Lettura di un’immagine: Busto d’Isabella d’Aragona

LETTURA DI UN’IMMAGINE 78

Busto d’Isabella d’Aragona
Marmo e cera policroma (1487-88) di Francesco Laurana
Kunsthistorisches Museum – Vienna

LETTURA DI UN’IMMAGINE 78

Busto d’Isabella d’Aragona
Marmo e cera policroma (1487-88) di Francesco Laurana
Kunsthistorisches Museum – Vienna

 Dei sette busti femminili dello scultore Francesco Laurana (Dalmazia, 1430 – Avignone, 1502), italiano di origine dalmata, questo è il solo che ha conservato la policromia originale. La nobildonna napoletana, figlia di Alfonso II d’Aragona e di Ippolita Maria Sforza, è ritratta nella forma di un busto con le braccia tagliate all’altezza del petto. La capigliatura ondulata della giovane Isabella è raccolta in una reticella dorata che ricopre le orecchie ed è ornata di fiorellini rossi. I suoi lineamenti sono talmente perfetti da far pensare a una bellezza pura e ideale non esistente su questa terra ma solo in cielo. Probabilmente questo ritratto venne commissionato a Laurana in occasione delle nozze della diciottenne Isabella con il cugino Gian Galeazzo Maria Sforza (poi spodestato dallo zio Ludovico il Moro), che vennero celebrate a Napoli nel 1488. Per colorare la scultura, Laurana si servì di cera colorata, scomparsa dalle altre sue opere come fosse evaporata. L’essenzialità geometrica di questo ritratto ricorda lo stile di Piero della Francesca. Anche questo busto femminile del Laurana sembra scolpito ieri, data la sua astrattezza atemporale: noi non potremo mai sapere quali pensieri, quali timori e quali speranze Isabella custodisca dentro di sé. Chissà cosa passa dietro quelle palpebre chiuse del suo bel viso ovale così perfetto da far invidia a Brancusi e a Modigliani

FULVIO SGUERSO

 

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