Lo Scajolone scientifico

Nel ponente impazza un nuovo gioco da tavolo “Lo scajolone scientifico”
L
’IMPERIONTE ACCLARATO
Tre giocatori palesi e uno occulto. Chi vuole dividersi la Liguria con l’Imperia Club. C’è un nipote, ci sono Miceli, Robertina, Burlando. La buona favella

Nel ponente impazza un nuovo gioco da tavolo “Lo scajolone scientifico”
L’IMPERIONTE ACCLARATO
Tre giocatori palesi e uno occulto. Chi vuole dividersi la Liguria con l’Imperia Club. C’è un nipote, ci sono Miceli, Robertina, Burlando. La buona favella

Il vetero compagno Pistarino ci ha raggiunti ieri un po’ sconcertato.

Mi nô so,ci ha detto, cosse pensâ. Eravamo al Bar per il solito scopone e ô veggettô, ti sâe, quello che ô fa e rimme, ô s’è misciô a cantâ:

         ‘Dalla Roma dell’Impero,

         para bum zi bum zi bum,

         Sciaboletta han fatto nero,

         para bum zi bum zi bum,

         lui non sa chi col milione

         gli ha comprato la magione,

         daghela ben biundina

         daghela ben biundà !’

Tütti a rīe,quande ô se  issa ô Rôssô, gianô cômme üna bananna che, arragiòu, ô sbraggia sta confüxiôn de parolle : ‘ Basta, chi è sensa peccato scajoli la prima pietra!’

    “Ma come proprio il Rosso, quel vetero comunistoide peggio di te ?”

“Propriô lē, te digô. Da a raggia ô s’è misciô a parlâ in italian: ‘Voi non sapete cosa vuol dire non avere più un Ministro delle nostre parti. Qui va tutto a ramengo. Roma è lontana e la Regione non conta un  tubo perché si fa tutto per Genova e La Spezia.’

Ma cômme, gh’o ditô, ci sono i savonesi in Regione e poi ci ha mandato suo nipote, ci sono Miceli , la Robertina; Burlando, prima cosa, è venuto alla degustazione di ‘Fette’ in Vico dei Crema

    ‘Il  Ministro ci vuole !  guarda: i suoi di Imperia, sono allo spasimo . Sono arrivati al punto che vogliono dividersi dalla Liguria  e aggregarsi al Piemonte, lì c’è Cota il quale ha già sparato una berleghinata dietro l’altra che per loro è musica. Così invece del Limonte faranno  l’Imperionte e noi stiamo a guardare .Tutto per un  mezzanino davanti a un mucchio di pietre in caduta libera!”

     “Insomma il Rosso, se ho ben capito, vorrebbe che ci unissimo all’Imperia Club per andare verso il Piemonte e mollare definitivamente Genova e la Liguria ?”

    Scì, ti sâe cosse ô m’a ditô : La Liguria è un’espressione geografica !”

“Questa l’ho già sentita, l’avevano detta, dall’estero, i nostri mez’amixi  quasi due secoli or sono per l’Italia. Insomma, se cambia il Governo, vedrai che ci sarà qualche ministro ligure, magari ai Trasporti”.

   “Nô famme rīe che a gh’ho l’arsüa.”

   Ma il lamento liguristico emesso dal Rosso assume ben altro tenore tra le genti scajolane dell’ovest : fratelli, nipoti, cugini, parenti, amici , amici dei parenti, amici degli amici ecc. Il fratello, dottor Maurizio  -Direttore Union Camere- ha conclamato: “Risorgerà!”.  Orbene, ne dimoriamo stupefatti. Qui si fa confusione con Napoleone ! E’ chiaro che gli avvenimenti del 5 maggio 2010 sono, per scolastica reminiscenza, sussunti  a quelli del 5 maggio 1821 (Tornerà l’Imperatore ! Poi c’è stato Napoleone III,° ma era un’altra cosa ). Guardi, Direttore  Maurizio, che suo fratello sta, a quanto si vede, benissimo, ha una bella famiglia, una villa di grande pregio ecc.  Semmai, il 5 maggio del grande Lisànder, per lui, si potrebbe parafrasare così:

 

Ei sta, col proprio immobile

ch’ha  la gran vista  in giro,

stupito al gesto nobile,

dal Colosseo ad un tiro.

 Dunque la  variegata rete di potere imperiese vorrebbe costituirsi regione col Piemonte, realizzando così l’Imperionte : una dimensione occitana ricca di valli da scarpinare, lungh’esso un itinerario gastronomico montano di gente dal  fegato robusto. I non lievi percorsi e i canori incontri, nutriti da possenti formaggi,come la Raschera, il Testùn, la Tuma d’alpeggio, innaffiati da corposi rossi dell’inimitabile vitigno barbaresco, ci costringerebbero a  dolorosi paragoni .

E poi pensiamo: che cosa avrebbe scritto il poeta Cardarelli invece di “E’la Liguria una terra leggiadra” ? sicuramente :

 “E’ l’Imperionte una terra pesonte”.

   Occorre  acclarare, sicut ipse dixit.

Non bastano simili accennate  prospettive, buttate lì nella disperata circostanza sfruttata dai media. Pare che alcuni amanti dei conflitti lessicali e dei giochi glottologici abbiano, su tali basi, aperto un’elaborazione capace di impegnare filologia  e pensiero in nuove proposizioni, atte a scalzare vecchi luoghi  linguistici, sulla scia dei detti del dimesso Ministro. Uno, per lo scioglimento delle pastoie di favella, risulta essere il seguente:

“ Se lo scajolacclaratore di scajolimperiontopoli si scajolimperiontacclarantasse, vi scajolimperiontacclarantereste voi?”

   Ma non solo.

Poiché occorre provvedere all’approccio popolare, secondo gli usi e i costumi prevalenti nelle valli piemontarde alle quali vassi ad unire il far west del già ligustico arcobaleno, si è studiato un nuovo gioco da tavolo che, sulla scorta dell’antico tenzone cartaceo,  dovrà chiamarsi:  “Lo scajolone scientifico.”

    Esso devesi svolgere con  tre giocatori palesi e uno occulto. Tutti peraltro devono essere dotati di un’apertura, per la sorte, al buio, come nel poker. Ogni giocatore è titolare di un nome-funzione. Saravvi pertanto: il banco, il prenditore e l’acclarantifero.

Il giocatore occulto non potrà essere conosciuto dall’acclarantifero che giocherà quindi al buio anche sulla sua esistenza. La sorte sarà attribuita al prenditore solo se, giocando le carte di presa, avrà mantenuto il segreto sul giocatore occulto che, a tale condizione, depositerà al banco la sorte altrettanto occulta di cui dispone a favore del prenditore.

Tale essendo il contratto, a mo’ del Bridge, se il prenditore sbaglia rischia di perdere la sorte suppletiva che sarebbe trattenuta dal giocatore occulto. L’acclarantifero, invece, avrà in sorte un immobile cui  potrà, volendo, in seguito all’acclaramento, rinunciare riprendendosi però solo la sorte giocata all’inizio.

   Il  vetero compagno Pistarino, dopo aver ascoltato le regole del gioco, ci ha  detto: “Mi   nô  gh’ho capiô ninte!”.

   Neanche noi, ma ci piacerebbe una bella spiegazione, magari anemonica.

 

        BELLAMIGO

 

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