LIBRI PIU’ IMPORTANTI:LA REPUBBLICA DELLE API

 

PAGINA CULTURA – I LIBRI PIU’ IMPORTANTI  
LA REPUBBLICA DELLE API
di GIAN MARIA FARA Presidente dell’ Eurispes
Prefazione di Mario Pendinelli

PAGINA CULTURA

I LIBRI PIU’ IMPORTANTI  

LA REPUBBLICA DELLE API

DI GIAN MARIA FARA

PRESIDENTE DELL’EURISPES

PREFAZIONE DI MARIO PENDINELLI

Edito da datanews nel giugno del 2013 – 365 Appunti sull’Italia com’era, com’è e come vorremmo che fosse. Nella foto, la copertina del libro “La Repubblica delle api”.

   Recensione di Franco Ivaldo

Questa ultima opera del presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, risale a più di un anno fa. Come tutti i libri importanti, assume tutto il suo valore con il trascorrere del tempo.

Reca una intelligente prefazione del giornalista, Mario Pendinelli, ex direttore de “Il Messaggero” e de “l’Informazione”, il quale ci ricorda la Repubblica di Platone, fino all’utopica Città del sole di Campanella, per sottolineare come l’alveare sia, in fondo, la metafora di una società nella quale il ruolo degli individui è ben preciso e si basa sul principio etico-morale del bene comune, da ricercarsi con un’ intesa basata su una sorta di “contratto sociale” per estendere l’analisi di Pendinelli ed includere l’opera di Jean Jacques Rousseau nella valutazione del libro di Gian Maria Fara.

Il presidente dell’Eurispes ha scritto moltissimi lavori importanti. Ma quest’ultimo ci pare di così triste attualità da renderlo forse uno dei suoi più significativi. E’ una sorta di diario quotidiano sui vizi privati e sulle pubbliche virtù. Sottolinea impietosamente il degrado morale progressivo nel quale è andata ad impantanarsi la nostra Repubblica negli ultimi anni. Fotografa una situazione innegabile che è sotto gli occhi di tutti. Lo fa con brio e con una sorta di amaro sense of humour .

Ma colpisce, indubbiamente, nel segno perché, giorno dopo giorno, ci illustra una situazione nella quale il nostro paese di dibatte e rischia di dibattersi ancora per parecchio tempo.

La Repubblica delle api ci ricorda una Repubblica dei furbi, ci rende partecipi di ingiustizie sempre più palesi ai danni delle api operaie. Ci si chiede chi sia, in fin dei conti, l’ape regina che tira le fila . Qui, più che le api occorre forse parlare di burattini e di burattinaio. O forse di “grande fratello” dell’economia e finanza mondiale.

Ma qui il discorso di colui che recensisce travalica, forse, i limiti entro i quali si muove con grande abilità e dotta analisi , il libro del presidente dell’Eurispes.

Sfogliando la bibliografia, ci si imbatte nell’opera più attinente al libro di Fara, rappresentato da dall’opera omonima di Bernard de Mandeville.

Sempre l’alveare, ma in questo caso, nell’epoca dei Lumi, per raffigurare una società decadente , sull’orlo di grandi pericoli, e con una facciata di perbenismo che si sgretola giorno dopo giorno.

Le onorificenze si sprecano, ma anche il registro dei fallimenti si allunga. Una casta è sempre presente all’appello ed altri settori della società sono in profonda crisi, con una disperazione crescente.

Può esserci qualcosa di peggio di un alveare impazzito ed in rivolta ?

Forse, no. Tutto questo perché il discorso etico-morale deve superare, in una società giusta ed evoluta, tutte le altre considerazioni di opportunismo personale, di individualismo egoistico e sfrenato apportatore di gravi conseguenze sociali.

Non sappiamo se Papa Francesco ha letto il bel libro di Fara. Ma crediamo che sarebbe sicuramente un volume apprezzato dal pontefice., Lo si deduce dai discorsi che, quotidianamente, il Papa rivolge al grande popolo mondiale della Cristianità.

Più giustizia sociale, più attenzione verso coloro che – nel grande alveare planetario – soffrono di tante miserie. Il pianeta terra è l’alveare attuale. Guai a non comprenderlo ed a farlo impazzire.

f.i. 

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