Loano

Piani di sviluppo agricolo(n.43) – Rapallizzazione (senza vergogna?)Loano-Verzi
In tre anni 36 “revoche”: il “ballo delle ville agricole”
Ma per l’Agenzia del Territorio di Savona sono fabbricati
Emergono parecchie lacune nelle indagini, nell’ombra personaggi intoccabili e crescente sfiducia

Piani di sviluppo agricolo(n.43) – Rapallizzazione (senza vergogna?)Loano-Verzi
In tre anni 36 “revoche”: il “ballo delle ville agricole”
Ma per l’Agenzia del Territorio di Savona sono fabbricati
Emergono parecchie lacune nelle indagini, nell’ombra personaggi intoccabili e crescente sfiducia
 

Loano – Avevamo avanzato dubbi e perplessità sulle tante delibere approvate dalla Giunta Comunale di Loano con la revoca e contestuale approvazione di nuovo Piano economico Aziendale di Sviluppo Agricolo.

Sino a fine novembre 2010 sono state 36 revoche di cui 30 con contestuale rilascio di un nuovo Piano aziendale agricolo.

Incomprensibili e non sufficientemente motivate la “revoca” del precedente Piano di sviluppo agricolo e ancor meno comprensibili la “contestuale approvazione di un nuovo (?) Piano economico Aziendale di Sviluppo Agricolo” che, paradossalmente, il nuovo beneficio fondiario medio annuo indicato è di non poco inferiore da quello indicato precedentemente.  

Ciò che ci ha colpito è che la revoca è stata fatta, in prevalenza, dopo diversi anni da quando erano stati rilasciati e veniva, di fatto, sostituita con contestuale approvazione di un nuovo Piano aziendale economico. (?)

Da subito, ci è parsa una procedura anomala anche perché si è rilevato che all’Agenzia del Territorio di Savona risultavano al catasto fabbricati, anziché a “case agricole”, costruzioni in categoria Ville (A/7 cl.1 e cl. 2). Alcune con piscine!

La motivazione per la prima revoca, delibera della Giunta Comunale n. 53 del 6 aprile 2006 (VACCAREZZA Angelo, Sindaco – OLIVA Pietro, Vice Sindaco – gli Assessori: PIGNOCCA Luigi, PICCININI Giacomo, AZZARELLO Alfredo, MARCONI Nicoletta, LETTIERI Luca, BOLLORINO Rinaldo), a seguito istanza presentata da Rocca Davide, è così indicata in delibera: Considerato che in sostituzione del Piano economico Aziendale è necessario effettuare il pagamento degli oneri concessori dovuti in relazione alla Concessione ad Edificare (Permesso di Costruire ndr)n. 255 del 10.11.2003 ed alla successiva variante in corso d’opera n. 156 del 29.09.2004 relativa alla ristrutturazione e trasformazione a fini residenziali dell’edificio diruto sito in loc. Santa Libera o “Maidan” – Fg. 8 mapp 186, nonché alla sottoscrizione di un atto unilaterale d’obbligo ai sensi dell’art. 26 delle N.T.A. del P.R.G.”

La Variante Generale al P.R.G. era stata predisposta e portata all’approvazione del Consiglio comunale dalla Giunta composta da: CENERE Francesco, Sindaco – OLIVA Pietro, Vice Sindaco con delega all’Urbanistica – gli Assessori: VACCAREZZA Angelo, BOCCHIO Gianluigi, ZACCARIA Remo, AZZARELLO Alfredo, IETRI Leandro.

Oliva
 
Bocchio
Zaccaria
Lettieri Marconi

All’art. 26 – Interventi edilizi in zone agricole: norme generaliInterventi sull’esistente si legge: “ 1) In tutte le zone agricole sono consentiti su tutti gli edifici esistenti al momento dell’approvazione della presente Variante interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia senza aumenti volumetrici. 2) Sono ammessi anche interventi di ristrutturazione edilizia con incrementi volumetrici (assentibili una sola volta), contenuti al massimo entro il 20% del volume esistente con un massimo di 60 mc, per miglioramenti igienici e tecnologici, per ogni unità edilizia con attribuzione proporzionale alle singole unità immobiliari. 3) In tutte le zone agricole è ammesso il recupero di ruderi di fabbricati esistenti sulla base dei seguenti elementi: a)che i resti dei vecchi manufatti siano chiaramente documentati attraverso un rilievo topografico asseverato che evidenzi in particolare gli elementi ancora consistenti in elevazione; b) che in base al suddetto rilievo sia determinata la conformazione tipologica e la consistenza volumetrica dell’edificio preesistente. Ciò può avvenire anche con l’ausilio di eventuali altre documentazioni ad integrazione (cartografia storica, fotografie, rilievi catastali, ecc.); c) che gli immobili presentino connotati tali da evidenziare la sussistenza dell’edificio di caratteri architettonici assimilabili alla nozione di rustico rurale e quindi la presenza di strutture perimetrali in muratura largamente prevalenti e tali da consentire la piena definizione della composizione originaria con l’esistenza di aperture dimensionate in termini tali da non escludere l’antico, anche se episodico, uso abitativo; d) siano evitate l’apertura di nuovi accessi carrabili, talché a tal fine, l’imposizione dell’obbligo di reperire i parcheggi corrispondenti alle nuove unità abitative venga assicurata, laddove non vi sia un accesso carrabile, nel raggio di intorno delle nuove unità, e quindi non necessariamente nelle adiacenze delle nuove unità immobiliari; e) la trasformazione a fini residenziali degli edifici rurali, sia di quelli oggi destinati ad altra funzione, deve essere accompagnato dalla sottomissione di un atto unilaterale d’obbligo con cui il soggetto attuatore si impegna ad assicurare il presidio del fondo di pertinenza, sia mediante coltivazione, sia mediante realizzazione di interventi utili a tal fine; f) l’uso a fini residenziali dell’edificio recuperato solo nel caso in cui venga dimostrato l’adeguamento ai parametri igienico sanitari stabiliti a norma di legge e nel rispetto della presente normativa.”

E’ stato un “escamotage” quello dell’approvazione a Rocca Davide di un Piano Aziendale di sviluppo agricolo: delibera G.C. n. 84 del 17.07.2003, seguita da una variante in corso d’opera n. 156 del 29.09.2004 per ristrutturazione e trasformazione a fini residenziali dell’edificio diruto? Non ricadeva in zona agricola? Come è stato possibile la sostituzione (?) del Piano economico Aziendale con il pagamento degli oneri concessori dovuti? Perché gli oneri accessori sono stati richiesti dopo la delibera di revoca e non all’atto del rilascio della variante in corso d’opera, nel settembre 2004? Chi ha autorizzato questa procedura anomala? Tutto chiaro, trasparente e regolare la procedura posta in essere dagli Amministratori comunali e dal Dirigente Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale? Segue l’elenco delle 36 “revoche” approvate dalla Giunta comunale di Loano, dal 9 agosto 2007 al 23 novembre 2010, predisposto in ordine di numero e data di delibera, con l’indicazione del numero e data della delibera revocata e, in diversi casi, a chi era stata approvata la delibera revocata:

1) – Garabello Gino e Garabello Pier Paolo, residenti in Prunetto (CN) delibera di revoca n. 132 del 9.08.2007 e delibera revocata n. 71 del 11.05.2005.

2) – Dal Bello Rossella, residente in Asti, delibera di revoca n. 131 del 12.06.2008 e delibera revocata (presentata congiuntamente da Dal Bello Rossella e Dellagaren Modesto, residenti in Asti) n. 90 del 17.05.2007;

3) – Dellagaren Modesto, residente in Asti, delibera di revoca n. 132 del 12.06.2008 e delibera revocata (presentata congiuntamente da Dal Bello Rossella e Dellagaren Modesto, residenti in Asti) n. 91 del 17.05.2007;

4) – Masi Francesca, residente in Loano, delibera di revoca n. 242 del 19.12.2008 e delibera revocata n. 109 del 8.04.2004, approvata a Burastero Giovanni, residente in Loano;

5) – Masi Francesca, residente in Loano, delibera di revoca n. 15 del 22.01.2009 e delibera revocata n. 242 del 19.12.2008;

6) – Carrara Giovanni e Scanzi Giuliana, residente in Mornico al Serio (BG), delibera di revoca n. 17 del 22.01.2009 e delibera revocata n. 110 del 8.07.2004;

7) – Fossati Stelvio Soc. “Fossati Srl”, sede legale in Loano, delibera di revoca n. 40 del 5.03.2009 e delibere revocate n. 133 del 12.06.2008 e n.212 del 20.11.2008;

8) – Alessi Massimo, residente in Ceriale, delibera di revoca n. 69 del 16.04.2009 e delibera revocata n. 109 del 6.07,2006;

9) – Peluffo Barbara, residente in Orco Feglino, delibera di revoca n. 70 del 16.04.2009 e delibera revocata n. 108 del 6.07,2006;

10) – Brunetto Brunello, residente in Loano, delibera di revoca n. 71 del 16.04.2009 e delibera revocata n. 212 del 7.12,2006, approvata a Muriella Giorgio, residente in Toirano;

11) – Porro Giovanni Battista, residente in Loano, delibera di revoca n. 94 del 14.05.2009 e delibera revocata n. 110 del 6.07,2006;

12) – Burastero Sandra, residente in Cervasca (CN), delibera di revoca n.121 del 18.06.2009 e delibera revocata n. 135 del 9.08,2007;

13) – Burcheri Attilio e Arena Giuseppina, residenti in Loano, delibera di revoca n. 126 del 25.06.2009 e delibera revocata n. 133 del 27.06,2002 (erroneamente indicato in delibera 27.06.2006);

14) – Costa Gino, residente in Loano, delibera di revoca n. 128 del 9.07.2009 e delibera revocata n. 73 del 11.05,2005;    

15) – Berardi Elisa, residente in Loano, delibera di revoca n. 129 del 9.07.2009 e delibera revocata n. 108 del 8.07,2004;

16) – Zanon Antonietta, residente in Loano, delibera di revoca n. 130 del 9.07.2009 e delibera revocata n. 110 del 29.11,2005;

17) – Bussa Walter, residente in Loano, delibera di revoca n. 161 del 27.08.2009 e delibera revocata n. 126 del 27.07,2006, approvata a De Francisci Paolo, residente in Toirano;

18) – Fornelli Elisa Grazia, residente in Pietra Ligure, delibera di revoca n.17 del 28.01.2010 e delibera revocata n. 74 del 4.06,2003, approvata a Firpo Giovanni;

19) – Dellisola Valentino, residente in Loano, delibera di revoca n. 18 del 28.01.2010 e delibera revocata n. 255 del 30.12,2002;

20) – Peretti Sara, residente in (non indicato), delibera di revoca n. 67 del 1.04.2010 e delibera revocata n. 169 del 12.10,2006;

21) – Torelli Michela, residente in Finale Ligure, delibera di revoca n. 81 del 22.04.2010 e delibera revocata n. 155 del 12.09,2006, approvata a Dubois Nunzio, residente in Asti;

22) – Cecca Sonia Noela Soc. “Immobiliare Sogem Srl” , con sede in Cologno Monzese (MI), delibera di revoca n. 82 del 22.04.2010 e delibera revocata n. 9 del 25.01,2007, approvata a Cassano Paola, residente in Loano;

23) – Pagani Lanfranco, residente in Loano, delibera di revoca n. 83 del 22.04.2010 e delibera revocata n. 129 del 27.07,2006;

24) – Pizzo Danilo, residente in Loano, delibera di revoca n. 84 del 30.04.2010 e delibera revocata n. 15 del 13.02,2003;

25) – Caccia Virgilio, residente in Loano, delibera di revoca n. 85 del 30.04.2010 e delibera revocata n. 148 del 13.11,2003, approvata a Piccinini Pierangela, residente in Loano;

26) – Schiavo Stefano A.U. Soc. “Ai Pusetti Azienda Agricola Srl”, con sede in Pietra Ligure, delibera di revoca n. 93 del 20.05.2010 e delibera revocata n. 76 del 13.05,2004, approvata a Viola Rinaldo e Testa Alida, residenti in Loano;

27) – Bussa Walter, residente in Loano, delibera di revoca n. 100 del 3.06.2010 e delibera revocata n. 161 del 27.08,2009, approvata a De Francisci Paolo, residente in Toirano;

28) – DECASTELLI Claudio, residente in Loano, delibera di revoca n. 101 del 3.06.2010 e delibera revocata n. 125 del 25.06,2009, approvata a Raica Silvia l.r Soc. “Geo Tech Srl”, con sede in Murialdo ;

29) – Rembado Cristina, residente in Loano, delibera di revoca n. 149 del 27.08.2010 e delibera revocata n. 83 del 17.06,2003, approvata a Rebella Giancarlo, residente in Pietra Ligure;

30) – D’Anna Agata, residente in Tovo S. Giacomo e Brancatelli Giovanna, residente in Loano, delibera di revoca n. 176 del 14.10.2010 e delibera revocata n. 157 del 12.09,2006;

31) – Peretti Sara, residente in (non indicato), delibera di revoca n. 177 del 14.10.2010 e delibera revocata n. 67 del 1.04,2010;

32) – Iacovaccio Pasqualina, residente in Borghetto S. Spirito, delibera di revoca n. 178 del 14.10.2010 e delibera revocata n. 170 del 12.10,2006;

33) – Torregiani Elena, residente in Pietra Ligure, delibera di revoca n. 179 del 14.10.2010 e delibera revocata n. 172 del 9.11,2005;

34) – Moraschi Giovanni e Castro Concetta, residenti in Loano, delibera di revoca n. 191 del 29.10.2010 e delibera revocata n. 2 del 4.01,2000;

35) – Pitarresi Vincenzo e Negro Fiorenza, residenti in Boissano, delibera di revoca n. 206 del 16.11.2010 e delibera revocata n. 149 del 17.09,2004;

36) – Marchionne Cesare, residente in Loano, delibera di revoca n. 219 del 23.11.2010 e delibera revocata n. 103 del 25.06,2004;

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Ritorneremo sull’argomento per trattare molti riscontri su anomalie rilevate, per elencare le costruzioni già edificate (molte accatastate all’Agenzia del Territorio di Savona), per evidenziare le “chicche” rilevate dai certificati di Destinazione Urbanistica dei singoli terreni, per capire i reali motivi che hanno giustificato la revoca e contestuale approvazione di un nuovo Piano Aziendale di Sviluppo Agricolo.

E presto renderemo noto un ulteriore elenco che, per quanto a nostra conoscenza, comprenderà i titolari di Piani economici Aziendali che non sarebbero mai stati controllati, nel normale controllo dell’attività edilizia svolto dalla Polizia Municipale di Loano. Un elenco che ci riserviamo di trasmettere alla Procura di Savona in quanto, è notorio, che la stessa aveva dato disposizione affinché fossero controllati tutti i titolari di Piani Aziendali di Sviluppo Agricolo approvati dalla Giunta Comunale di Loano, dal 1999 al 2010.

Non sarebbe stato opportuno che i controlli fossero stati fatti da altri organi presenti sul territorio della provincia (ad esempio: la polizia provinciale, la Guardia di Finanza, la Guardia forestale). Per parecchi motivi e che forse prima o poi verranno a galla. Tra l’altro, ci sono cittadini che a Verzi per piccole modifiche si sono trovati nei guai (blocco dei lavori, dei cantieri, problemi con le banche, alcune più inflessibili altre di manica larga) a volte per violazioni minori. Una situazione complessiva, di cui si è già fatto cenno, di profondo malessere e sfiducia (degli onesti e dei rispettosi della legge) nello stesso intervento dell’autorità giudiziaria.

Forse avranno ragioni coloro che lasciano trapelare: “non preoccupatevi si sistemerà tutto, alla fine vinceremo noi”. Resta da capire se mentre si sbandiera, anche in Liguria, la lotta senza quartiere all’illegalità diffusa ed organizzata, in questo lembo di terra chi vincerà. Fino ad oggi, al di là dei proclami, non ci sono dubbi, basterebbe farsi un giro e parlare con il cittadino comune. Omertà permettendo!

(continua nella prossima puntata)

 

Gilberto Costanza

e-mail: gilberto.costanza@alice.it

27/01/2011 – Trucioli Savonesi – n. 278         

          

 

  

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