Licenziamento

 

E un “Gabibbo” si aggira al congresso Cgil
Guarda chi si rivede. Chi tace. Chi sparisce

E un “Gabibbo” si aggira al congresso Cgil
Guarda chi si rivede. Chi tace. Chi sparisce

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Savona- Siamo arrivati alla quinta tappa del vicenda processuale tra l’ex dipendente sindacalista Cgil e Rsu, Giorgio Pizzorno, licenziato in tronco dalla Reefer Terminal di Vado. E’ in corso un contenzioso che ha portato alla luce retroscena, personaggi, vicende in gran parte taciute all’opinione pubblica.

Trucioli Savonesi non si schiera: né con l’imprenditore, né col lavoratore, l’anello più debole della catena. Nessuno dei contendenti, ripetiamo per la quinta volta, ha ritenuto di intervenire. Vuole dire che l’abitudine di scrivere “documentando” ci pone al riparo dalle sempre possibili strumentalizzazioni. E ritorsioni.

  In questa storiaccia ciò che ha impressionato persino la memoria del vecchio cronista, fa capolino l’ombra di un potere trasversale che, quando lo richiede la strategia, riesce a non fa sapere. Non esporsi.

L’informazione popolare spesso è generosa, anche nei particolari. Magari quando, per dovere di cronaca, si può distruggere un ”innocente”, il futuro di una persona. L’informazione-cronaca intesa come momento di crescita e di democrazia, di controllo della democrazia stessa, rafforzamento della fiducia del cittadino.

Non sappiamo quale sarà l’epilogo del “caso Pizzorno-Reefer”. Noi tifiamo perché alla fine prevalga la giustizia e l’equità. Sconfitta dell’autocensura compresa.

Dopo le precedenti testimonianze (vedi…. numeri arretrati) diamo spazio alla breve deposizione di uno dei maggiori protagonisti, Giorgio Pizzorno.  Un documento breve in quanto le sue ragioni sono ampiamente esposte nell’atto di citazione in  tribunale.  Ecco il testo.

L’anno 2006 addì 5 del mese giugno, nanti di noi dott.ssa C. Baisi – Giudice del Lavoro designato – sono comparsi il ricorrente personalmente assistito dall’avv. Aquilino, la signora Raffaella Orsero, amministratore delegato e legale rappresentante della società convenuta, assistita dagli avvocati Maniglio e Biolè, l’avv. Noberasco per il terzo intervento in giudizio. È altresì presente la dott.ssa Claudia Novello ai fini della pratica professionale.

Viene sentito il ricorrente Pizzorno il quale dichiara “confermo le circostanze riportate in ricorso.

A domanda risponde-  “La richiesta di straordinario da parte dell’azienda veniva ripartita in maniera equa tra tutti i lavoratori, ad eccezione del sottoscritto, che veniva interpellato per ultimo. E ciò a partire dal 2003, quando vi è stata l’eliminazione dei reparti

A domanda risponde-  “In generale però so che la distribuzione dello straordinario in concreto non rispettava sempre criteri di equità, nel senso che in alcuni casi si chiamavano sempre gli stessi”.

l.c.s.  Giorgio Pizzorno

Viene nuovamente sentito il ricorrente il quale a domanda risponde: “nella bacheca più piccola raffigurata sulla destra della foto nel doc. 42 di parte convenuta sono affisse le procedure operative per la sicurezza e le informative per la sicurezza. Ero stato io a sollecitarne l’istituzione quale rappresentante dei lavoratori per la sicurezza”.

A domanda risponde: “sono disoccupato dalla data del licenziamento

l.c.s. G. Pizzorno

    IL CONGRESSO DELLA CGIL A SAVONA. Il “FUORI ONDA”

Con dovizia di particolari e lo spazio che l’avvenimento merita per il primo sindacato di questa provincia, i media locali hanno offerto pagine di resoconti. Immagini fotografiche di protagonisti, di oratori, dei presenti. Non abbiamo nulla da aggiungere nel nostro più che modesto e senza pretese ruolo di blog di volontari. Senza obblighi di riconoscenza. Neppure quella pubblicitaria. Perché ogni articolo di Trucioli è frutto dell’iniziativa personale di chi scrive. Spese comprese.

Ci sono alcuni spunti che sono sfuggiti, per mancanza di spazio, alle cronache “ufficiali” che ci hanno preceduto. Con una serie di titoli che sfogliando gli archivi sembrano fotocopia. Del tipo: <Serve un tavolo…Serve il rilancio…Serve una nuova strategia…>. Chissà se il titolista si è riletto i titoli dei precedenti congressi.


GUARDA CHI SI RIVEDE

Se non ci troviamo di fronte ad omonimie il signor Giorgio Pizzorno, “vittima illustre della cortina a prova di silenzio stampa” (licenziamento e spionaggio a suoi danni e conseguenti sentenze a lui favorevoli, ma non applicate..), risulta riconfermato membro del direttivo provinciale e regionale Filt. Persino membro del direttivo della Camera del Lavoro della provincia di Savona.

Un compagno rosso che siede accanto e fa da “cicerone” commenta: hanno almeno evitato che fosse “cornuto e mazziato”.

LE AUTORITA’ PRESENTI

Pare scontato, il sindacato non può filtrare gli invitati, soprattutto quando rappresentano le istituzioni democratiche. Gli invitati, secondo tradizione, portano il saluto, più o meno retorico, più o meno in politichese. Più fumo che arrosto. Più buoni propositi che riscontro del “cosa abbiamo realizzato” (eccezione fatta per l’Autorità Portuale).

Per un sindacato radicato pensiamo, ad esempio, ai posti di lavoro, ai contratti a tempo indeterminato, alla produttività, ai finanziamenti pubblici in quale ottica e a favore di chi. La lotta al parassitismo, ma anche a chi nello stesso sindacato vive grazie a prebende calate dall’alto che, alla lunga, danneggiano alle fondamenta la credibilità e la fiducia verso il sindacato stesso.

Sono sfilati sul palco nuovi big e “padroni del vapore”, dal duo Canavese-Marson, all’assessore regionale Vesco, alla presenza in sala di Fabio Atzori, con l’augurio che si liberi presto di un “avviso di garanzia”, a tutela degli indagati stessi.

E poi la “ferma denuncia” di Francesco Rossello. A proposito, mentre i media dei Paesi del centro e nord europa  da mesi riportano notizie ed approfondimenti sull’avanzata del fotovoltaico, sia in aziende private, sia pubbliche, sia di massa, dalle nostre parti (Liguria specchio dell’Italia) si parla soprattutto di “nucleare” e del potenziamento delle vecchie centrali Enel.


Anna Giacobbe

Un caso di disinformazione collettiva, attualissimo anche in provincia di Savona? La stessa provincia che sbandiera la necessità di rilanciare il turismo tedesco, scandinavo che, forse non casualmente, ci hanno abbandonati.

Ma possiamo contare su esperti, della stazza di Angelo Galtieri che per conto della Confindustria e con il convinto appoggio dei sindacati, stanno promuovendo finalmente un radicale opera di “rilancio” (mai parola fu cosi ripetuta) del turismo alberghiero di qualità.

Insomma le persone giuste, esperte, preparate, al posto giusto. Spazio dunque all’88° annuncio de Il Secolo XIX per la costruzione di un albergo di lusso (questa  volta nel porto di Andora, peraltro annunciato per l’11° volta dallo stesso giornale e dalla giunta comunale, come se l’idea fosse nata ieri e non 9 anni fa e sempre in attesa).

Tutto questo mentre negli alberghi cresce la manodopera straniera a basso costo. Persino nelle cucine, per la serie valorizziamo le nostre ricette tradizionali.

Cresce il  numero delle aperture stagionali, che consentono di modificare i contratti a tempo indeterminato. Crolla, non da oggi, il ruolo delle figure professionali apicali. Ma il sindacato, grazie agli enti bilaterali (di cui non vengono mai divulgati bilanci, prebende, gettoni), continua la proficua collaborazione. Ventidue le aziende alberghiere (non pensioncine) chiuse solo nell’ultimo biennio. Altre sono dietro l’angolo.

Per fortuna che suore e diocesi, religiosi vari, vanno controcorrente.

Torniamo al congresso, al resoconto. La presidenza ha annunciato la presenza del sindaco di Savona, Federico Berruti, commercialista affermato, con studio a Savona ed Albenga, futuro parlamentare, seconda radio Ds, al posto di Massimo Zunino. Berruti in sala nessuno l’ha visto. Si sarà travestito?

E  l’assessore Livio Di Tullio? Lui era presente, alla Cgil deve molto ed ha dato molto. Forse per modestia ha evitato di sedersi in prima fila come altri, è rimasto poco tempo vicino ai delegati ed è “scomparso”. Impegni urgenti ed inderogabili.

A proposito, cosa avrà voluto dire Vesco quando ha messo in guardia da chi fa un’opposizione di facciata. Chi quattro anni fa ricorda il precedente congresso Cgil, fu Di Tullio a fare la parte del leone, con l’intervento dell’ex segretaria generale savonese Anna Giacobbe, sorella dell’ex sindaco di Vado Ligure. Ad Anna Giacobbe va riconosciuta la sensibilità di aver seguito i lavori congressuali dall’inizio alla fine. Del resto è stata ex segretaria provinciale e ligure, e segretaria uscente dei pensionati.

Nelle pagine di quelle giornate si è parlato degli operai Piaggio, della loro lotta, delle loro ansie. Delle operazioni immobiliari, del trasferimento a Villanova. Un uccellino ci manda a dire. I sindacati hanno mai chiesto una verifica rigorosa- rendendo pubblici i dati – sul valore delle aree demaniali di Villanova? Sulla somma versata o richiesta alla Piaggio, sul ruolo “dei compagni rossi” in tutta la vicenda, sulle garanzie (nero su bianco) dei posti di lavoro? Sul ruolo della politica che dovrebbe pur sempre, oltre che a tutela gli imprenditori, occuparsi del sempre attuale interesse pubblico, come ci ricorda spesso e volentieri la nostra Chiesa Cattolica?  Un po’ di chiarezza non guasterebbe. In tempi di grande fame di trasparenza, del “tirare la cinghia”. Ovviamente per le classi meno agiate. I meno fortunati che non sono nati con la camicia.

R.T.

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