Comune di Loano citato in tribunale

Geometra-istruttore cita in tribunale il Comune di Loano
Ha fatto vincere decine di cause fiscali
 Ma non gli riconoscono il merito, ora chiede 150 mila euro

 Geometra-istruttore cita in tribunale il Comune di Loano
 Ha fatto vincere decine di cause fiscali
 Ma non gli riconoscono il merito, ora chiede 150 mila euro
 

 

Loano-   “Piaccia al Tribunale illustrissimo condannare il Comune di Loano al risarcimento di tutti i danni della mancata erogazione del compenso incentivante per il recupero dell’evasione Ici, dal 2002 al 2011, oltre per il recupero di altri tributi comunali (tassa rifiuti, canone suolo pubblico eccetere), sempre dal 2002 al 2011 e per le spese legali lincassate dall’ente nei procedimenti di contenzioso tributario nella misura non inferiore a 130 mila euro, oltre rivalutazione monetaria, interessi legali…” (vedi le 44 pagine della citazione..).

 E’ l’ultima grana che la giunta del “fare” di Angelo Vaccarezza lascia in eredità ai successori. Se il tribunale dovesse accogliere la richiesta (depositata in 9 maggio 2011), in fatto ed in diritto, avanzata dall’avvocato Sergio Acquilino, considerato tra i maggiori esperti della provincia in materia di contenzioso di lavoro, per le casse del Comune di Loano, ovvero dei cittadini contribuenti, rappresenterebbe un esborso superiore ai 150 mila euro.

Come è accaduto per tante altre vicende, c’è carenza di informazione locale a proposito di vertenze giudiziarie: cause (perse o vinte), spese legali, parcelle di consulenti che coinvolgono direttamente l’Amministrazione comunale. Il silenzio stampa, del resto, si sposa con una buona dose di disinteresse dei consiglieri, maggioranza e minoranza. Con uqualche rara eccezione (Sandre).

Sembrano secoli gli anni dei diligenti e scrupolosi (in quanto a bilanci, gestione di denaro pubblico) consiglieri comunali alla stregua di Antonio Rodano e Dino Littarelli (Partito Liberale), Maurizio Strada (prima Pri, poi Lega Nord, infine indipendente).

Oggi, per uno strano destino della vita, a far parlare di se è Marco Federici, 48 anni, per un periodo militante politico, con ruoli di consigliere comunale a Borghetto e consigliere provinciale. Impegnato durante gli anni della Lega Nord combattente che non faceva sconti ai “ladroni della politica” – testo di un manifesto – ai “campioni degli sprechi e dello sperpero, ai “politicanti di professione”, “alle clientele della democrazia cristiana, del partito comunista e delle cooperative rosse”.

La citazione in tribunale e cronistoria

Marco Federici, si legge nella citazione in tribunale, abita a Loano, assunto in ruolo dal Comune nel 1985, da 26 anni ‘memoria storica’, poi vincitore di concorso pubblico nel 1996. Fa parte dello staff dell’Unità Operativa Tributi ed ha mansioni e ruolo di rappresentanza esclusiva del Comune di Loano  nei procedimenti-contenzioso davanti alla commissione tributaria per quanto riguarda l’Iciap, Ici, Tosap, Cosap, Tarsu, sia in primo e secondo grado; sia per i ricorsi di revocazione, di procedura di conciliazione, sempre in materia di tributi  giudiziali e stragiudiziali. Delega alle procedure di conciliazione in materia di tributi  giudiziali e stragiudiziali. Incarico ufficiale del 16 dicembre 1997.

Per certi contribuenti loanesi considerato un temibile “cacciatore di evasori”, rompiballe, per altri il paladino dell’equità fiscale; pagare tutti, nella speranza di un domani più equo.

Federici, a lungo rappresentante sindacale tra i colleghi dipendenti (Rsu), gran tifoso di calcio, abituèe del bar Haiti di via Aurelia; un problema di sordità invalidante. Non gli ha impedito di diventare diligente travèt,  temuto ed ammirato nell’ambito delle commissioni tributarie, degli esperti del settore.

 Sempreaggiornato (sono decine i corsi seguiti), caparbio, persino irriverente se deve scontrarsi con i giudici tributari, pur di portare a casa le ragioni del Comune che rappresenta. Non è un compito simpatico e bisogna  riconoscergli che le statistiche di “cause vinte” sono oltre il 98 per cento. Un “torrero a testa bassa”, che non guarda in faccia nessuno.

Basti pensare che durante la giunta di Francesco Cenere, su indicazione di una società privata incaricata di scovare somme evase, era stato possibile smascherare due dei maggiori evasori di Loano che rifiutarono un accordo transitivo auspicato dal dirigente dell’ufficio tributi.

 I loro nomi: il compianto consigliere comunale dr. Maurizio Strada ed il giornalista Luciano Corrado. Un merito assoluto per gli amministratori del centro destra  che a Loano si sono sempre distinti sul fronte della Legalità, della lotta all’evasione fiscale nei confronti dei lord immobiliari più ricchi e benestanti.   

I compiti affidati a Federici 

In precedenza, si legge, tale compito era affidato al dr.Giorgio Grasso (istruttore direttivo)  che  rassegnò le dimissioni, stessa sorte del predecessore, dr. Raffaella Cardarelli.

Lavoro, incombenze non delle più piacevoli se si pensa che  in qualche caso occorreva fare  sopralluoghi nelle aree edificabili e zone limitrofe, con la presenza delle parti, dei consulenti di parte e del consulente tecnico d’ufficio designato dal giudice tributario. Loano, pur essendo la “Capitale provinciale della Politica”, paladina nella lotta alla cultura dell’omertà, a volte per Federici  gli ‘avvertimenti’ (ci vedremo….) non erano di invitante passatempo.

Il geometra Federici  diventato uno dei principali esperti comunali.  Non sono casuali gli incontri nello studio legale associato del tributarista prof. Uckmar, le sentenze pilota a seguito di ricorsi in Corte di Cassazione con rinvio ad altro giudice. L’acquisizione di una notevole professionalità che lo vede tra i più assidui a corsi di formazione. A Laigueglia, Alassio, Albisola Marina, Milano (giornata del “Fare la pace con il fisco”), un master di diritto a La Spezia.

Osserva l’avvocato Acqulino nel ricorso: “Mansioni svolte da Federici, caratterizzate  da notevole grado di difficoltà e responsabilità complessiva, autonomia e potere rappresentanza”.

La ripartizione dei premi “antievasione”

Nel ricorso al tribunale – scontato che il Comune si costituirà per confutare le pretese del dipendente – si ricorda che il dirigente del settore dr. Luigi Vallarino ha liquidato a se stesso per il recupero di tributi comunali la cifra di sei milioni (7 febbraio 2001), assegnando a Federici il 55 per cento. E ancora, 23 milioni di lire (31 dicembre 2001) liquidando a Federici il 59 per cento.

E qui una stoccata sorprendente: “Il funzionario Vallarino partecipò ai compensi nonostante il Contratto Nazionale di Lavoro della categoria per l’area  dirigenziale stabilisca l’onnicomprensività dei compensi accessori dei dirigenti”.

Inoltre: “Dopo tali importi – scrive il legale – nulla è più stato liquidato dal Comune…nonostante Federici abbia permesso di incassare notevoli somme anche dall’anno 2002, fino al 2010, da 17 mila euro a 114 mila euro nel 2010, a 76 mila euro già nei primi mesi del 2011…”. Si aggiunga che grazie al suo rigoroso e diligente impegno si è evitato di rimborsare oneri per spese legali.

Si citano, tra l’altro, l’ex direttore generale del comune dr. Piero Araldo, ora passato in provincia con il presidente Angelo Vaccarezza. Il dirigente del personale, Caballini.

Si fa presente che Federici ha già depositato un primo ricorso al tribunale di Savona – sezione Lavoro – il 29 settembre 2009. Con richiesta del diritto di percepire i compensi per le somme recuperate nella lotta all’evasione di Ici e altro, dal 2002 al 2009. Che il tribunale (dr. Acquarone), con sentenza n. 1 del 2011, ha dichiarato, prosegue la nuova citazione dell’avvocato Acquilino,  il pieno diritto di Federici a partecipare alla ripartizione di  compensi indicati.

Ma il giudice – riporta infine la citazione –  ha scritto che non può sostituirsi alle parti  nel determinare i criteri da utilizzare…tra i vari componenti dell’ufficio”; per la tesi difensiva il tribunale  avrebbe potuto applicare gli stessi criteri già utilizzati dal Comune nel 2000 e 2001”.

Tuttavia la conclusione non appare sotto i migliori auspici per il Comune di Loano. Il tribunale, nella sentenza n 1, rimarca che:…”la mancata stipulazione  del contratto decentrato, come nel caso in questione, dipende dall’inerzia e dall’ostruzionismo del Comune, determina l’insorgere di una responsabilità di tipo risarcitorio in capo all’ente…”.

Ecco le sole conclusioni dell’atto di citazione.

CONCLUSIONI

Piaccia al Tribunale Ill.mo, rigettata ogni diversa domanda ed eccezione, accertare e dichiarare il diritto del ricorrente e, conseguentemente, dichiarare tenuto e condannare il Comune di Loano in persona del legale rappresentante pro-tempore al risarcimento in favore del ricorrente di tutti i danni dal medesimo subiti in ragione della mancata erogazione del compenso incentivante per il recupero dell’evasione ICI per gli anni dal 2002 al 2011, per somme recuperate, diverse dall’ICI, a seguito di partecipazione a contenzioso tributario e/o fallimentare per gli anni dal 2002 al 2011, per somme recuperate a titolo di altri tributi/entrate (tassa rifiuti soli urbani, canone di suolo pubblico, etc.) per gli anni dal 2002 al 2011 e per spese legali liquidate ed incassate a favore dell’ente nei procedimenti di contenzioso tributario, nella misura complessiva non inferiore ad € 130.551,75 oltre alla rivalutazione monetaria ed agli interessi legali da computarsi su ogni somma dovuta a titolo di trattamento accessorio incentivante dalla data in cui ogni somma era da corrispondere al lavoratore a causa del passaggio in giudicato dall’accertamento o della sentenza relativa, in presenza di pagamento o, diversamente, dal momento del versamento dell’imposta, del tributo o del canone da parte del contribuente.

Vinte in ogni caso le spese ed onorari di giudizio oltre alle spese generali, I.V.A. e C.P.A. Sentenza esecutoria”.

Si deducono quali capi di prova per interrogatorio formale e testi le circostanze di cui in narrativa, premessa l’espressione “vero” oltre a quelli eventualmente capitolati in ragione delle difese di controparte e quelli più utili a fini di giustizia.

Si indicano a testi : 

– sig. Papini Luca, Genova

– sig.ra Marinelli Marilena, Loano

– Dott.ssa  Gallina Iolanda Arianna, Cairo Montenotte

– Geom. Mauri Fabio, Loano

– sig.ra Preite Simonetta, Loano

– sig.ra Rabuttino Cristina, Finale Ligure

– sig.ra Valle Maria Maddalena, Loano

– sig. Calcagno Piergiulio, Loano

– sig. Fogliarini Sergio, Arma di Taggia

Si chiede termine per integrare la lista dei testimoni.

Si chiede che il Signor Giudice voglia ordinare al Comune di Loano la produzione in  giudizio  di  tutta  la  documentazione  relativa  alla erogazione degli emolumenti richiesti con il presente ricorso, ed in particolare copia delle determinazioni di incarico al Geom. Federici, copia degli atti dal medesimo predisposti a difesa dell’ente nei giudizi tributari, copia della documentazione contabile da cui evincere gli incassi relativi agli accertamento tributari dal medesimo compiuti ed alle spese legali incassate dall’ente e, comunque, quant’altro necessario ai fini della controversia (verbali incontri delegazione trattante, lettere RSU/Comune di Loano e relativi riscontri, eccetera.).

R.T. 

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