Lettura di un’immagine: L’Alzaia

LETTURA DI UN’IMMAGINE 8
“L’ ALZAIA” 
 1864 Olio su tela di Telemaco Signorini
(Firenze, 1835 – Firenze, 1901) Collezione privata

LETTURA DI UN’ IMMAGINE 8
“L’ ALZAIA” 
 1864  Olio su tela di Telemaco Signorini
(Firenze, 1835 – Firenze, 1901) Collezione privata

 Lo stile dei  Macchiaioli (così definiti in senso spregiativo da un anonimo cronista della Gazzetta del Popolo, che recensiva una mostra collettiva  a Firenze, nel 1862) secondo i loro teorici, il critico  Diego Martelli e il pittore e scultore Adriano Cecioni, consiste nel rendere le impressioni visive così come le ricevono dal vero per mezzo di macchie di colore di chiari e di scuri. Per i Macchiaioli, così la prospettiva come le ombre, la forma degli oggetti e delle figure, risultano dalla composizione di macchie di colore distinte, accostate o sovrapposte ad altre macchie di colore.

E davvero notevoli sono le impressioni visive che ci colpiscono guardando L’Alzaia di Telemaco Signorini: vediamo cinque umili braccianti intenti a trascinare una chiatta lungo l’argine dell’Arno, per mezzo di una fune detta, appunto, alzaia, in una chiara giornata di sole. L’intento del pittore è quello di “far vedere” la fatica di questi braccianti rappresentati curvi sotto lo sforzo, con le braccia a penzoloni, le gambe che affondano nel terreno, con le corde che li stringono intorno al busto e sotto le ascelle, con i pantaloni e le bianche maniche arrotolate.

Non vediamo neppure i loro volti, salvo quello del terzo bracciante, che rivolge di sfuggita lo sguardo verso di noi, come dicesse: guardate che lavoro faticoso stiamo facendo mentre intorno a noi tutto è luce, calma e serenità! Se ora guardiamo verso lo spazio a sinistra della tela notiamo la macchia nera di un cagnolino che contrasta con le macchie bianche delle case che si vedono in lontananza. Sempre sulla sinistra del quadro notiamo un signore elegante con cilindro insieme a una bambina, che non si curano per niente della fatica dei braccianti curvi sotto il sole. E’ qui evidente il messaggio di denuncia sociale che il pittore ha voluto trasmettere, mettendo in evidenza il forte contrato tra il duro lavoro dei braccianti e l’indifferenza della borghesia agiata e sfruttatrice dei lavoratori. 

  FULVIO SGUERSO 

 

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