” e quindi con data di settembre e non di novembre 2011.

Infatti, i dati del mese di novembre saranno pubblicati nel mese di dicembre 2011.  

(Leggila comunicazione) 

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Comune di FINALE LIGURE

Il Tar Liguria condanna il Comune – Debito fuori bilancio di euro 5.343,60 

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 91 del 10 novembre 2011, oggetto: Riconoscimento debito di fuori bilancio ex art. 194 c.1 lett. a) D.Legisl. 267/2000.

 Il 28 settembre 2002  Thaon Zaniboni Maria Grazia e Garda Esusebio  avevano presentato ricorso al TAR Liguria con richiesta di annullamento decreto emesso dal Comune di Finale Ligure in data 16 maggio 2002, recante immissione in possesso aree occorrenti per realizzazione lavori con richiesta di risarcimento danni.

La Giunta comunale con propria deliberazione n. 40 del 3 aprile 2002 aveva dapprima riapprovato le opere da realizzare per il completamento di Via Castelli e successivamente aveva disposto l’immissione nel possesso dei terreni, con esproprio.

Con atto depositato il 19 novembre 2002 uno dei difensori degli originali ricorrenti chiese il rinvio a data da destinarsi la trattazione della domanda cautelare proposta.

Con atto depositato il 19 maggio 2010 si è costituito in giudizio il signor Enrico Ceccato, successore a titolo particolare degli originari ricorrenti, in quanto parte della nuova strada insiste sul terreno oggi di proprietà del ricorrente, chiedendo di accogliere la domanda proposta.

Il TAR Liguria, con sentenza del 4 novembre 2010 ha condannato l’Amministrazione comunale di Finale Ligure al risarcimento del danno subito dal ricorrente e al pagamento delle spese di lite sostenute dai ricorrenti pari a 4.000 euro oltre a IVA, cpa e contributo unificato, per un totale di euro 5.343,60.

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R – Durante la discussione del punto all’Ordine del Giorno erano usciti dall’aula consiliare gli Assessori Luzi Umberto, Massazza Gianmario, Viassolo Nicola.

 

Il Presidente del Consiglio comunale, dopo un breve intervento dell’Assessore Fugardo Giorgio per illustrare l’argomento trattato, apre la votazione. Presenti 16. Esito della votazione: favorevoli 16.

 

Nel contempo aveva chiesto la parola l’Assessore Giovanni Ferrari Barusso  e ha dichiarato: “Scusate, chiedo un secondo se possiamo sospendere un secondo il Consiglio Comunale per vedere come fare, cioè se fare un emendamento, perché mi segnalava adesso la Segreteria che c’è un refuso, un errore già in più nella deliberazione, quindi non so, Segretario Generale, come vuole procedere, come… cioè come procediamo, come …….”.

 

Sembra (dalla delibera) che la richiesta dell’Assessore è rimasta senza alcuna risposta. Eppure la segnalazione è chiara: “… c’è un refuso, un errore già in più nella deliberazione, …”. Perché è stato ignorato? C’era o non c’era l’errore?    

(Leggi …la deliberazione) 

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In vendita 3 immobili di proprietà comunale – Due gare andate deserte

Indetta terza gara con riduzione prezzo a base d’asta

Determinazione Dirigenziale n. 303 del 14 novembre 2011, a firma Ing. Marco Delfino, oggetto: Alienazione n. 3 immobili di proprietà comunale – approvazione bandi di gara.

Gli immobili in vendita mediante trattativa privata sono:

 1-locale commerciale ubicato in Finale Ligure – Via Garibaldi 29, piano terra, Foglio 40 mappale 227 Sub. 18 – Categoria C1 – Superficie Lorda mq 122,8 – Superficie Netta mq 102.

Bando d’asta: 400.000 euro

 2- locale ubicato in Finale Ligure – Via Brunenghi 162, piano terra, Foglio 28, mapp. 146 sub. 3 – Classe 1 – Categoria C/3 – Superficie lorda mq 124,38 – Superficie netta mq 98,80 – Consistenza mq 96.

Bando d’asta: 200.000 euro

 3-piccola porzione del fabbricato sito in Finalborgo – Piazza Milite Ignoto – Foglio 38, mappale 134 sub. 3 Categoria B/2 – Superficie lorda mq. 15,84 – Superficie netta mq 9,01.

Bando d’asta: 45.000 euro

R – Nel primo bando d’asta i prezzi indicati erano: immobile di cui al punto 1: 490.000 euro; immobile di cui al punto 2: 225.000 euro; l’immobile di cui al punto 3: 45.000 euro.

Da visure catastali online: l’immobile indicato in Via Garibaldi 29 risulta la Partita soppressa, con successiva indicazione in Via Garibaldi 29 – Foglio 40, mappale 225 sub. 13 (anche questa soppressa) e sostituita con Partita 2676 – Via Concezione, piano 1 – Foglio 40, mappale 227 sub. 13 – Categoria: A/3 Classe: U – Consistenza: 5 vani;

confermati i dati dell’immobile di cui al punto 2;

l’immobile di cui al punto 3, con i dati catastali Foglio 38, mappale 134 Sub. 3, è indicato in Finale Ligure – Piazza Milite Ignoto – zona 2 – Categoria B/1 – Classe U – Consistenza 904 mc – Partita 1003818.

Qualcosa non quadra, salvo l’immobile di cui al punto 2.

 

Sono giusti i dati identificativi degli immobili indicati nella deliberazione in oggetto o quelli del Catasto – Agenzia del Territorio della Provincia di Savona? 

Potevano essere questi i motivi della richiesta di breve sospensione del Consiglio Comunale da parte dell’Assessore Giovanni Ferrari Barusso?

Probabilmente no poiché i numeri confermano che all’atto della votazione con l’esito di 16 voti favorevoli (quindi all’unanimità) lo stesso ha votato a favore. 

Se confermati i dati da noi rilevati a catasto online, risulta evidente che la deliberazione in oggetto deve essere ripresentata corretta in Consiglio Comunale e posta a nuova votazione.

Comunque sarebbero opportune eventuali rettifiche nel merito (ben lieti di pubblicarle) per una doverosa informazione trasparente ai cittadini finalesi.

Restiamo in attesa.

(Leggi …la determinazione Dirigenziale)

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Nella prossima puntata alcuni atti pubblicati all’Albo Pretorio online dei Comuni di Savona, Albisola Superiore, Varazze.

Gilberto Costanza

email: gilberto.costanza@alice.it

 

04/12/2011 – Trucioli Savonesi n. 318

 

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