L’ultimo saluto a Salvatore Gallo

ALBISSOLA MARE/ Fotoservizio Silvio Fasano
Ecco le 38 immagini dell’ultimo saluto
 Il giorno dell’abbraccio a Salvatore Gallo

ALBISSOLA MARE/Fotoservizio Silvio Fasano 
Ecco le 38 immagini dell’ultimo saluto
Il giorno dell’abbraccio a Salvatore Gallo

Albissola Mare – Ciao, amico mio”. Mercoledì, 22 febbraio, poco più di un centinaio di persone  non hanno voluto mancare al ‘personale ciao’ al fotografo più popolare di Savona e del comprensorio, con la sua intensa attività vissuta negli ultimi decenni del secolo scorso.  Nel 1971 quando iniziò la ‘missione’ al Secolo XIX, c’era un altro concorrente nel mondo dei media locali, Gino Ferrando. Ma il ‘rè’, il ‘simbolo’ del giornale allora più popolare e più letto di Savona e provincia (fino a 27 mila copie vendute in edicola), il ‘trono’ apparteneva a Salvatore Gallo. Nell’immaginazione popolare Il Secolo XIX era lui. In strada accadeva di ascoltare: “Gallo mi raccomando scrivi le cose giuste”.

Non c’era politico, pubblico amministratore, pubblico funzionario, dipendente dello stato, appartenente alla magistratura, alle forze dell’ordine, detenuto, operaio di fabbrica che non lo conoscesse. Un formidabile vantaggio per il quotidiano dei liguri, per il cronista che doveva svolgere la sua la professione: ascoltare, raccontare, descrivere, informare.

 Ebbene se i colleghi della carta stampata non sono mancati all’ultimo appuntamento con Salvatore, tra le ‘cosiddette’ autorità locali e provinciali, una sola presenza: Piero Santi, assessore in Provincia, consigliere comunale, da tempo memorabile timido abituè della redazione del Decimonono. Come lo era il presente, alle esequie, ex sindaco di Noli, comandante Carlo Gambetta. Assenti il ‘potere’, la politica, le istituzioni, gli ex. La famiglia ha ricevuto una decina di telegrammi. Vanno citati quello di Luciano Pasquale, presidente Carisa, della Camera di Commercio e direttore dell’Unione Industriali e del presidente della Coldiretti, Calcagno. Poi cittadini comuni, alla stregua di quanti hanno presenziato alla cerimonia funebre, officiata dal parroco  don Adolfo Macchioli.

Non hanno avuto evidentemente riscontro, richiamo alle coscienze, le due pagine che hanno dedicato Il Secolo XIX e La Stampa, con ricordi ricchi di pathos, aneddoti, da parte di Luciano Angelini che è stato amico e condirettore del Secolo XIX (in chiesa e all’uscita del feretro non ha retto alla commozione), di Marcello Zinola,  autorevole segretario del sindacato giornalisti della Liguria, il corrispondente Giovanni Vaccaro. Il giorno del funerale, ancora sul SECOLO, l’articolo a firma di Mario Muda che del giornale è stato vice direttore, annunciando la presenza  di “decine di colleghi, centinaia di amici per l’ultimo saluto al popolare ‘ Gallone’, decano dei fotografi savonesi e uno dei simboli della storia de Il Secolo XIX che si è spento all’età di 84 anni, lasciando la moglie Luisa Carletti, il figlio Angelo, la nuora Michela e il nipote Edo”.

E La Stampa, con … “Il mio saluto a un maestro” …di Gianni Chiaramonti (fotografo e fratello di Sandro, lo storico ‘capo’ dell’edizione ligure del quotidiano tornese); il servizio-ricordo di un quasi veterano Claudio Vimercati.  Tutte pagine che riproponiamo (vedi… ) per documentazione perenne nel pianeta internet, alla voce Salvatore Gallo.

Insomma neppure la “campana” dei cronisti più autorevoli, conosciuti, influenti che hanno seguito i casi più eclatanti della cronaca cittadina (dalle bombe di Savona, allo scandalo delle Ammiraglie, al ciclone Teardo, al giallo-tormentone di Gigliola Guerinoni)  è riuscita a fare da richiamo. Spronare  alla mobilitazione per rendere omaggio a Salvatore che lungo le strade cittadine non faceva un passo senza che qualcuno lo chiamasse, lui rispondeva “Ciao, amico mio”. E accadeva: “Gallo, chi è questo…?”  Risposta: “Come faccio a ricordare tutti”.

 

Salvatore Gallo, tuttavia, ha vissuto gli ultimi anni nel dimenticatoio, lontano dai riflettori.  A 80 primavere, tenuto conto che i media l’avevano ‘trascurato’, un cittadino chiese a Trucioli Savonesi una cortesia. Per noi un dovere. Pubblicammo cosi sul numero 188 del 15 febbraio 2009 (vedi….) l’articolo dal titolo: “Ottanta candeline e tanti ricordi. Auguri Salvatore, mitico fotografo. La vita di Gallo senior, il più popolare personaggio della cronaca savonese della strada”. Seguì una telefonata, poi una seconda con Gallo senior. Ecco una frase annotata nel taccuino: “…Mi hanno cacciato dal giornale, ma ricordati che bisogna sempre perdonare e guardare avanti. Non serbo rancore anche se si sono dimenticati di me…e ci sono rimasto  male…Ho sofferto…”.  

Il suo cenno ad un episodio: “Ricordi quel pomeriggio a Bardineto, l’aereo precipitato sulla montagna, tre ore di arrampicata con carabinieri e vigili del fuoco, gli scatti alla carcassa, i due cadaveri carbonizzati. La discesa, il ritorno col tuo amico che guidava il trattore. E una volta in paese, al Piccolo Ranch, la scoperta della macchina  fotografica senza rullino. Mi ero sentito male, la tua disperazione e alla fine l’aiuto di….che ci ha consegnato il suo rullino scattato per servizio, per la magistratura….Il cuore in gola…Era finita bene.”.

Salvatore Gallo, sostituito al Secolo XIX, da Fabio Frosio, tra i presenti alle esequie, come Flavio Bellugi, il giovanissimo aiutante, all’epoca, anche di Angelo Gallo, che a volte sollevava il papà, in particolare quando fu costretto a letto e a riposo causa infarto.

Salvatore,al giornale era a disposizione 7 giorni su 7,  giorno e notte, quasi sempre era il primo a ricevere la chiamta degli “amici centralinisti”; è rimasto nel cuore, nei ricordi di tanta gente che neppure immaginiamo. Come  quella donna anonima che, il giorno dopo i funerali, ha telefonato alla vedova…”Lei non mi conosce, non potevo essere in chiesa, volevo soltanto dire che il fotografo Gallo  è stato un grand’uomo, ha salvato la vita a mio figlio…grazie”. Ha chiuso la comunicazione.

 

Come abbiamo ricordato anche su Uomini Liberi (vedi….con ‘Ciao Salvatore…ti abbiamo ricordato e rispettato, sei nel cuore di tutti i savonesi’), non è questa l’occasione della retorica, della demagogia, degli esami di coscienza.

 

Il sodalizio siculo-savonese “Luigi Pirandello”, presieduto dal notaio Enzo Motta,  il 28 marzo 2009, aveva premiato la famiglia Gallo per i cinquant’anni di impegno nel documentare in foto e video i luoghi, la vita di savonese, senza dimenticare i legami con la città natale e la Sicilia, terra d’origine.

Quel premio ‘Nord-Sud’ è stato per Gallo e i congiunti un bellissimo, apprezzato regalo. Almeno una riconoscenza vera, sincera e che gli era ‘dovuta’. Da tutti.

 

R.T. 

26 febbraio 2012 

LE IMMAGINI E LE PRESENZE IL GIORNO DEI FUNERALI


Il giornalista Marcello Zinola (foto Fasano)

 
 

Il figlio Angelo Gallo e la vedova Luisa (foto Fasano) 

 
 

La famiglia Gallo, il nipote Eddo  (foto Fasano) 

 

Da sinistra il fotografo Gianni Chiaramonti, il giornalista Giò Barbera, il fotografo Flavio Bellugi e il giornalista  Tarcizio Mazzeo (foto Fasano) 

 

La troupe di Rai 3, a ds. il giornalista Tarcisio Mazzeo

 

La giornalista (da sn) Cristina Carbotti (Rai Uno) e la mamma (foto Fasano) 

 

I giornalisti (da sn) Luciano Angelini commosso, Mario Muda, Roberto Sangalli (foto Fasano)

 
 

I giornalisti Daniele La Corte, Luciano Corrado e Silvano Godani (foto Fasano) 

 

I giornalisti Maurizio Pellissone ed Antonio Devia (foto Fasano) 

 

Da sn, i giornalisti Sangalli, Claudio Caviglia, Giovanni Ciolina e Pellissone (foto Fasano) 

 

L’ex sindaco di Noli ( a sinistra) comandante Carlo Gambetta  (foto Fasano) 

 

I giornalisti Martin Cervelli (a sn) e Luciano Lazzari (foto Fasano)  

 

I fotografi Fabio Frosio e Flavio Bellugi 

 

Il giornalista Roberto Sangalli (foto Fasano)

 Il giornalista Daniele La Corte (foto Fasano) 

 Il giornalista Nicola Stella (foto Fasano) 

 Il giornalista Bruno Lugaro (foto Fasano) 

 Il giornalista Giovanni Ciolina (foto Fasano)

 

Il giornalista Angelo Verrando (foto Fasano)

 

 

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.