L’UMARELL SMARRITO CHE GIOCA COL FUOCO

Dai giornali:
L’Italia sorvegliata speciale. Nel governo tutti contro tutti.
I partiti rischiano giocando col fuoco.
Debito e tasse. L’Ue scuote l’Italia.
Palazzo Chigi preoccupato per il ritardo delle Camere sul piano nazionale di riforme.
Draghi incassa lo stop al Patto di stabilità ma sul Ricovery è alta tensione.

Al Quirinale, dove pure non dormono sonni tranquilli, ogni ipotesi di crisi di governo è valutata come lunare. Non solo perché siamo dentro la peggiore crisi internazionale del secondo dopoguerra, ma anche perché per l’Italia significherebbe mettere a rischio la tenuta sui mercati.
Valdis Dombrovskis: Il governo deve limitare la spesa, in autunno nuovo esame sui conti Il congelamento delle regole non è un liberi tutti, i fondi europei saranno condizionati al rispetto degli obiettivi su riforme e investimenti.
Matteo canta e balla alla festa del Milan ma c’è chi lo contesta.
Accordo appeso a un filo. Palazzo Chigi punta sulla sponda centrista.
Divisioni anche nel centro destra. L’ala liberista di Fi non vuole le barricate.
Il leader del Movimento sembra intenzionato a non mollare.

Salvini festeggia lo scudetto del Milan

Ma Draghi (e alle sue spalle Mattarella) sperano che Conte e Salvini si rendano conto in tempo che rimettere in discussione la tradizionale collocazione internazionale dell’Italia vuol dire scherzare col fuoco.
Ormai lo scontro tra i leader à arrivato al redde ratione: Enrico Letta mette all’angolo Matteo Salvini, che “ha superato il limite e ora bisogna chiarir, perché la Lega è diventato un partito di opposizione”
Tutti contro Salvini. Levata di scudi bipartisan contro la missione in Russia. La replica: non è sicuro che vada, sconcertato dagli insulti.
L’invito di Calenda: “Lascia agli adulti queste cose e vai a baciare il caciocavallo”.
Meloni atlantista scarica l’alleato. “Evitiamo crepe nell’Occidente”. Sulla guerra si trova spesso alleata col Pd, ma la possibilità di fare un governo insieme ai dem “non esiste” giura “Voglio governare con il centro destra”,
Conte-Draghi. Scontro finale. I grillini preparano per il 21 giugno l’assalto al premier sulle armi. Il leader M5S frena sulla crisi di governo: non causerò incidenti.

2016 – Salvini a Mosca

Intervista immaginaria a un umarell:
Signor Umarell, come sta?
E come vuole che stia in questo Paese allo sbando, dopo la finta pandemia e ora con questa finta guerra buona soltanto per i fabbricanti di armi e per i trafficanti di uomini?

Finta pandemia? Finta guerra? Ma non legge i giornali? Non guarda almeno la televisione?
Me ne guardo bene: i giornalisti sono tutti venduti e alla televisione fanno solo propaganda, anzi, pubblicità.

Ma allora come fa ad informarsi?
Non si preoccupi, ho i miei canali fidati: Tik tok, Instagram, Byoblu.
Va bene, ma sentirà pure parlare di profughi ucraini (per tacer degli altri)!
Non me ne parli, abbiamo già tanti problemi a casa nostra che ci mancano pure quelli degli altri. Ma lo sa che sono arrivati illegalmente milioni di stranieri e ne sono stati respinti e rispediti a casa loro meno di uno su mille?

Li ha contati?
Sono dati del Ministero degli Interni. L’invasione continua senza freni.

Se lo dice lei! Continua a chiamarla invasione? Se fosse tale non crede che bisognerebbe sparare loro addosso come fanno gli ucraini con i russi?
Eh, magari! Così ci penserebbero due volte prima di sbarcare!

Dunque lei non ha pietà per gli ultimi e gli indifesi?
Senta, quelli che lei chiama gli ultimi e gli indifesi sono proprio quelli che vanno a ingrossare le fila della malavita: spaccio di droga e prostituzione. Dobbiamo accogliere anche loro?

Come giudica la ministra Lamorgese?
Non mi faccia scadere nel turpiloquio! La ministra Lamorgese è debole con i forti e debole con i deboli con il risultato che dobbiamo difenderci da soli.

Il Ministero Luciana Lamorgese

E il Governo?
Ah, lei allora mi vuol provocare? Le sembra un Governo questo o la banda Bassotti? Alla Presidenza del Consiglio ora c’è un modesto funzionario di banca gonfiato come una mongolfiera piazzato a palazzo Chigi dalle euroburocrazie su mandato americano, uno che nessuno ha mai eletto, tramite un compiacente compiaciuto Mattarella e che, come suo capolavoro politico , ha portato l’Italia in una guerra che non ci riguarda e che anzi ci danneggia, non fosse per altro perché ci ha fatto perdere uno dei nostri principali partner commerciali e l’ultimo residuo rimasto di turismo di lusso.

Mi scusi, signor Umarell, guardi che Draghi e Mattarella, insieme a Papa Francesco, sono gli unici italiani che godano all’estero di una stima indiscussa; inoltre, so che lei vorrebbe subito una bella crisi di governo al buio e correre a elezioni anticipate; già, ma per votare chi? Berlusconi nuovo salvatore della patria? Se no chi, me lo sa dire? Riguardo alla guerra, che cosa doveva fare l’europeista e atlantista Draghi? Fare parte per se stesso infischiandosene dell’Europa, degli Usa e dell’Ucraina? A parte altre considerazioni, con che faccia, dopo aver lasciato agli altri sporcarsi le mani, oserebbe poi partecipare ai negoziati di pace a guerra finita (perché prima o poi questa dannata guerra dovrà pur finire)? Quanto al turismo di lusso degli oligarchi, beh, pazienza!

Un momento, il turismo di lusso è il meno. Noi dipendiamo dalla Russia per le forniture di gas e di petrolio, non possiamo tagliare completamente i ponti con lei. Quanto al dopo Draghi, chiunque sarà meglio di lui.

Riguardo alla nostra dipendenza dalla Russia per il gas e per il petrolio, è vero. Infatti è anche per questo che questa orrenda guerra deve finire il più presto possibile. Riguardo al dopo Draghi Dio non voglia che sia di nuovo Draghi, così come dopo Mattarella abbiamo avuto di nuovo Mattarella.

Fulvio Sguerso

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