FINALE – L’outdoor dà lavoro

Nel Finalese il boom del turismo legato allo sport fa nascere diverse attività 
L’outdoor dà lavoro 
L’afflusso di bikers, escursionisti e scalatori  ha cambiato il volto di commercio 

Nel Finalese il boom del turismo
legato allo sport fa nascere diverse attività
  L’outdoor dà lavoro 
 L’afflusso di bikers, escursionisti e scalatori
 ha cambiato il volto di commercio 
 
Finale Ligure, e in particolare Finalborgo, ormai da diversi anni è diventata una delle capitali dell’outdoor in Italia, ma anche a livello europeo. Bikers, scalatori, escursionisti popolano la città dei Del Carretto quasi tutto l’anno col conseguente effetto positivo di aver finalmente “destagionalizzato” il turismo, che quindi non è più soltanto legato a spiagge e ombrelloni in estate. Altra importante ricaduta è quella sul commercio e su altri posti di lavoro: a Finale esercizi che forniscono supporto per gli appassionati di sport all’aria aperta sono spuntati come funghi e continuano a crescere. 
 
Tutt’ora siamo espansione non solo sul piano mountain bike, ma anche sul fronte dell’arrampicata e dell’escursionismo – spiega Stefano Tortarolo proprietario di Evolve, il negozio specializzato aperto più di recente – il nome è legato proprio al concetto di evoluzione: abbiamo iniziato dalle biciclette normali o elettriche e ora ci espanderemo, aprendo una attività con all’interno un ufficio guide per far scoprire il territorio non solo ai bikers ma a tutti gli amanti degli sport all’aria aperta, offrendo oltre che le solite passeggiate, nuovi servizi come il canyoning. Sono circa 300mila gli sportivi arrivati da tutto il mondo lo scorso anno – conclude – nel nostro territorio abbiamo oltre mille km di piste e sentieri sempre curati dalle varie attività della zona. 

 
Vi è una forte collaborazione tra i vari negozi che si occupano di biciclette e altre attrezzature sportive cercando di offrire i migliori servizi ai clienti – aggiunge Mark Azzopardi di Finale Freeride – nonostante tutto, però, c’è ancora bisogno di crescere nei mesi di gennaio, luglio e agosto, dove vi è minore affluenza di ciclisti e amanti di questi sport per concorrenza molto forte dei bike-park e di sentieri e luoghi per scalare le Alpi. In un contesto del genere la passione spesso si trasforma in professione. “In loco si possono trovare diversi servizi di bile shuttle per le risalite motorizzate, guide esperte per escursioni, noleggio di biciclette e anche di attrezzature – spiega Marco Bianco,’ contitolare di Ride On Noli che offre appunto questi servizi – abbiamo iniziato ad occuparci dei sentieri in modo puramente amatoriale perché anche noi praticavamo questa disciplina, ma poi è divenuta un’occupazione stabile”.
Specialmente negli ultimi due anni è aumentato il numero delle persone che praticano questi sport grazie a eventi di livello internazionale come ad esempio la 24 ore di mountain bike – prosegue – la gara che si svolge nell’altopiano delle Manie, ha fatto conoscere la zona a numerosi partecipanti e amatori provenienti da tutto il mondo portando così sotto i riflettori internazionali il comprensorio finalese, incluse le zone di Calice e Orco Feglino. E ora anche Noli si sta attrezzando per questo nuovo tipo di turismo.
Francesco Canuti da IL LETIMBRO 
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