Nèura un nuovo magazine d’arte contemporanea

Nèura
E’ un nuovo magazine d’arte contemporanea, ideato e creato da Anna Castellari, Silvia Colombo, Sonia Cosco, Roberto Rizzente.

Nèura

Nèura è un nuovo magazine d’arte contemporanea, ideato e creato da Anna Castellari, Silvia Colombo, Sonia Cosco, Roberto Rizzente, quattro giovani che hanno deciso di creare una sinergia  d’intenti e di azioni, attraverso un progetto editoriale, nato dalla passione e dai loro percorsi professionali in qualità di giovani giornalisti, curatori di eventi, storici d’ arte contemporanea. La linea editoriale di Nèura consiste nell’uso critico della ragione, nello spirito informativo e nell’amore per l’approfondimento

Nèura è recensioni alle mostre e agli eventi, interviste agli artisti, articoli di approfondimento, appuntamenti da non perdere.

Nèura esce ogni giovedì, potete leggerlo sia on line su www.neuramagazine.com sia scaricando il pdf e per capire meglio di cosa si tratta, vi lasciamo alla lettura dell’Editoriale n. 0.

Editoriale n. 0

Ogni storia ha un inizio. Bene, la nostra parte dalla fine. Siamo quattro giovani grafomani che si sono conosciuti nella redazione web di una rivista d’arte e che hanno deciso di costruire qualcosa insieme, di gettare un punto di vista, proprio, in mezzo a tanti. Punto.

Allo stesso modo, pezzo dopo pezzo – ognuno proveniente da una testa diversa –, siamo riusciti a dare vita a Nèura, un progetto che si mostra da solo, o quasi. Ecco il perché delle presentazioni ufficiali.

Il nome viene da Silvia Colombo e vuole essere meno complicato di quanto possa sembrare. Il primo criterio di scelta si è basato sull’esclusione della parola ‘arte’, con l’intento di darle (solo apparentemente) meno importanza, relegandola al sottotitolo. Il secondo punta il dito su un acronimo, che si scioglie con ‘Non È Una Rivista d’Arte’: il richiamo è un omaggio al celebre Ceci n’est pas une pipe di Magritte e quindi a una contraddizione in termini.

Infine, nel complesso, il termine Nèura intende riappropriarsi dell’ambito cognitivo, dell’amore per la riflessione e per il commento critico – fatto dunque con ragione di causa.

A un messaggio di questo tipo non poteva che affiancarsi, in simbiosi perfetta, un’immagine raffigurante una testa. La scelta iconografica gioca una parte importante nella riconoscibilità della testata, ne siamo ben consci. Così, Anna Castellari ha pensato di contattare l’ottimo artista genovese Cristiano Baricelli, che ci ha gentilmente concesso di utilizzare una delle sue opere, Ictus, un lavoro che sembra costruito ad hoc per la nostra rivista: visionario, surreale e al tempo stesso estremamente realistico. Il risultato è un logo che fa breccia in chi ama l’arte, o almeno così ci pare.

Restava da definire il campo della riflessione. Di riviste ce ne sono tante. Tutte parlano di tutto. I generi si contaminano, le geografie si complicano, gli artisti si fanno nomadi, eretici, avventurieri. Noi volevamo essere diversi. Una classificazione, al giorno d’oggi, suona sterile, azzardata, inutilmente erudita. È lecita dopo, non prima. Per questo Roberto Rizzente ha pensato di uscire dallle griglie della necroscopia, scommettendo sulle rappresentazioni contemporanee dell’arte. Che sono due, essenzialmente: le politiche e le estetiche. Senza dimenticare il servizio ai lettori, naturalmente.

Ed ecco, allora, le tre sezioni in cui è articolata Nèura.

Nèura è FIATO D’ARTISTA, l’estetica raccontata, le interviste agli artisti, le recensioni alle mostre e agli eventi. Il titolo di questa sezione è un eufemismo che rimanda alle provocazioni di Piero Manzoni. Nèura legge, ascolta, vive l’arte e si sintonizza sulle frequenze della contemporaneità per dare fiato – appunto – alla creatività che gira intorno a noi.

Nèura è una panoramica sulle iniziative a livello istituzionale, le problematiche, le novità, gli interventi degli addetti ai lavori, ma soprattutto su come ci piacerebbe fosse la ‘pratica’ dell’arte. A tutto questo è dedicata la sezione EUNOMIA, che – Sonia Cosco cercava una parola antica ma non pesante, musicale ma autorevole – vuole essere un auspicio al ‘buon governo’ dell’arte.

Nèura è NEURASTENIE, ovvero le news – a cadenza settimanale – sull’arte intorno a noi, i vernissage meno frequentati o i più frequentati, gli appuntamenti creativi da non perdere, le mostre e gli eventi scelti attraverso un #hashtag, un tema che cambia per ogni uscita del magazine, uno sguardo in picchiata dallo smart della provincia al big della metropoli.

Volevamo diventare una voce e tante teste. Metteteci la vostra. Noi siamo fuori, ogni giovedì.

La Nèuraredazione

Anna Castellari vive tra Pordenone e Milano. Ufficio stampa di una piccola casa editrice, appassionata di illustrati, ama i libri e la leggerezza dell’arte. Apprezza, in particolare, la land art e in generale, l’arte legata alla natura, inserita in un contesto preesistente. La affascinano la fugacità e l’estrema transitorietà delle opere all’aria aperta.

Silvia Colombo, storica dell’arte contemporanea, dottoranda in museologia, è maniaca della scrittura, feticista di Andy Warhol, legge Amélie Nothomb e divora telefilm fino all’intossicazione. Gravita attorno a Milano ma vorrebbe avere la valigia sempre pronta per partire (con una colonna sonora perfetta).

Sonia Cosco, giornalista con in tasca una laurea in filosofia, lavora nell’editoria, organizza eventi culturali e ogni tanto pubblica romanzi e racconti. Adora la sindrome di Stendhal e passeggiare tra i caruggi di Albissola Marina (dove abita).

Roberto Rizzente, marchigiano naturalizzato milanese. Giornalista e critico teatrale suo malgrado, è un videoartista e praticante filmmaker, devoto a San Bergman e San Tarkovskij, Santi Conrad e Dostoevskij, con in più il bernoccolo dei viaggi e delle esplorazioni a tutti i costi.

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